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Fiaccato dagli anni ed insidiato dalla concorrenza delle mille imitazioni da bancarella o da spiaggia, il mitico monogram aveva bisogno di un restyling. E fin qui niente di strano, se non fosse che per riattualizzare la texture degli accessori LV, il direttore creativo della maison parigina abbia chiamato uno dei geniacci dell’arte contemporanea orientale. Le faccine e le tinte accese di Takashi Murakami (Tokio, 1962) sono dunque apparse sulle borsette Vuitton, nelle vetrine di mezzo mondo e sulle pubblictà di mille riviste patinate.
“Ho scelto Murakami perché ha un grande senso della vita, amo il suo uso del colore” ha dichiarato Marc Jacobs, direttore creativo della casa di moda. Riuscirà il samurai giapponese a ravvivare bags e portafogli griffati Vuitton?
[exibart]