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Ognuno di noi è particolarmente affezionato a un libro, che consiglia a tutti di leggere ma non presterebbe mai a nessuno. Per Sean Kelly, il romanzo della vita è l’Ulysses di James Joyce e non potrebbe essere altrimenti, visto che il gallerista newyorchese è nato il 16 giugno, lo stesso giorno in cui Leopold Bloom, dopo aver gustato un ottimo piatto di fegato impanato e fritto, intraprese la sua famosissima passeggiata per Dublino.
Un legame molto intenso, considerando la sua ricchissima collezione dedicata dal capolavoro del grande scrittore irlandese, composta in oltre 25 anni e comprendente quasi 400 pezzi, tra cui frammenti di manoscritti, fotografie scattate da Man Ray e Berenice Abbott, lettere, materiale promozionale e varie prime edizioni. Un corpus che Sean Kelly e la moglie, Mary Kelly, doneranno al Morgan Library and Museum, tra le istituzioni statunitensi più importanti dedicate al patrimonio librario, fondata dall’omonima famiglia di banchieri.
Il museo non se l’è fatto ripetere due volte ed è già al lavoro per preparare quella che potrebbe essere la mostra più completa sul lavoro di Joyce. La data? Molto probabilmente il 2022, per il centenario della pubblicazione dell’Ulysses, la cui prima edizione risale al 1922 anche se negli Stati Uniti arrivò in notevole ritardo, per la censura apposta dagli ambienti conservatori. Ma, adesso, il torto potrebbe essere riparato.
Intanto, se non l’avete ancora letto, ecco tutti i buoni motivi per farlo al più presto.