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Dalla cima di una colonna d’acciaio alta due metri e con un serpente attorcigliato, un libro aperto e largo 10 metri sembra spiccare il volo, con le ali d’aquila dispiegate sul dorso. Sì, c’è un simbolismo piuttosto evidente, che sembra abbracciare un po’ di tutto, nella prima scultura pubblica realizzata da Anselm Kiefer negli Stati Uniti. L’artista tedesco ci ha abituato agli atti di forza e a maggior ragione in questo caso, visto che l’opera, commissionata dal Public Art Fund e dalla società immobiliare Tishman Speyer, sarà inaugurata il 2 maggio nel Channel Gardens nel Rockefeller Center, tra i complessi privati più estesi al mondo, il cui skyline domina la Fifth Avenue newyorchese. Il titolo della scultura, Uraeus, si riferisce al cobra egiziano, associato alla dea serpente Wadjet e simbolo di potere e autorità. Le ali evocano i copricapi e le collane indossate dai sovrani egiziani in omaggio alla dea avvoltoio Nekhbet. Come se non bastasse, l’opera fa anche riferimento al Così parlò Zarathustra, di Friedrich Nietzsche. Ma c’è anche un pizzico di apocalisse contemporanea: «Oggi l’era digitale democratizza la conoscenza come mai successo prima, mentre l’idea stessa della verità è messa in discussione e dibattuta. Per questa opera, Anselm Kiefer ritorna al simbolismo del libro: elevato e potente ma anche pericoloso e vulnerabile», ha commentato il direttore del Public Art Fund, Nicholas Baume.