10 aprile 2017

Indovina chi arriva in città? Un freeport

 

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Harlem da qualche tempo sta diventando uno dei quartieri di New York più legati all’arte. Gentrification a parte, la novità che arriva in città è un edificio che contiene arte che non viene mostrata, verrebbe da dire un anti-museo. Questi contenitori di sicurezza sono sparsi in tutto il mondo, nelle zone dove il fisco dà una mano ai collezionisti, prime su tutti Ginevra e Singapore. Con diecimila metri quadrati di spazio, Arcis, si prepara ad aprire il prossimo luglio per diventare il primo impianto di stoccaggio di opere d’arte in città, assicurato per contenere arte per un valore pari ai 3 miliardi di dollari. Come accade nei freeports internazionali, le opere presenti nell’impianto saranno esenti da dazi degli Stati Uniti e altre accise fino alla loro uscita. Questo paradiso fiscale dispone di altezze del soffitto fino a 5 metri e misure di sicurezza innovative, come la scansione della retina.
Sono in molti i collezionisti che stanno prenotando uno spazio, con molta gioia, perché non dovranno prendere un aereo per far visita alla loro collezione. (RP)

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