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Valerio Adami (1935, Bologna) ha donato alle Gallerie degli Uffizi quattro disegni realizzati a matita su carta tra il 2001 e il 2019. I disegni saranno esposti oggi in occasione dell’annuncio ufficiale della donazione e poi custoditi nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe.
«Sono sempre stato – ha raccontato Adami – un frequentatore di musei. Entrare a far parte di una collezione così unica e importante è per me un grande onore». «La generosa donazione dell’artista – ha spiegato Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi – accresce due campi in cui gli Uffizi continuano ad arricchire le proprie collezioni con opere contemporanee, sia quelle dei disegni che quella degli autoritratti. Oggi aggiungiamo una delle principali voci artistiche italiane al coro dei maestri presenti negli Uffizi».
Le quattro opere, ha precisato l’istituzione, «Rappresentano una sorta di ritratto di Adami: due pezzi recenti, dal tratto libero e fluido; un autoritratto del 2018 con il suo inseparabile bassotto Ego; un ritratto del 2019 di Oskar Kokoschka, conosciuto in gioventù a Venezia; due disegni, di cui uno sviluppato in orizzontale, nel suo stile più consueto, dai quali sono nati due celebri dipinti (I nuovi Argonauti, 2009; Dolce amaro (Paesaggio), 2001)». (Silvia Conta)