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fino al 31.VIII.2003 Oswald Oberhuber – Mutazione permanente Merano, kunst Merano arte
trento bolzano
Coniò, tra il ’58 e il ’61 il concetto di Mutazione permanente, stilando un manifesto contro “la necessità condivisa da curatori e galleristi di forgiare artisti - a senso unico - per meglio catalogarli”. Contro la codificazione quindi, con fare ludico, sprezzante. E forse anche cinico…
Una retrospettiva intesa come omaggio al lavoro instancabile di Oswald Oberhuber, nato a Merano nel 1931. Dislocata su vari piani, con spazi ed aperture in cui si può godere la luminosità necessaria per incontrare le opere, Merano arte offre una panoramica sull’opera di uno degli artisti contemporanei più eclettici. Ecco quindi i suoi lavori, dalle sculture di quando aveva ancora 17 anni, fino ai più recenti. Dopo un’infanzia difficile – il padre panettiere si sposta con la famiglia in una Innsbruck segnata da ristrettezze economiche e dal rifiuto verso coloro che vengono dal Sud – si iscrive all’Istituto Tecnico dove riscontra i primi successi. Decide quindi di continuare gli studi all’Accademia di Vienna dove per mantenersi accetta qualsiasi mestiere, “Pure il boia…” . Vari sono i suoi disegni in mostra, con quella sua linea leggera, personalissima, pulita, tra l’aereo e il liquido, grazie alle tinte acquarellate usate per i profili. Oltre ad essere artista, fa anche il curatore per la Galerie naechst St. Stephan a Vienna (“Ho spesso scambiato lavori miei per nutrire la collezione dell’Accademia Albertina” ). In esposizione si trova anche una serie di manifesti del periodo stampati in occasione delle mostre promosse, da cui emerge il suo desiderio di aiutare gli artisti, soprattutto i suoi allievi. E’ infatti professore alla Scuola Superiore di Arti Applicate di Vienna e nel ’90 riceve la nomina a rettore della stessa. Un insegnante pieno di intuito, capacità di comunicare, in una parola istrionico. La sua stessa esperienza, che lo ha portato ad assorbire tutti i movimenti del XX secolo, gli ha dato la conoscenza fondamentale per promulgarli. Fu amico di Beuys di cui disse al primo incontro: “C’era un tipo che la pensava come me”. In uno dei suoi lavori sulla scrittura si legge: “Io sono un ladro, ho preso l’immagine del cerino dal cerino, non so se fosse francese… il tachisme da Pollock, il rilievo da Pomodoro; il gruppo da Aramidis; il liegender Akt da Wesselmann; la bocca e i denti da Tilson; le figure bianche dei bambini da Dix”. Ed ecco in esposizione questi bambini, che sono il suo “io” , i suoi studi per il numero magico su tela, e infine il passaggio negli anni ’60 al figurativo, la sua architettura utopica e la realizzazione di mobili in legno massiccio. Completa la mostra la proiezione, nella sala delle conferenze, di un film realizzato da Traudi Missini per la Rai sull’autore e la galleria.
anny ballardini
mostra visitata l’11 luglio 2003
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OSWALD OBERHUBER – MUTAZIONE PERMANENTE
28.05 – 31.08.2003
Merano arte
edificio Cassa di Risparmio
Portici 163 – 39012 Merano
Orario: mar. 16-22; merc. – sab. 10-13; 16-20; dom. 14-20.
Ingresso: 4,20 euro
studenti, anziani, gruppi più di dieci: 2,60 euro
visita guidata: 1,40 euro.
Tel.: +39 0473 212643 – fax +39.0473.276147
info@kunstmeranoarte.com
www.kunstmeranoarte.com
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