08 maggio 2018

Fino al 12.V.2018 Benni Bosetto, Gli Imbambolati ADA project, Roma

 

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Quella presentata da ADA project, nella galleria situata nel quartiere Trieste di Roma, non è tipicamente una mostra quanto piuttosto una messa in scena. Una mostra prevede un percorso espositivo e la presenza di una o più opere che vogliano in qualche modo interpretare la realtà fenomenica e circostante o l’interiorità dell’artista o quanto meno cercare un senso altro oltre all’apparenza. Alla galleria ADA con la mostra “Gli Imbambolati” di Benni Bosetto ci troviamo invece calati in un’altra dimensione, immersi in qualcosa che non ha nulla a che vedere con la realtà e il contesto socio-economico in cui viviamo, ma veniamo trasportati in un’atmosfera effimera e illusoria in cui il gioco e lo scherzo, ispirati dal corpo umano, sono protagonisti. 
La composizione comprende tutto lo spazio della galleria dalle pareti al pavimento, dov’è collocata la folla di personaggi che appaiono frammentati e in gruppi come visti attraverso la foschia delle nubi. Un’architettura irreale, disegnata su una quadrettatura riportata sul muro, restituisce il senso di una situazione sospesa e fluttuante. Archi dalle prospettive improbabili si sostengono grazie a colonne e capitelli che assumono connotati fisici: le arcate poggiano su basi a forma di naso e si innestano da imposte a forma di glutei.
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Benni Bosetto, Gli Imbambolati, 15 marzo – 12 maggio 2018, ADA Roma, matita e ceramica, photo @ Roberto Apa

Non c’è colore e si perde la definizione dei dettagli in quanto al bianco delle pareti e del pavimento si somma il bianco dei personaggi modellati in porcellana e il bianco della luce. Variazioni cromatiche sono date dalle forme tracciate a matita e dalla presenza di alcune mosche nere. 
L’interpretazione data dai galleristi al lavoro di Benni Bosetto crea legami con la letteratura antica di Aristofane e le fisionomie di Bosh.
Tuttavia con la sua opera ritengo che venga inscenato un beckettiano non-sense 2.0. L’ambientazione sospesa genera un senso di attesa di qualcosa che sta avvenendo o sta per avvenire, ma comunque non viene percepito esattamente dall’osservatore perché accade al di fuori di quanto rappresentato. L’aspettare e il senso di situazione irrisolta è virato però in chiave più grottesca rispetto alla teatrale, squisita ironia dall’autore irlandese. Così va a finire che la folla fittizia, composta da personaggi approssimativi e bidimensionali, di cui vediamo solo parti del corpo realizzate in ceramica a bassorilievo, è attirata da qualcosa di affatto esistenziale o escatologico, da qualcosa di leggermente triviale, leggero e inconsistente come una flatulenza alla quale viene dato il ruolo di catalizzatore dell’attenzione dei presenti sgonfiando così l’aspetto paradossale e assurdo della coscienza moderna calata nell’opera e suscitando invece un sentimento leggero di giocosa irriverenza che sembra invitarci a non prendere troppo sul serio ciò che ci circonda, la vita, noi stessi.   
Valeria Parisi
Mostra visitata il 30 marzo 2018
Dal 15 marzo al 12 maggio 2018
Benni Bosetto, Gli Imbambolati
ADA project
Via di Tor Fiorenza 18 – 00199 Roma
Orari: giovedì-sabato dalle 16:00 alle 19:00 o su appuntamento 
Info: Info@ada-project.it – http://ada-project.it/

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