31 ottobre 2002

fino al 2.II.2003 Gaetano Pompa Busto Arsizio (va), Fondazione Bandera

 
Dipinti, bronzi, maioliche e incisioni realizzati dall’artista tra il 1960 e il 1996: un eclettismo intellettuale che si rivela nella combinazione fra quello tecnico e storico…

di

La Fondazione Bandera per l’Arte ospita la prima grande antologica di Gaetano Pompa, dopo la personale organizzata nella prestigiosa sede della casa italiana “Zerilli-Marimò” di New York.
La mostra comprende circa 140 opere, tra dipinti, bronzi, maioliche e incisioni, realizzati dal 1960 al 1996, che permettono di restituire una visione completa del percorso intellettuale e artistico dell’artista.
Le sale, nella loro strutturazione pensata dal curatore in collaborazione diretta con il figlio di Gaetano Pompa, Adriano, sottolineano i vari capitoli in cui si sviluppa la complessità compositiva della sua opera, schiudendosi allo spettatore come scatole cinesi. L’eclettismo intellettuale di Pompa si rivela sia nelle Gaetano Pompascelte tecniche che in un linguaggio colmo di echi del passato storico e artistico: l’utilizzo dell’oro è insieme simbolo e ricordo della scuola di Siena, accenti barbarici e orientali sono evidenti in ideogrammi e in una finezza decorativa che richiama l’horror vacui, a cui si aggiungono echi delle teorie geometriche di Paolo Uccello e delle raffinatezze di Pisanello.
La mostra restituisce giusto valore alle sculture, (minori nel numero, ma fondamentali nel processo creativo dell’artista) ponendo nella prima sala un’opera fondamentale: Mutmassungen sui capitoli XVII e XVIII del “Principe”, scolpite sull’obelisco, 1993.
Per Pompa l’opera plastica è punto di partenza ed approdo ideale che influenza profondamente sia le creazioni pittoriche, sia le maioliche. Quasi tutte le sue realizzazioni hanno nel titolo il termine Mutmassungen; per l’artista, l’arte è infatti sviluppo di Congetture: le sue opere sono pensieri, riflessioni concrete non su periodi storici, ma su personaggi reali, protagonisti di letteratura, musica e arte . Egli rimane fabbricatore di immagini, sempre fedele a se stesso, un creatore di cose concrete e per questo considerato eccentrico nella sua epoca.
Pur nei suoi continui spostamenti, Pompa è un artista italico che dichiara sempre la sua latinità in una mescolanza perfetta tra cultura nordica (nei temi) e quella del sud.
La mostra esprime quindi tutto il carattere moderno di Gaetano Pompa, un uomo che ha vissuto all’insegna della libertà della realizzazione artistica e del pensiero.

link correlati
Il sito della Fondazione Bandera

elisabetta abbiati
mostra visitata il 12/10/2002


Gaetano Pompa – Opere dal 1960 al 1996
12 ottobre 2002 – 2 febbraio 2003
Mostra a cura di: Guido Ceriotti e Alberto Ganna, con la collaborazione di Adriano Pompa
Fondazione Bandera per l’Arte, via A. Costa, Busto Arsizio(Va)
Orario: da mart. a dom. 10-12.30 / 15.30-19 – chiuso lunedì e dal 23 dicembre al 2 gennaio 2003
Ingresso: intero € 5,50, ridotto € 3,50
Ufficio Stampa: Elisabetta Farioli
Informazioni: tel. 0331-322.311fax 0331-398464; e-mail: info@fondazionebanderaperlarte.it

Bio: Gaetano Pompa nasce l’8 agosto 1933 a Forenza (Lucania) nella casa materna. Trascorre l’infanzia a Tarquinia dove suo padre insegna. Durante il periodo bellico è di nuovo in Lucania e alla fine del conflitto si trasferisce con la famiglia a Roma dove compie tutti i suoi studi e giovanissimo inizia a dipingere dedicandosi anche all’incisione. Dal 1958 al 1961 vive a Monaco di Baviera, nel quartiere di Schwabing, svolgendo intensa attività artistica e partecipando con grande passione alla vita musicale della città bavarese. Tornato in Italia sposa Dorothea Leenderts, conosciuta in Germania, da cui ha cinque figli. Da allora Gaetano Pompa ha vissuto ed operato a Roma e, a partire dal 1970 ha trascorso buona parte dell’anno in Ansedonia, nel comune di Orbetello, fino alla morte, nel 1998.


[exibart]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui