fino al 15.III.2003 Egitto – Dalle Piramidi ad Alessandro Magno Milano, Biblioteca di Via del Senato

La grande raffinatezza ed attenzione nell’allestimento, la rigorosa impostazione scientifica e la varietà di eventi proposti sono alcune delle peculiari caratteristiche che hanno sempre animato le iniziative culturali che si svolgono nelle sale della Biblioteca di via Senato. Tali importanti qualità si ripetono anche in questa nuova occasione espositiva, Egitto dalle Piramidi ad Alessandro Magno: anzi, occorre dire che questa volta lo sforzo organizzativo (curato da Massimiliana Pozzi della Società Cooperativa Archeologica insieme a Patrizia Piacentini della Università Statale di Milano) della Fondazione ha addirittura superato se stesso. Inoltre il grande fascino che circonda tutte le vicende riguardanti l’Antico Egitto rende questo evento imperdibile per ogni fascia di pubblico: a tutto ciò si deve aggiungere il grande livello qualitativo dei pezzi presenti.
Fondamentalmente le sezioni in cui si divide la mostra sono due: la prima riguarda i numerosi pezzi archeologici provenienti da diversi ed importanti musei nazionali, la seconda predilige un percorso letterario che analizza la storia dell’Egitto attraverso importanti e preziosi volumi del Fondo Antico della Biblioteca di via Senato. Questa duplice impostazione, da un lato svela autentici capolavori dei diversi periodi storici dell’Antico Egitto, dall’altro dimostra l’eccezionale fascino che questo magico mondo ha sempre esercitato su generazioni di studiosi e di appassionati. Tra i pezzi più importanti presenti alla mostra è sicuramente da segnalare la splendida Testa Frammentaria di Sovrano, del Museo Civico di Palazzo Te a Mantova, testimonianza dell’eccezionale livello raggiunto dagli artisti del Nuovo Regno (circa 1388 – 1350 a.C.) e la Stele della Defunta Naja, anch’essa databile al periodo del Nuovo Regno.
Documento invece di grande interesse per lo studio del fenomeno della egittologia è la vastissima opera letteraria (ben dodici volumi) di Karl Richard Lepsius che comprende una serie fondamentale di disegni, sezioni e cartografie dei principali monumenti del mondo egiziano. Anche le testimonianze di “tipo domestico”, come i contenitori per cosmetici, manici di specchi o dei vasi canopi sono illuminanti per comprendere le strettissime correlazioni esistenti tra il mondo quotidiano e la vita dopo la morte, correlazione che nel frenetico mondo quotidiano abbiamo quasi completamente perduto.
Una raffinata e selezionata carrellata di testimonianze che illustrano in modo compiuto una mondo di eccezionale fascino.

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luca scalco