03 marzo 2003

fino al 13.III.2003 Alessandro Livotti Udine, Galleria d’Arte Colussa

 
Livotti dà voce agli emarginati, spesso tiranneggiati dal potente di turno. Un linguaggio figurativo efficace e scarno, popolato da personaggi più dissacranti che violenti, resi con tratti essenziali. In un’impietosa rappresentazione delle vicende umane…

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Quella presente nei dipinti di Alessandro Livotti (Udine 1917-1923) è una figuratività essenziale, a tratti grottesca e caricaturale, con la quale l’artista rappresenta, in modo efficace, le condizioni di vita delle classi più deboli, alle quali lui stesso sente di appartenere. Caporali e potenti, rigidi e pomposi nei loro eleganti vestiti, sono raffigurati come piccoli tiranni, servizievoli nei confronti dei più forti e arroganti verso i deboli. Tali tematicheAlessandro Livotti - Suggeriment , presenti in molte delle opere di Livotti, sono proposte con un linguaggio asciutto, essenziale e solo apparentemente ingenuo.
Le sue figure, disposte sulla tela come burattini senza fili, diventano drammatiche comparse grazie anche alla semplificazione delle forme, alla spigolosità e sproporzione di alcune parti del loro corpo. Quasi tutti i personaggi dipinti da Livotti sono maschili, uomini privi di capelli, con occhi a punta di spillo e grandi nasi. Lineamenti sui quali ha sicuramente influito Pablo Picasso.
Di frequente in questi dipinti s’incontrano anche didascalie, piccole frasi che, a seconda dei casi, possono essere sarcastiche o semplicemente descrittive. A volte le lettere sono tutte scritte alla rovescia, com’è frequente nei mancini. Come nel dipinto intitolato Suggerimento, nel quale una figura suggerisce ad un’altra “… non rompere mai le scatole a nessuno…”.
Nei dipinti dell’artista udinese gli sfondi sono sempre essenziali, anonimi, e solo raramente ospitano architetture che, quando ci sono, raffigurano monumenti o luoghi della città natale dell’artista. Livotti dipinge sempre utilizzando pochiAlessandro Livotti - Telaio e pittore colori opachi, spesso tonalità di grigio e marrone.
L’espressionismo presente nei dipinti di questo autore è forse più rilevabile nella dissacrante ironia con cui presenta un certo tipo di personaggi che non nel modo di realizzare la figura umana, come detto essenziale e quasi caricaturale. L’artista si sente vicino al popolo e questa sua appartenenza gli consente di tratteggiare con un’ironia, che però non è mai feroce, alcune delle più banali vicende umane.
Livotti è stato probabilmente uno dei maggiori pittori friulani del Novecento, purtroppo molto poco compreso dal mondo culturale e istituzionale e dal pubblico.

elena londero
mostra vista il 20 febbraio 2003


Alessandro Livotti – dal 15 febbraio al 13 marzo 2003
Galleria d’Arte Colussa
Piazza Matteotti, 19 – Udine
tel. 0432 508057; fax 0432 296063-64
orari di apertura: dal martedì al sabato 10-12.30 e 17-19.30


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