Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Sono stati appena annunciati i nomi dei dieci finalisti della quinta edizione del Premio Cramum che, dal 2012, supporta gli artisti under 35. Alessio Barchitta, Alessandro Boezio, Francesco Casolari, Andrea Fiorino, Marco La Rocca, Giulia Manfredi, Dario Picariello, Pamela Pintus, Diego Randazzo, Sally Viganò, potranno esporre le loro opere al Grande Museo del Duomo di Milano, al fianco di quelle di dodici artisti di fama internazionale, quali Magdalena Abakanowicz, Zolt Asta, Ivan Barlafante, Carlo Benvenuto, Laura de Santillana, Matteo Fato – già vincitore dell’edizione precedente – Daniele Fissore, Ivan Grubanov, H.H. Lim, Franco Mazzucchelli, Francesca Piovesan, Daniele Salvalai. In occasione dell’apertura della mostra, il 21 settembre, sarà anche reso noto il vincitore, selezionato dalla giuria composta da Matteo Bergamini, Ettore Buganza, Leonardo Capano, Giovanna Calvenzi, Julia Fabenyi, Maria Fratelli, Giuseppe Iannaccone, Rose Ghezzi, Angela Madesani, Michela Moro, Iolanda Ratti, Alba Solaro, Alberto Puricelli, Carlotta Gaia Tosoni, Nicla Vassallo, Giorgio Zanchetti.
Anche questa volta il tema è inerente a una questione interna all’arte contemporanea e se l’edizione precedente poneva domande sull’eterogeneità dei pubblici, sul rapporto con i fruitori, l’argomento di quest’anno è incentrato sui suoi limiti, sui confini e sui modi per superarli. «L’arte non dovrebbe avere confini e dovrebbe invitare tutti a non vederne», ha detto Maria Fratelli, membro della giuria e direttrice dello Studio Museo Francesco Messina. «Proposte coraggiose, coerenti e studiate. Siamo felici che tantissimi candidati avessero studiato accuratamente la location e il bando prima di inviare la propria candidatura: se è vero che parlare di limiti e confini oggi è quanto mai attuale, facile è scadere nel già visto o in sterili provocazioni. I 10 finalisti hanno invece tutti dimostrato la forte serietà e la maturità artistica necessarie per esser in mostra al fianco di grandi maestri dell’arte contemporanea internazionale», ha dichiarato Sabino Maria Frassà, curatore e direttore del Premio.
In home: Magdalena Abakanowicz, Sisters, 2007
In alto: Daniele Fissore, Opposizioni Schiena Rossa, 1973