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Fino al 31 agosto, alla Isolo 17 Gallery di Verona, presenta le opere di Diego Salezze (Verona, 1973), un artista autodidatta che viaggia sul confine, sempre più permeabile, che corre lungo i due filoni dell’arte outsider e dell’arte insider. “Il Giorno e la Notte”, a cura di Daniela Rossi, sono esposte le macchie di Diego Salezze, che molti hanno potuto vedere la sera dell’ultimo dell’anno durante il discorso del presidente della Repubblica agli italiani, opere potenti, quasi delle presenze vive. La reiterazione dello stesso tema segna un ritmo che possiamo persino leggere come una sinfonia cromatica. Pur nella loro apparente elementarità, sono opere complesse che richiedono un coraggio di gesto, di colore e una assoluta costanza. Sono dei dipinti che, sfruttando l’impulso necessario a lasciare una traccia e la povertà dei mezzi di supporto a disposizione, ci restituiscono degli universi densi: ora compatti, ora forati, ora scomposti. Universi fatti di forza e di fragilità allo stesso tempo, dei mondi, ora solari e ora lunari, che appartengono a tutti noi.