06 maggio 2003

Fino all’11.V.2003 Immaginando Prometeo Milano, Palazzo della Ragione e Loggia dei Mercanti

 
Un viaggio alla scoperta del fuoco. Sulle tracce del Titano compassionevole che osò sfidare gli dei per farne dono agli uomini. La creazione della vita, dell’arte e della sua rappresentazione secondo 16 artisti contemporanei…

di

Una “scatola magica” in cui tutto è sinestesia. Luci, suoni e percezioni sensoriali si fondono insieme, dissolvendo l’antica architettura di Palazzo della Ragione che diventa giardino cosmico, spazio stellare. Una foto telescopica del sole, insolitamente blu, costituisce l’immagine-icona della mostra, predisponendo il visitatore all’esperienza di una visione in cui l’azzurro sarà il colore dominante.
Così Robert Wilson rilegge il mito di Prometeo, simbolo occidentale di quell’origine divina del fuoco e della luce che permea, declinata in vari modi, le culture e le religioni di tutto il mondo.R Wilson - Allestimento di Via dei Mercanti
Fuori, Fabrizio Plessi -con la musica di Philip Glass– installa una flotta di navi capovolte che fanno da cielo alla Loggia dei Mercanti, ammantandola di rosso come una successione di astronavi.
L’introduzione spetta a Moni Ovadia e a Gianni Carluccio, che allestiscono la scala d’accesso come uno spazio rituale. La luce diventa rivelazione della divinità, ma anche possibilità di rappresentazione del mondo, accomunando le Tre Grandi Religioni del Libro.
All’interno del Palazzo, un sinuoso percorso di sughero e ghiaia- che mimano la pomice e la lava- porta alle differenti installazioni, immerse in un ideale giardino in cui le piante si alternano ai monitor. Attraverso di essi, il movimento di soli e galassie dai nomi mitologici si riconnette al mantra musicale di Sollima in sottofondo.
Una mano generosa si protende dal magma lavico per il nigeriano Wole Soyinka, la grande bolla di plexiglas trasparente della giapponese Ritsue Mishima e dell’italiano Peter Bottazzi ricrea lo spazio cosmico, i fili metallici della brasiliana Lygia Pape attraversano la navata raccolti in fasci, captando la luce e restituendola a tratti, come nei maestri dell’illusionismo barocco.
Moni Ovadia - Gianni Carluccio - Il Nome disse LuceMa sarà il dolore dell’iraniana Shirin Neshat a concludere il percorso espositivo. E il fuoco, allora, diventerà la guerra che eternamente dilania il Medio Oriente, ma anche il canto straziato con cui ogni volta la vita si riafferma sulla morte, rinascendo dal fuoco stesso come l’araba fenice.
Al catalogo spetta il compito di approfondire, a livello filosofico e concettuale, la relazione della luce con la percezione del mondo e la rappresentazione artistica. Miti e riti che accompagnano l’esistenza dell’umanità dai fregi del Partenone alla cosmogonia yoruba, da Dante a San Francesco, da Caravaggio a Georges de la Tour, per concludersi con l’installazione di e123 design, in cui la luce, sottratta alla sola logica della vista, diviene percezione globale, coinvolgendo tutti e cinque i sensi.

link correlati
www.robertwilson.com
www.notizieufo.com/tr3.htm
www.rescogitans.it/ita/scenari/scuola/Prometeo.htm
www.esoteria.org/web_utenti/scopertadelfuoco.htm
http://susurros.metropoliglobal.com/mitologia/griega/mitos/prometeo.html

elena franzoia
mostra visitata il 13 aprile 2003


Immaginando Prometeo
Fino all’ 11.V.2003
Palazzo della Ragione e Loggia dei Mercanti
Via dei Mercanti
Milano
Tel. 800.342522(numero verde)
Orario:12.00-22.00; chiuso 28.04 e 05.05.
Ufficio Stampa:
Cosmit Eventi
Tel. 02-8065141
Fax 02-86996211
Web site: www.cosmit.it
e-mail: press@cosmit.it

Realizzazione: un’iniziativa del Comune di Milano, Cultura e Musei e Cosmit Spa realizzata da Fondazione Cosmit Eventi in occasione del Salone Internazionale del Mobile e di Euroluce 2003 sotto l’egida di Federlegno-Arredo
Architettura dell’installazione: Robert Wilson
Musica: Giovanni Sollima, Philip Glass
Artisti partecipanti: David Abir, Moni Ovadia, Gianni Carluccio, Vadim Fishkin, Robyn Backen, Peter Bottazzi, Ritsue Mishima, Heri Dono, Lygia Pape, Wole Soyinka, Shirin Neshat, Sukasman, Fabrizio Plessi, e123 design
Direttore artistico: Franco Laera
Co-direttore artistico: Elisabetta di Mambro
Sviluppo progettuale: Elisabetta di Mambro, Franco Gabualdi, Franco Laera, Laura Lazzaroni, Valentina Tescari, A.J.Weissbard
Immagine coordinata: Studio Cerri & Associati
Coordinamento generale: Petra Lossner
Produzione: Change Performing Arts
Direttore di produzione: Franco Gabualdi
Coordinamento e supervisione dell’allestimento: Valentina Tescari
Disegno e coordinamento per le luci: A.J.Weissbard

Catalogo edito da Charta, a cura di Franco Laera e Laura Lazzaroni, € 32.00


[exibart]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui