25 agosto 2003

fino al 27.VIII.2003 No landing place – Stefano Scheda Pesaro, Bencivartgallery

 
Un geometrismo esasperato di corpi maschili che si inseriscono in elementi architettonici. Una sottile illusione ottica ci porta in dimensioni improbabili proponendo un nuovo punto di vista. Corpi nudi spogli di qualsiasi riferimento fisico che divengono metafora di un corpo sociale...

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Una nuova metafisica si apre attraverso gli scatti di un giovane fotografo bolognese che ha fatto del corpo l’oggetto principe della sua poetica. L’ultima ricerca di Stefano Scheda va, però, ben oltre la semplice visione del suo ideale estetico. Rielaborando, infatti, il linguaggio pittorico -fatto di atmosfere artificiali di luce- di un de Chirico attraverso riprese fotografiche disorientanti, l’artista indaga una nuova Stefano Scheda senza titolo cprint lambda 2001 dimensione umana. Corpi maschili, spogliati di ogni segno caratterizzante, compresa la propria sessualità, divengono metafora di un corpo sociale in grado di muoversi con sicurezza fra le rigide strutture convenzionali, utilizzandole impropriamente per eludere, con eleganza, gravità e pesantezza.
Gli asettici contesti architettonici nei quali vengono ritratte le statuarie composizioni umane citano l’estetica minimal e post-industriale del quotidiano. Risultano sacralizzati da un trattamento di cosmesi che ammorbidisce le ruvide pelli di cemento armato. In questo gioco di ambigua reciprocità tra la ferma staticità dei corpi e il sorprendente dinamismo di superfici e volumi architettonici, traspare il netto contrasto fra il tessuto umano teso e impenetrabile e quello urbano sgretolabile e avvolgente.
I continui cambiamenti del piano visivo accentuano quel senso di vertigine che anima la vita e la scena di questi paesaggi, dove la presenza umana sarebbe comunque percepibile. La luce, giustamente naturale, ma verosimilmente improbabile per il capovolgimento imposto al senso di visione, con la sua presenza, assenza e ritmo, intrattiene l’osservatore in semplici acrobatici inganni di cui l’umanità è veraStefano Scheda senza titolo cprint lambda 2000 protagonista. Un’umanità ferma su una sorta di tapis roulant sul quale scorrono sfondi come contesti in continua trasformazione.

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francesco benedetti
mostra visitata il 10 agosto 2003


dal 1.VIII al 27.VIII
No landing place – Pesaro, Bencivartgallery, Corso XI Settembre 300. A cura di Francesca Pietracci
Catalogo No lending place, Bencivartgallery, Della Rovere Edizioni, Senigaglia (An) a cura di Francesca Pietracci con testi di Tiziana Conti, Jonathan Turner, Peter Weiermair – Informazioni Tel. 0721 67750 Cell. 335 6391811 – rbenciv@tin.it
 

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