-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
La data dell’8 marzo non sarà quest’anno per il Campidoglio l’occasione per una commemorazione giusta ma da più parti sentita ormai come festa di circostanza. Un grande evento artistico, voluto dal Comune di Roma (Assessorato alle Pari Opportunità, Assessorato alle Politiche Culturali, Sovraintendenza ai Beni Culturali), progettato e realizzato per Amina Lawal (condannata a morte per adulterio dal governo nigeriano) da un’altra donna, l’artista Maria Dompè, richiamerà nella piazza del Campidoglio i cittadini romani, con la partecipazione del Sindaco e di altre autorità. Lo spazio ovale disegnato al centro della piazza michelangiolesca verrà interamente impegnato da una installazione che ritaglierà uno spazio “sacro” e invalicabile tuttavia composto di materiali effimeri: materie leggere, colori e profumi ricreeranno memorie e suggestioni legate alle terre dell’Africa e alla silenziosa e domestica quotidianità delle sue donne. I tessuti dai colori vivacissimi simbolicamente alludono al mayafi, il velo che le donne africane iniziano a portare dalla fanciullezza e all’esuberante bellezza dei loro costumi.
AMINA LAWAL FOR PEACE
L’inaugurazione dell’evento Amina Lawal avverrà la sera del 7 marzo alle ore 19,00. L’installazione rimarrà visibile sulla piazza fino al giorno 9 marzo.
Per illustrare l’evento verrà realizzato un libro d’artista. Direzione scientifica del progetto: Daniela Fonti.
[exibart]