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La prima è stata la pioniera – lei direbbe «la nonna» – della performance art, che ha portato ai massimi livelli di espressione, dal gioco del coltello ai macaron. La seconda potrebbe candidarsi a diventarne l’erede, se non fosse troppo impegnata a entrare e uscire di prigione. Si tratta di Marina Abramović, e non ha bisogno di molte presentazioni, e di Nadya Tolokonnikova, tra le Pussy Riot più famose. Le due ragazze terribili dell’arte contemporanea dialogheranno di arte, politica, vita, morte, attivismo, anarchia e chissà che altro ancora, in occasione del prossimo incontro di Times Talks, il format del New York Times. La discussione si terrà presso la Florence Gould Hall di New York il 14 maggio, alle 19, e i biglietti costano 40 dollari.