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Che la vita sia l’arte dell’incontro, pare non appartenere solo al pensiero di Vinicius de Moraes ma anche a quello di Maria Livia Brunelli. La direttrice della MLB Home Gallery – la galleria d’arte contemporanea che vive “tra le mura di casa”, a Ferrara – ha scelto di festeggiare i dieci anni della propria attività a Porto Cervo, location estiva per eccellenza. Ogni venerdì, dal 7 luglio al 7 agosto, in collaborazione con la Galleria MACCA di Cagliari di Claude Corongiu, un percorso espositivo costituito da quattro appuntamenti. Con una modalità quasi classica, Brunelli struttura i propri vernissage con un invito a cena esclusivo. Un simposio culturale in cui artisti, curatori, galleristi e appassionati d’arte contemporanea sono invitati a incontrarsi, nella volontà di creare sinergie e approfondimenti sui temi proposti di volta in volta. Una tavola rotonda e imbandita, in una location che si dimostra spazio di approdo e residenza propizia per la riflessione culturale.
Ad aprire le danze, la mostra dedicata al tema dei “Retablos”, le pale d’altare, che connette le opere di Mario Cresci e Barbara Capponi. Lo spazio delle terre siciliane si presta alla compostezza degli scatti di Cresci, che trasforma piante di cactus in elementi iconici e l’accumulo della cenere in delicati micro-universi. Un’attenzione al piccolo e alla miniatura che va di comune accordo con Capponi, la cui ispirazione proviene dai retablos delle civiltà messicane, minuscoli spazi che svelano strane manie e lati nascosti dell’agire umano, surreali e intrisi di ironia. Per il secondo appuntamento, la residenza si affolla e, tra salotto e camera da letto, trovano spazio le opere di Alice Schivardi, Silvia Donini, Antonella Sabatini, Giovanni Gaggia, Ketty Tagliatti, Mara di Giammatteo, Marina Gasparini, Paulina Herrera Letelier e Janaina Mello Landini, in una mostra a cura di Efisio Carbone. Argomento centrale: la fiber art. La scelta del tessere sull’opera, rivela un rapporto intimistico e di riscoperta del sé per la totalità degli artisti esposti. Ossessività della ricerca nel lavoro certosino di Tagliatti ma anche modalità con cui l’artista scava dentro di sé, come nel cucito passionale e amorevole di Donini e per la lucida introspezione di Sabatini. Ancora, il cucire come spazio di meditazione, nel quale riaffiorano i segreti della tradizione, quella sarda per Letelier e quella di tempi perduti, dal sapore letterario, in Gianmatteo e Gasparini. Ma anche una passione che sfocia nel sociale, come occasione per meditare sugli eventi, per Gaggia, e di ricerca della verità, per Schivardi. E se credete che disfare un lavoro cucito sia più semplice che comporlo, l’operazione destrutturante delle funi sfilacciate di Landini potrebbe ribaltare la vostra prospettiva.
Gli ultimi due appuntamenti di fine luglio dedicati alla fotografia e nuove tendenze italiane a New York, chiudono il ciclo. Settimana per settimana, Brunelli punta a tener fede a quelli che sono titolo e mission stessi di questo evento estivo: le sue “contaminazioni di energie” divengono così spinta propulsiva al fare rete. In uno spazio ameno e fuori dal traffico metropolitano, le idee si snodano e le energie si incontrano, per quella che appare come sfida alla chiusura e come accattivante occasione di sperimentazione. (Elena Calaresu)