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fino al 13.XI.2002 Andras Calamandrei – Back to 04.04.1999 Prato, Archivio Fotografico Toscano
toscana
Il tentativo di richiudere l'incubo di un incidente stradale nella macchina fotografica. Andras Calamandrei colleziona immagini fatte da mezzi di locomozione: automobili, motorini, biciclette, autobus e treni…
Andras Calamandrei (nato a Zofingen in Svizzera nel 1975) presenta numerose immagini, ordinate in un allestimento equilibrato e armonioso, accompagnato anche da un cofanetto pieno di provini che si possono sfogliare.
Tutte le fotografie sono state fatte da mezzi di locomozione: automobili, motorini, biciclette, autobus e treni. Per questo motivo riprendono sensazioni evanescenti di paesaggi stradali dentro e fuori città, includendo scie o riflessi di luci provocate dal movimento, colori sovrapposti o scritte più o meno significative. In una sequenza allestita su tre pareti il formato delle immagini cresce mentre il loro numero diminuisce. Le prime 42 immagini in formato medio dimostrano la forte sensibilità dell’autore nell’abbinare le sue fotografie. Il culmine del percorso sono due visioni cupe su stampe molto grandi, che rappresentano le sensazioni più vicine alla brutta esperienza di Calamandrei, che con questo lavoro fotografico sta cercando di sdramatizzare: il suo incidente stradale avvenuto il 4 aprile 1999.
Se in genere un fotografo ferma impressioni che lo affascinano in qualche modo, perché corrispondono al suo mondo interiore, l’operazione di Calamandrei esalta proprio questo principio. Come se rovesciasse se stesso, butta fuori le immagini che lo tormentano interiormente, facendocele vedere in forma di sensazioni che sono realmente fotografabili e solo allora diventano riconoscibili agli altri. Nonostante l’autonomia estetica delle immagini, la consapevolezza dell’accaduto che conduce l’autore a questa operazione, rinforza maggiormente il contenuto che viene trasmesso dal suo lavoro.
Non è colpa del mezzo fotografico se non è in grado di raccontare tutto: è la sua natura. Quindi è lecito ascoltare le parole dell’autore, come contesto laterale, citate nel testo critico della curatrice Nicoletta Leonardi nel Quaderno che accompagna la mostra, ma si potrebbe anche trovare altre storie nelle stesse immagini.
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fino al 13 novembre 2002
lunedì e giovedì: 8:30 – 17:30, martedì, mercoledì e venerdì: 8:30 -13:30
chiuso: sabato, domenica e giorni festivi
ingresso gratuito
Archivio Fotografico Toscano
Viale della Repubblica 235, (Museo Pecci)
59100 Prato
tel.: 0574-592228, 0574-592147
fax: 0574-592269
e-mail: info@aft.it
http://www.aft.it
Catalogo, fascicolo N°14 dei Quaderni di AFT con un testo critico di
Nicoletta Leonardi, tradotto in inglese da Julia Weiss. Prezzo: € 4,15
[exibart]