04 novembre 2002

Associazione Pesce a Fore, riceviamo e pubblichiamo un accorato comunicato

 

di

L’Associazione Culturale Mario Pesce a Fore è entusiasta dell’iniziativa, da sempre contro il sistema dell’arte e gli AGM (Artisti Geneticamente Modificati) del mercato artistico globale, mercato che in realtà è un elitario pseudo artigianato d’avanguardia decaduta. Troviamo assolutamente giusto che oggi l’artista s’interroghi sul senso sociale del fare arte per non prostrarsi ad un mercato globale dell’arte che lo relega a zerbino concettuale schiavo delle mode e delle tendenze decretate da quelle non più di duecento persone che decidono cosa sia arte oggi e cosa no. Siamo per una arte biologica, non più schiava di giochi politici di curatori avidi di potere culturale che selezionano artisti aderenti alle loro idee concettuali che poi consegnano in clichè alla Storia dell’Arte, creando così gravi omissioni e falsi storici, per esempio A.B.O. che propone come Transavanguardisti per il mercato elitario globale solo i suoi cinque pupilli quando negli anni Ottanta dipingevano come loro in Italia migliaia di persone, o come Bonami che ex pittore da curatore per la prossima Biennale di Venezia decreta la neo morte della pittura. Siamo per una ridistribuzione equa del valore dell’arte contemporanea, perchè tutti abbiano la dignità sociale dell’essere pittore, scultore ecc., releghiamo Paladino e c. ad artigiani, perchè è quello che sono, onesti pittori come
tant’altri, proclamiamo l’indipendenza dell’arte dal mercato globale e per questo cantiamo l’arte di retroguardia, quella dei pittori senza prezzo che non si sottomettono alle leggi del curatore d’arte e rifiutano i festivalbar dell’arte, siamo tutti pittori, tutti scultori, tutti decoratori, tutti performer, ridisegniamo le valutazioni di mercato. Aderiamo a tutti i punti del Domani-festo perchè li condividiamo tutti, purtroppo non potremmo essere a Firenze (per il Social Forum ndr) perché al momento per motivi di lavoro, visto che d’arte non si può vivere senza passare per gallerie o riviste-logo, siamo disseminati nel continente, ci rendiamo però disponibili per qualsiasi tipo d’iniziativa futura. Una idea comunque ve la proponiamo, perchè non presentarsi tutti in passamontagna armati solo delle proprie opere simulando una vera e propria marcia di zapatismo estetico per salvaguardare gli ideali alti del fare artistico?

ASSOCIAZIONE CULTURALE MARIO PESCE A FORE – NAPOLI
mariopesceafore@hotmail.com

[exibart]

4 Commenti

  1. Caro Mario Pesce a fore,è vero che negli anni 80 i cinque pupilli di A.B.O. dipingevano…perchè questo era stato il gioco strategico,per interrompere tanta arte pseudo concettuale e comportamentale di quegli anni,che oramai aveva stancato anche i bambini e i più sprovveduti in cose d’arte.
    Ma in quella fine degli anni 70,Paladino fotografava…Clemente faceva il concettuale e il portaborse di Alighiero Boetti…Cucchi mi pare che facesse poesia concreta…francamente non so cosa combinavano, invece, Chia e De Maria. Secondo me,anche gli ultimi due seguivano ciò che avveniva nell’ambito artistico di quegli anni. Poi cambiarono da un giorno all’altro: una metamorfosi nel giro di 24 ore.
    Fu consumato un gioco al di sopra di tantissime teste…ai danni di una qualità e di un’etica dell’arte. A.B.O.,sapeva benissimo che la pittura non era mai morta, e che tanti artisti dipingevano,prima degli anni 80…quando la futura transavanguardia fotografava,ma non poteva coinvolgerli, perchè non c’erano rapporti,essendo ai margini e isolati, e non potevano far parte di una sua idea avallata da tutto il sistema dell’arte (queste 200 persone che tu dici e che decidono cosa è e cosa non è arte in Italia). Hanno fatto parte della cerchia ristretta,coloro che nel circuito del sistema hanno saputo sfruttare al meglio le loro conoscenze, e che già avevano abbondante spazio di esprimersi,perché inclini da sempre ad accettarne le regole del gioco…per raggiungere alla fine il SUCCESSO: Porte e Portoni nazionali e internazionali,spalancati ai grandi artisti della TRANSAVANGUARDIA ITALIANA (SIC!). Il mercato,dopo tanta invendibilità di esperienze artistiche (tornate in auge oggi),fece tombola, e come dicono gli americani Bingo! E che Tombola!!!

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