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fino al 11.V.2003 Il grande formato nell’incisione contemporanea Trento, Mart – Palazzo delle Albere
trento bolzano
Il piacere di scoprire come tanti maestri della contemporaneità si siano cimenati nella calcografia. E una tecnica antica torna protagonista attraverso le opere di artisti del calibro di Burri e Vedova. Che qui scopriamo sperimentatori estremi anche nell’incisione…
Opere incisorie di grandi dimensioni: si presenta così l’ultimo allestimento di Palazzo delle Albere. Eppure nella mostra ancora in corso a Roma che riassume la storia dell’incisione le opere di Rembrandt , per essere apprezzate in tutta la loro qualità formale e tecnica, avevano vicino una potente lente d’ingrandimento che permetteva al visitatore di godersi tutti gli infiniti tratti – della barba di un viso maschile o dei capelli di una donna – disegnati per realizzare i soggetti. Lavori molto piccoli quindi, che non vanno oltre i10 x 20 cm e che sono perfettamente in linea con i formati dei secoli passati come dei successivi.
Nel corso dei secoli i prodotti artistici, in tutte le loro espressioni, si sono attestati infatti intorno alla media grandezza. Solo nel Novecento, e soprattutto nella seconda metà, il grande formato ha avuto una diffusione e un vero e proprio sviluppo – pensiamo ad esempio alla Pop Art . I motivi di questa tendenza attuale si possono individuare in numerosi fattori. Uno sicuramente è da trovare nell’esigenza di spettacolarizzazione dell’evento artistico. Un altro tiene conto invece del condizionamento che l’individuo moderno purtroppo vive: siamo infatti abituati quotidianamente a una cattura continua del nostro sguardo e la nostra attenzione anche nella fruizione visiva deve tenere conto del fattore tempo. La velocità caratterizza allora la nostra percezione visiva delle cose e le dimensioni elevate ci facilitano in questo.
La mostra di Trento, rispondendo a questa esigenza, presenta dunque lavori incisori di grande formato, selezionati dalla Biennale Internazionale di Calcografia tenutasi lo scorso anno a Venezia. Gli artisti che raggiungono una grande qualità tecnica in questa pratica antica non sono molti. Rispetto alle altre forme espressive in effetti questa non ha un grande interesse di mercato e coloro che l’hanno preferita espongono negli ambiti piuttosto ristretti di manifestazioni ad essa dedicate. In questa esposizione invece l’elemento che colpisce e che ci spiazza nel corso della visita è la scoperta che alcuni artisti, scultori e pittori molto noti, si sono confrontati con l’incisione, producendo lavori di ottima qualità e, particolarità ulteriore, di grande formato. Si va da Emilio Vedova ad Antoni Tàpies, da Edoardo Chillida ad Arman, da Guido Strazza a Mario Benedetti, da Joe Tilson a Victor Pasmore e ancora da Alberto Burri a Renata Boero, e tanti altri. Non ci si aspetta che artisti di questo calibro abbiano intrapreso un cammino nel territorio complesso della calcografia e che, lavorando sui grandi formati, abbiano spinto la loro ricerca verso strade non ancora affrontate da questo settore. E’ proprio questa la particolarità della mostra: la rara opportunità di poter vedere opere di grandi artisti che fanno entrare l’incisione a pieno statuto nelle pieghe della contemporaneità e le assicurano un degnissimo spazio nelle pratiche artistiche attuali.
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dal 4 aprile all’11 maggio 2003
Mart, Palazzo delle Albere via R. da Sanseverino 45 Trento
mar.-dom. 10 –18.00, lun. chiuso
tel +39 0461 234860
fax +39 0461 234007
ingresso 5 €. Ridotto 3 €
catalogo SilvanaEditoriale
www.mart.trento.it
info@mart.trento.it
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