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Cosa ci fa una vasca al centro di una sala? Si tratta di un gioco sul rapporto tra forma e contesto. È Yves Scherer a ricalibrare – attraverso le sue opere – il rapporto di interazione tra livelli, tra forma e funzione, tra forma e contenuto. L’acqua è l’elemento che lega i lavori esposti, ed è individuata dal ramo del rabdomante collocato a ridosso del muro di una delle sale. La vasca d’acqua allude alle origini dell’artista svizzero, ricordando nella forma gli abbeveratoi che si trovano in quelle montagne, mentre il gioco di opposizioni è nell’interpretazione alternativa di una piscina a sfioro.
Lo stesso genere di scontro formale è ravvisabile nel titolo della mostra: “Les Bains Douches”. È il nome di un luogo celebre, ma dall’atmosfera per nulla curata. Si tratta del famoso nightclub parigino inaugurato nel 1987, luogo di incontro di celebrità come Yves Saint Laurent, Jean-Michel Basquiat, Kate Moss e Johnny Depp. Proprio ad una foto che ritrae questi ultimi due – scattata da Annie Leibovitz – è direttamente ispirata la scultura in gesso esposta. Collocata al di là del cordino rosso separatore, imponendo una distanza di rispetto quasi sacrale, la reliquia è una statua in gesso appesa al muro. Perdendo il suo diretto riferimento alla famosa coppia, la scultura si spersonalizza e l’immagine diviene universale. La sua superficie crepata rimanda allo stato di fragilità e insieme imperfezione della figura umana. Lui adagia il viso sul ventre di lei, abbandonandosi, mentre lei si volta, quasi a ritrarsi. È frammentazione, gioco di opposizioni, in un’inversione dei ruoli che supera gli stereotipi di genere, e li vanifica.
Yves Scherer, Les Bains Douches, vista della mostra BASEMENT ROMA
Nelle restanti due opere, la figura umana è indagata nuovamente, ma stavolta attraverso il lenticolare. I ritratti fotografici di Emma Watson e Vincent Cassel si confondono tra architetture e paesaggi tanto reali quanto onirici. I diversi livelli confondono e allo stesso tempo chiariscono. È il conflitto della/nella società contemporanea. Essere e apparire. Ed ecco che l’interesse dell’artista per la celebrity culture, che ha segnato la fase iniziale della sua carriera, diviene ora strumento di approfondimento chirurgico che indaga la figura umana e la sua condizione nella società contemporanea. Così, grazie all’utilizzo del lenticolare, l’architettura “emotiva” del messicano Luis Barrágan si sovrappone al volto di Vincent Cassel, entrando in contrasto con la sua umana presenza. Nudo nella sua condizione umana, pensieroso, quasi vinto da una rivalutazione continua dei ruoli nella società contemporanea, l’uomo ritratto, privato del contesto, non è altro che un uomo qualunque. Leggero e pesante sono in continua interazione, così come profondità e superficie, forma e contenuto. La profondità esistenziale è in mostra, con Yves Scherer, da BASEMENT ROMA.
Veronica Cimmino
mostra visitata il 2 giugno
Dal 29 maggio al 19 luglio 2019
Yves Scherer. Les Bains Douches
BASEMENT ROMA
Via Ricciotti 4, Roma
Orari: da lunedì a venerdì dalle 14:00 alle 19:00
Info: hello@basementroma.com www.basementroma.com