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È un racconto circolare, un nastro che scorre su una superficie di 1300 mq e che sembra voglia inglobare lo spettatore al suo interno. Un cammino fatto insieme, in cui ciascuno può riconoscersi e riconoscere l’altro. Questa è “Odyssey”, l’installazione di Ai Weiwei al padiglione ZAC – Zisa arte contemporanea – a Palermo, un monito che parla per immagini e che lascia scorrere storie di migrazioni e di migranti, includendo rotte del passato e del presente, in un’unica narrazione senza tempo, corale e universale.
L’artista cinese, cuce insieme immagini raccolte durante i numerosi sopralluoghi ai campi profughi sparsi in molte delle zone del mondo che accolgono popolazioni in attesa di un futuro, ricompone insieme immagini con sottratte all’attualità e le astrae stilizzandole, quasi fossero frammenti di antichi reperti del passato.
Le stesse scene che, in età e contesti differenti, hanno raccontato storie di uomini e di popoli andar per mare, alla ricerca di nuovi mondi, danno adesso voce al lavoro di Weiwei, certamente politico, ma qui ammorbidito dal rimando alla cultura mediterranea, che in questi luoghi accoglie da sempre e armonizza, identità comuni.
Weiwei, ex-rifugiato e convinto sostenitore dei diritti dell’uomo, conosce sulla propria pelle il sentimento doloroso della perdita, della privazione, l’assenza della libertà. Camminando attraverso il lungo corridoio d’immagini in bianco e nero dello ZAC, si percepisce in pieno il sentimento che lega insieme paura e speranza, perdita e affermazione di sé.
L’intervento di Palermo appare tra le più riuscite e suggestive installazioni degli ultimi anni, anche perché sublimato da un particolare significato: dappertutto a Palermo, città sempre più multietnica e centro del Mediterraneo, si respira l’aria dell’accoglienza, il tentativo di sperimentare forme vere di integrazione, luoghi dove le persone possano sentirsi a casa, sentirsi parte di una comunità.
Non a caso l’opera è stata parte integrante dei lavori della XXXII Assemblea generale di Amnesty International Italia, che proprio a Palermo ha recentemente discusso di questi temi mettendo insieme istituzioni locali, associazioni di volontariato e società civile.
Agata Polizzi
mostra visitata il 5 maggio
Dal 23 aprile al 20 giugno 2017
Ai Weiwei, Odyssey
ZAC / Zisa Arti Contemporanee
Piazza Zisa, Palermo
Orari: da martedì a domenica dalle ore 9.30 alle ore 18.30
Info: press@civitasicilia.it