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fino al 31.VII.2003 Berenice Darrer e Paul Johnson Milano, Studio d’Arte Cannaviello
milano
Pittura da Cannaviello. E come potrebbe essere altrimenti. Un’artista austriaca ed uno inglese. Una parla di fiabe riattualizzandole, l’altro fa riferimento al cyberspazio utilizzando una particolare tecnica di collage. Se mai ci fosse bisogno di dirlo, la pittura è viva e vivace…
Paesaggi innevati e chiome fluenti che si stagliano contro il cielo turchino, scarpette dimenticate da principesse frettolose e donne in bikini uscite dai film di Russ Meyer. Ecco l’abbecedario di Berenice Darrer. La giovane artista -attiva a Vienna- presenta per la prima volta in Italia le sue opere pittoriche che sembrano provenire da un libro di fiabe per grandi, dove uomini e donne sognanti abitano paesaggi immaginari, minimali, delineati da una timida linea di orizzonte. Mondi avvolti da un’atmosfera sospesa dove i colori ad olio, stesi a campiture piatte, lasciano sulla superficie dipinta la loro corposità. Le tinte fredde sono accostate a quelle calde creando un vivace cromatismo, in completa armonia con le forme sinuose e rotondeggianti dei paesaggi e dei personaggi, quasi a ricordarci le origini africane dell’artista. Un palcoscenico armonioso e accattivante al quale lo spettatore non può che partecipare con entusiasmo.
Da altri mondi immaginifici provengo i personaggi che animano la pittura di Paul Johnson. L’artista inglese fa approdare direttamente dal cyberspazio le sue figure, che prendono forma dalla stratificazione di cartoncini dello stesso colore, il rosso in questo caso. L’artista si affida a questa tecnica pittorica in cui dispone una serie di fogli di carta in scala cromatica, dal più scuro (in superficie) al più chiaro (in profondità), poi con un virtuoso lavoro di raschiamento fa comparire l’immagine, quasi delle visioni. Difficile percepire chiaramente la sagoma di quelle strane figure e più ci si avvicina alla superficie del quadro, in cerca di una maggior definizione, e più si scoprono creature fantascientifiche, uomini alla guida di macchine futuribili e piccoli fantasmi che aleggiano intorno ad un bambino robotizzato, un uomo colpito alla nuca da un violento colpo di arma da fuoco ed interni abbandonati. Tutto intorno è infuocato, il rosso copre l’immagine fino a renderla latente, e il nostro sguardo si libera come davanti ad uno dei miglior film di fantascienza.
Due giovani artisti che offrono una chance di evasione introducendoci in mondi diversamente fantastici, ma uniti dalla scelta dello stesso linguaggio artistico: la pittura. Che mai come oggi, anche alla luce della Biennale di Venezia, si riconferma a pieno diritto espressività contemporanea.
alessandra poggianti
mostra visitata il 5 giugno 2003
Berenice Darrer e Paul Johnson
Studio d’Arte Cannaviello
Via A. Stoppani, 15 – Milano
Tel. 02/20240428
cannaviello@interfree.it
Dal 5 giugno al 31 luglio 2003
aperta dal martedì al sabato dalle 10.30 alle 19.30
Ingresso libero
[exibart]