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Nato nel 1974, già a capo di Artissima, poi della Tate Liverpool e oggi della VAC Foundation, oltre che curatore del padiglione sloveno e il padiglione della Nuova Zelanda alla 50 e 53esima Biennale di Venezia, e di mostre come “Radical Nature-Art and Architecture for a Changing Planet 1969-2009” al Barbican di Londra, Francesco Manacorda sarà anche il prossimo co-curatore della Biennale di Taipei, che si aprirà il 17 novembre 2018.
L’italiano affiancherà, in un nuovo modello di gestione, l’artista Mali Wu (docente alla National Kaohsiung Normal University nel distretto di Lingya di Kaohsiung, Taiwan) che lavora sul concetto di arte partecipativa e di attenzione alla comunità, affrontando problemi ambientali ed ecologici.
Al duo, per la prima volta, si aggiungerà anche un curatore ospite, e secondo le parole di Ping Lin, direttore del Taipei Fine Arts Museum, la biennale quest’anno “Ripenserà il ruolo dell’umanità, metterà in discussione il significato dell’arte e estenderà il punto focale alla capacità di recupero del nostro fragile mondo, esplorando i modi in cui l’umanità può sopravvivere nell’era attuale”.
Fonte: Artforum