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fino al 9.III.2003 Luigi Caccia Dominioni – case e cose da abitare Verona, Museo di Castelvecchio
venezia
Castelvecchio rende omaggio, con una doverosa retrospettiva, ad uno dei grandi Maestri, tuttora viventi, dell’architettura e del design italiani…
Nell’ambito di quel progetto di studio e valorizzazione dell’opera dei grandi Maestri dell’architettura moderna, che ha preso l’avvio lo scorso anno con la mostra su Carlo Scarpa, il Museo di Castelvecchio ha inaugurato, proprio nel giorno del suo 89° compleanno, una retrospettiva monografica dedicata a Luigi Caccia Dominioni.
La mostra- curata da Paola Marini, direttrice di Castelvecchio, e Fulvio Irace per l’aspetto critico, da Mario Bellavite e Filippo Bricolo, con la supervisione dello stesso Caccia Dominioni, per l’allestimento, e da Italo Lupi, direttore di “Abitare” e vincitore del prestigioso premio Hon.RDI 2002 della Royal Society for the Encouragement of Arts di Londra, per il progetto grafico – ripensa la Sala Boggian come un’affascinante “camera delle meraviglie” dominata dagli intensi cromatismi del nero e dell’amaranto, che evidenzia, tramite un articolato percorso, lo straordinario eclettismo dell’architetto milanese, capace di affrontare, con la stessa passione creativa e lo stesso rigore metodologico, i molteplici aspetti e le differenti scale del progetto.
Protagonista- insieme a personaggi come i fratelli Castiglioni, con cui ha a lungo collaborato, Rogers e Gardella -, dell’intensa stagione culturale del dopoguerra italiano e creatore di molti “status-symbols” della ricca borghesia dei decenni successivi, ancora brillante, curioso e vitale- come ha dimostrato partecipando, con affabile semplicità, alla presentazione della mostra tenutasi in novembre alla Triennale -, Caccia Dominioni ama, però, definirsi “un piantista”: infatti, la costante attenzione per le esigenze e la qualità della vita e dell’ambiente umano si esplica, nella sua opera, in una inesausta ricerca di ottimizzazione delle soluzioni planimetriche, capace di dissolvere, per poi reinventarli completamente, i dati di partenza del progetto attraverso l’introduzione di eleganti rotazioni e di sinuose forme di ascendenza organica, che immettono nelle sue opere, insieme alla fluidità e alla continuità spaziale, l’elemento dell’emozione e della sorpresa.
La mostra veronese permette di verificare l’affascinante “liason” tra processo creativo e concreta realizzazione dell’opera tramite il serrato confronto tra i grandi pannelli-stendardo- che definiscono l’attività progettuale dell’architetto con le operazioni dello scavare, del destrutturare, dello zoomare, dell’allungare e del tagliare- e l’ininterrotta sequenza di immagini degli edifici costruiti – tra cui ricordiamo, a Milano, “Casa Caccia Dominioni”, l’edificio per uffici “Cartiere Binda” e l’edificio residenziale in via Nievo, oltre alla “Biblioteca Vanoni” di Sondrio.
Né potevano mancare, la celeberrima poltrona “Catilina”, la piantana “Monachella”, il tavolo “Fasce Cromate” o la lampada “Elmo”- tutte prodotte da quella ditta Azucena di cui LCD è stato tra i fondatori-, ma anche i servizi per Alessi e per Cleto Munari, le maniglie per Olivari e le porte per Lualdi, tuttora in produzione.
Ne emerge lo sfaccettato e poliedrico ritratto di un personaggio che con la sua semplice e rigorosa eleganza, è forse tra i pochi che può permettersi un confronto con Carlo Scarpa, di cui proprio Castelvecchio rappresenta uno degli esiti più perfetti e celebrati.
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Fino al 9.III.2003
Museo di Castelvecchio
Corso Castelvecchio, 2
37121 Verona
orario: 8.30-19.30 Lunedì 13.30-19.30
ingresso: € 3.00
tel. (+39) 045.8005817-592985
fax (+39) 045.8010729
web site: www.comune.verona.it/castelvecchio/cvsito
e-mail: mostre.castelvecchio@comune.verona.it
Prenotazione visite guidate:
tel./fax: (+39) 045.8000804
e-mail: info@spazioaster.it
Ufficio stampa:
Studio Esseci
tel. (+39) 049.663499
e-mail: info@studioesseci.net
Catalogo edito da Marsilio, Venezia 2002, pagg.240, € 35
[exibart]