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Sant’Andrea de Scaphis, sede romana della galleria Gavin Brown, ospita dal 14 aprile al 17 giugno “Analogue Spring” mostra dell’artista americano Mark Handforth.
Famoso per le sue istallazioni monumentali che si confrontano con elementi del tessuto connettivo delle grandi metropoli americane – panchine, segnaletica stradale, illuminazione pubblica – e le loro proporzioni alienanti, questa volta Handforth elabora un’opera d’arte inedita più intima e contenuta.
L’opera Panda Disponibile consiste nella carcassa di un vecchio modello di FIAT Panda ricoperto di candele colorate che consumandosi e colando lentamente, ricoprono il veicolo di cera. L’aura luminosa che avvolge la macchina si scontra con la luce artificiale dei fari che, asportati, illuminano dall’esterno il suo vecchio involucro metallico.
I visitatori sono invitati ad accendere e ad aggiungere la loro candela sulla carrozzeria della macchina, trasformandola così in un altare ex-voto creando un legame diretto tra l’opera e lo spazio che la ospita. Fedele alla prassi dell’inserire oggetti familiari in ambienti sconosciuti per rivelare qualcosa di nuovo sui modi in cui questi esistono e funzionano nella nostra vita quotidiana, la Panda viene trasformata in un oggetto altro dalla sua destinazione iniziale. Il veicolo si presenta come una grande sagoma che brilla di luce propria, elevato ad oggetto di culto alla pari dell’altare che si gli erge di fronte.
L’uso delle candele nella pratica spirituale e religiosa è fondamentale. Accendere una candela o una fiamma significa creare un legame con il divino aprendo un varco tra il mondo terreno e quello spirituale. La Panda, corpo meccanico i cui organi non sono altro che tubi e pistoni e la cui pelle è fatta di lamiere, diventa così un punto d’incontro con un mondo ultraterreno. La cera che la ricopre trasforma la carrozzeria in un vestito colorato ricco di materia, rendendo così ciò che in principio era meccanico, ora inorganico. Il titolo “Analogue Spring”, tradotto letteralmente in italiano con “molla analogica”, insiste volutamente su quest’aspetto per poi stravolgerlo completamente.
Non è la prima volta che Handforth interviene su i veicoli in questo modo; l’opera esposta da Gavin Brown ricorda infatti Vespa, opera realizzata nel 2001 che vede una vera Vespa blu ricoperta anch’essa di candele. Carichi del loro contenuto sociologico, la Vespa e la Panda rappresentano un’intera generazione. Riconoscendo immediatamente l’oggetto, lo spettatore si sente così chiamato in causa ed è inevitabilmente coinvolto emotivamente instaurando così un legame ancora più forte con l’opera d’arte.
Fabrizia Maselli
mostra visitata il 13 aprile
Dal 13 aprile al 17 giugno 2017
Mark Handforth, Analogue Spring
GBE, Sant’Andrea de Scaphis
Via dei Vascellari 69, Roma
Orari: da giovedì a sabato dalle 11:00 alle 18:00
Info: gallery@gavinbrown.biz