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Dopo un tour che l’ha visto protagonista nei più importanti festival estivi italiani – da Santarcangelo Festival a Centrale Fies – e dopo una giornata a lui interamente dedicata nella seconda edizione di FOG, il festival delle arti performative diretto da Umberto Angelini, Alessandro Sciarroni torna alla Triennale di Milano con Happiness, risultato finale di un laboratorio con quarantanove studenti delle scuole di alta formazione teatrale milanesi.
Il pubblico è disposto alle due estremità di un gremito Salone d’Onore al primo piano del Palazzo di Muzio, sede della Triennale di Milano. La musica sancisce l’inizio della performance e una marea di ragazzi inizia a incamminarsi sulla terrazza, entrando piano piano dalla portafinestra aperta. Una volta entrata, questa coda di persone inizia a muoversi in cerchio, camminando, correndo, quindi danzando e girando su se stessi, infine fermandosi, in una rincorsa alla ricerca del sé, quasi senza fine.
Turning, letteralmente “volteggiare”, è un tema caro ad Alessandro Sciarroni, già sperimentato con Chroma_Don’t be frightened of turning the page, spettacolo in cui il coreografo, Leone d’Oro alla carriera alla Biennale Danza di Venezia 2019, ha messo in scena la rotazione del corpo attorno al proprio asse. Sviluppando un viaggio psicofisico emozionale, in una danza di durata e di cambiamento, alla stregua della meditazione dei dervisci.
Così, gli studenti selezionati hanno avuto la possibilità di una intensa settimana laboratoriale per avvicinarsi alla pratica del volteggio. Ogni passo e ogni rotazione avvicina a una meta, ogni gesto muta l’io in un perpetuo cambiamento che crea nuovi insiemi. Il risultato è stato un elaborato di poco più di venti minuti durante i quali i ragazzi subiscono una trasformazione. Gruppi si avvicinano, coppie si creano e si allontanano, in un percorso che sottolinea il nostro costante divenire e il nostro appartenere a una comunità di cui, anche involontariamente, siamo artefici.
In alto: Alessandro Sciarroni, Happiness, © Triennale Milano. Foto Gianluca Di Ioia