Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
19
luglio 2017
Rodrigo Sobarzo de Larraechea
Centrale Fies
Un estuario è una zona di transizione, dove mare e fiume si incontrano e si uniscono. Da questo incontro nasce uno dei luoghi in cui si sviluppano ambienti molto favorevoli alla nascita di un ricco microcosmo biologico, un habitat naturale tra i più vivi del mondo. Immediato il rimando al Supercontinet, ma anche alla stessa pratica performativa, uno spazio in cui i contrari si mescolano per dar luogo a nuove forme di vita. Questo è quello che Rodrigo Sobarzo de Larraechea mette in scena con Estuarino.
di redazione
Nome, cognome, data e luogo di nascita
«Rodrigo Sobrazo de Larraechea – 1982 – Antofagasta – Chile».
In quale epoca e luogo vorresti essere nato?
«1982 – Villa las Estrellas – Antartica».
Quale è la prima cosa che fai appena sveglio?
«Bevo circa due litri di acqua a temperatura ambiente».
Qual è il luogo che preferisci nella tua città?
«Una spiaggia chiamata HORNITOS».
Quali sono i tuoi riferimenti visivi?
«Seguo questo gruppo su Facebook che si chiama Wet Tec / digital artist Tea D. Strazicic / Team Rolfes (Andy Rolfes & Sam Rolfes) / WWWINGS e mi sono innamorato della funzione “inchiostro invisibile” su iMessage».
Esiste un limite che non oltrepasseresti mai? Quale?
«Mai dire mai».
Cosa è la fatica per te?
«Disturbi del sonno».
Quale credi che sia la forza del tuo progetto per Live Works?
«L’essere umano che rinuncia all’esibizione e che magari diventa invisibile».
Cosa ti aspetti da questi giorni di permanenza?
«Immerso nella naTura = la naTura è un problema».
Un aggettivo che descriva il tuo supercontinente ideale:
«Turbato dal tempo – Digitalizzazione dei luoghi del mondo reale – BLOCK CAVING (una particolare metodologia di estrazione mineraria per terreni caratterizzati da un’alta friabilità, che causa un collasso improvviso degli strati del terreno sottostanti la superficie)».
Roberta Pucci