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fino al 29.VI.2003 Alessandra Tesi Rivoli (to), Castello di Rivoli
torino
L’energia che si sprigiona dal crimine viene catturata da un work in progress fotografico e video. L’artista, sulle orme della polizia giudiziara di Parigi, si muove sulla scena del delitto a indagare l’indentità delle vittime. Sembra tutto finto, e invece…
Vincitrice per il 2002 della borsa per giovani artisti costituita dagli Amici sostenitori del Castello di Rivoli, Alessandra Tesi (Bologna, 1969. Vive a Parigi) ha lavorato a un progetto che l’ha vista seguire gli interventi della Brigata Criminale della polizia giudiziaria di Parigi, specializzata in inchieste criminali particolarmente complesse.
La ricerca di Tesi si è svolta intorno all’idea di crimine come momento di esplosione di energia ed è stata documentata con un lavoro fotografico e video di cui una prima parte è ora in mostra. Tornando più volte sul luogo del delitto, l’artista cerca di arrivare il più vicino possibile alla realtà, cogliendone nuovi particolari per meglio definirla.
La maggior parte del materiale, risultato dai sopralluoghi, è una serie di stampe fotografiche presentate su un lungo tavolo da lavoro, simile a quello che si trova nello studio dell’artista: alcune delle centinaia di provini provenienti dalla scena del delitto che ritraggono frammenti delle identità distrutte dall’atto criminale.
Questi scatti servono all’artista per tentare di avvicinarsi alla realtà, per ricostruire il contesto e l’identità delle persone uccise. Ciò che si vede nelle foto è sempre una porzione di realtà: una ciocca di capelli, biondi e di nylon come quelli di Barbie, una smorfia che ha segnato il viso prima della morte.
Nell’opera che ha come titolo Aziz/Aziza – paesaggio del fallimento della propria identità vediamo alle pareti fotografie di particolari di Aziz, un travestito trovato ucciso nel proprio appartamento, dove campeggia la sua ossessione per i capelli, per le parrucche. Tracce vive di quel che è ormai divenuta un’assenza. In questo modo Tesi ci racconta che c’è tutta una vita degli oggetti che parla intorno a una vittima e che le sopravvivono. I lavori vengono a costituire una sorta di ciclo pittorico di un grande disegno onirico dove tutto sembra finto pur non essendolo affatto.
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Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
Piazza Mafalda di Savoia
10098 Rivoli (Torino)
tel. 011.9565222
www.castellodirivoli.org
e-mail: info@castellodirivoli.org
Orario d’apertura
da martedì a giovedì: 10-17
da venerdì a domenica: 10-22
24 e 31 dicembre: 10-17
lunedì chiuso, aperto il lunedì di Pasqua, chiuso il 1° gennaio, il 25 aprile, il 1° maggio, il 2 giugno e il 25 dicembre.
Biglietto d’ingresso: 6,20 EU
Ridotto per ragazzi 11-14 anni, pensionati, insegnanti, studenti, mutilati, invalidi, militari, associazioni culturali ed enti convenzionati.
Gratuito per i minori di 11 anni
[exibart]