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Spazio K, edizione 2019. Il Tempo Dello Sguardo: Daniele Bordoni
Le Cosmogonie di Daniele Bordoni traducono un sentimento universale di trascendenza che corrisponde a uno schema umano dell’azione, che tende a temporalizzare ciò che sfugge al tempo per la necessità stessa dell’esistenza
Comunicato stampa
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SPAZIO K nasce nel 2017 nella Grande Cucina dei Sotterranei del Palazzo Ducale di Urbino per volontà di Peter Aufreiter, direttore della Galleria Nazionale delle Marche | Palazzo Ducale di Urbino, con l’intento di creare uno spazio permanente per l’arte contemporanea rivolto ai giovani artisti emergenti nati nelle Marche, o fortemente legati al territorio marchigiano, fuori dal circuito formativo.
In questa terza edizione dal titolo Il Tempo Dello Sguardo a cura di Massimo Vitangeli, saranno in mostra Paola Pasquaretta, Andrea Nacciarriti, Luisa Mé, Daniele Bordoni, Paola Tassetti, Filippo Berta, Patrizio Di Massimo. Il Tempo Dello Sguardo, tributo a Georges Didi-Huberman e al suo saggio Davanti all’immagine, è un’idea di rassegna che vede l’opera d’arte decentrata all’interno del paradigma dell’immagine, dove l’opera viene intesa come montaggio di tempi differenti che servono spesso a porre nuove questioni d’intellegibilità, in particolare quando riescono a comporre un ritmo particolare mostrando il battito vitale dell’opera. Un ritmo antropologico dell’arte che si confronta con il vedere contemporaneo rimettendo in gioco i regimi abituali della rappresentazione, aprendo lo sguardo verso un Sapere rivoluzionario fondativo del patrimonio artistico e culturale del Palazzo Ducale. Gli artisti invitati, in tale ottica, svilupperanno progetti incentrati ed evocativi dell’importante stratificazione culturale e artistica, rappresentata nella Galleria Nazionale delle Marche, dai magnifici maestri come Piero della Francesca, Paolo Uccello, Raffaello, o ne elaboreranno i concetti, le idee, le nozioni e le astrazioni edificando quella sensibilità profonda percettiva e cognitiva allo stesso tempo, che si muove perlopiù su terreni inediti e attraverso precise modalità di scrittura.
Come testimonianza degli eventi alla fine del ciclo delle mostre sarà prodotto e presentato un catalogo finale che raccoglierà tutti i progetti realizzati, la documentazione della messa in opera degli allestimenti e le inedite relazioni create tra i linguaggi dell’arte contemporanea e gli storici spazi di Palazzo Ducale.
Artista in mostra Daniele Bordoni
Le Cosmogonie di Daniele Bordoni traducono un sentimento universale di trascendenza che corrisponde a uno schema umano dell’azione, che tende a temporalizzare ciò che sfugge al tempo per la necessità stessa dell’esistenza. Esse prendono le mosse dal caos dal quale scaturisce l’energia per un certo tipo di ordine, un principio organizzatore del gesto pittorico, dei segni, delle forme, delle immagini. Le sue architetture naturali vengono spesso influenzate dal cinema e dalla fotografia. Con il progetto INTERIUS (2019) Daniele Bordoni ci presenta il suo Tesseratto (ipercubo quadridimensionale) dove le molteplici dimensioni dispiegano quella possibilità in cui l’arte diviene ponte tra conoscenza ed esperienza sensibile, rinunciando alla forma assoluta con nuove coordinate per un senso cosmico della visione di mondi possibili e impossibili sull’esistenza umana. Bordoni sceglie l’esplorazione dell’ignoto ricorrendo a disgressioni filosofiche e paradossi ontologici per il suo utopico viaggio nel tetraspazio della sensibilità profonda.
Un corpo ampliato quello di Bordoni, con uno sguardo quantico sulla natura che attinge contemporaneamente allo sci-fi di una certa letteratura filmica, alla narrativa fantascientifica, alle ermeneutiche e speculazioni del pensiero filosofico, al pensiero scientifico e della bioscienza.
Daniele Bordoni (1974) è nato a Jesi (An). Vive e lavora tra Jesi e Berlino. Tra le principali mostre ha realizzato: Interius, Spazio K, Galleria Nazionale delle Marche, Palazzo Ducale di Urbino, curated by Massimo Vitangeli, Urbino, Italy (2019). Un Ritratto di Museo, Museo Tattile Statale Omero, curated by Massimo Vitangeli, Ancona, Italy (2019). Guardare Oltre, Pratica della Visione, Casa Sponge, curated by Angelo Bellobono, Pergola, Italy (2018). Corrispondenze, NoN Festival, Val di Non, Trento, Italy (2016). Like a city (Giornata del Contemporaneo), Babylon Atelier, curated by Nazario Zambaldi, Bolzano, Italy (2015). Ideologie der Natur, Corpo 6 Galerie, Berlin (2014). Kosmogonie, 2nd Floor Temporary Art Space, Berlin (2013). Venusberg, TOMAV Torre di Moresco Centro Arti Visive, curated by Davide W. Pairone, Moresco, Italy (2013). Autonomous rooms, ZMF, Berlin (2012). Nomadics, Tristesse Deluxe Gallery, Berlin (2012). Broadcast, Funkhaus Berlin (2012). Kunstraum Richard Sorge, Berlin (2010). Impresa Pittura, CIAC Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea, curated by Raffaele Gavarro and Claudio Libero Pisano, Roma, Italy (2010). Tape Death Infinity, M.A.C.A.M. Museum, Maglione, Italy (2009). Beyond the Landscape, Galleria Monja Ercoli Arte Contemporanea, Fermo, Italy (2009). Arrivi e Partenze Italia, Mole Vanvitelliana, curated by Alberto Fiz, Ancona, Italy (2008). Outcrop, Tooks Chambers, London (2008).
In questa terza edizione dal titolo Il Tempo Dello Sguardo a cura di Massimo Vitangeli, saranno in mostra Paola Pasquaretta, Andrea Nacciarriti, Luisa Mé, Daniele Bordoni, Paola Tassetti, Filippo Berta, Patrizio Di Massimo. Il Tempo Dello Sguardo, tributo a Georges Didi-Huberman e al suo saggio Davanti all’immagine, è un’idea di rassegna che vede l’opera d’arte decentrata all’interno del paradigma dell’immagine, dove l’opera viene intesa come montaggio di tempi differenti che servono spesso a porre nuove questioni d’intellegibilità, in particolare quando riescono a comporre un ritmo particolare mostrando il battito vitale dell’opera. Un ritmo antropologico dell’arte che si confronta con il vedere contemporaneo rimettendo in gioco i regimi abituali della rappresentazione, aprendo lo sguardo verso un Sapere rivoluzionario fondativo del patrimonio artistico e culturale del Palazzo Ducale. Gli artisti invitati, in tale ottica, svilupperanno progetti incentrati ed evocativi dell’importante stratificazione culturale e artistica, rappresentata nella Galleria Nazionale delle Marche, dai magnifici maestri come Piero della Francesca, Paolo Uccello, Raffaello, o ne elaboreranno i concetti, le idee, le nozioni e le astrazioni edificando quella sensibilità profonda percettiva e cognitiva allo stesso tempo, che si muove perlopiù su terreni inediti e attraverso precise modalità di scrittura.
Come testimonianza degli eventi alla fine del ciclo delle mostre sarà prodotto e presentato un catalogo finale che raccoglierà tutti i progetti realizzati, la documentazione della messa in opera degli allestimenti e le inedite relazioni create tra i linguaggi dell’arte contemporanea e gli storici spazi di Palazzo Ducale.
Artista in mostra Daniele Bordoni
Le Cosmogonie di Daniele Bordoni traducono un sentimento universale di trascendenza che corrisponde a uno schema umano dell’azione, che tende a temporalizzare ciò che sfugge al tempo per la necessità stessa dell’esistenza. Esse prendono le mosse dal caos dal quale scaturisce l’energia per un certo tipo di ordine, un principio organizzatore del gesto pittorico, dei segni, delle forme, delle immagini. Le sue architetture naturali vengono spesso influenzate dal cinema e dalla fotografia. Con il progetto INTERIUS (2019) Daniele Bordoni ci presenta il suo Tesseratto (ipercubo quadridimensionale) dove le molteplici dimensioni dispiegano quella possibilità in cui l’arte diviene ponte tra conoscenza ed esperienza sensibile, rinunciando alla forma assoluta con nuove coordinate per un senso cosmico della visione di mondi possibili e impossibili sull’esistenza umana. Bordoni sceglie l’esplorazione dell’ignoto ricorrendo a disgressioni filosofiche e paradossi ontologici per il suo utopico viaggio nel tetraspazio della sensibilità profonda.
Un corpo ampliato quello di Bordoni, con uno sguardo quantico sulla natura che attinge contemporaneamente allo sci-fi di una certa letteratura filmica, alla narrativa fantascientifica, alle ermeneutiche e speculazioni del pensiero filosofico, al pensiero scientifico e della bioscienza.
Daniele Bordoni (1974) è nato a Jesi (An). Vive e lavora tra Jesi e Berlino. Tra le principali mostre ha realizzato: Interius, Spazio K, Galleria Nazionale delle Marche, Palazzo Ducale di Urbino, curated by Massimo Vitangeli, Urbino, Italy (2019). Un Ritratto di Museo, Museo Tattile Statale Omero, curated by Massimo Vitangeli, Ancona, Italy (2019). Guardare Oltre, Pratica della Visione, Casa Sponge, curated by Angelo Bellobono, Pergola, Italy (2018). Corrispondenze, NoN Festival, Val di Non, Trento, Italy (2016). Like a city (Giornata del Contemporaneo), Babylon Atelier, curated by Nazario Zambaldi, Bolzano, Italy (2015). Ideologie der Natur, Corpo 6 Galerie, Berlin (2014). Kosmogonie, 2nd Floor Temporary Art Space, Berlin (2013). Venusberg, TOMAV Torre di Moresco Centro Arti Visive, curated by Davide W. Pairone, Moresco, Italy (2013). Autonomous rooms, ZMF, Berlin (2012). Nomadics, Tristesse Deluxe Gallery, Berlin (2012). Broadcast, Funkhaus Berlin (2012). Kunstraum Richard Sorge, Berlin (2010). Impresa Pittura, CIAC Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea, curated by Raffaele Gavarro and Claudio Libero Pisano, Roma, Italy (2010). Tape Death Infinity, M.A.C.A.M. Museum, Maglione, Italy (2009). Beyond the Landscape, Galleria Monja Ercoli Arte Contemporanea, Fermo, Italy (2009). Arrivi e Partenze Italia, Mole Vanvitelliana, curated by Alberto Fiz, Ancona, Italy (2008). Outcrop, Tooks Chambers, London (2008).
25
luglio 2019
Spazio K, edizione 2019. Il Tempo Dello Sguardo: Daniele Bordoni
Dal 25 luglio al primo settembre 2019
arte contemporanea
Location
GALLERIA NAZIONALE DELLE MARCHE – PALAZZO DUCALE
Urbino, Piazzale Duca Federico, 3, (Pesaro E Urbino)
Urbino, Piazzale Duca Federico, 3, (Pesaro E Urbino)
Vernissage
25 Luglio 2019, ore 18
Autore
Curatore