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Le vent se lève | Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
Arte contemporanea
Il vento si alza. A volte scaccia nuvole minacciose, per lasciar spazio a cieli miti e soleggiati, altre soffia con un’irruenza tempestosa capace di abbattere ogni cosa si presenti sul proprio cammino. Questo è quello che è accaduto durante il mese di Febbraio, a Roma, quando raffiche di vento hanno causato problematiche serie alla città, e non solo. Sulla collinetta del Pincio di Villa Medici uno dei vecchi alberi, l’ultimo dei cosiddetti pini di Ingres, è stato abbattuto sotto lo sguardo perplesso dei borsisti che in quel periodo erano in residenza presso la Villa.
Il vento è emblematicamente un cambiamento ma chi può dire se buono o meno? Su questo interrogativo si sono espressi i borsisti: Sasha J. Blondeau, Miguel Bonnefoy, Rebecca Digne, Frederika Amalia Finkelstein, Gaelle Gabillet, Stéphane Villard, Hélène Giannecchini, Lola Gonzàlez, François Hébert, Clara Iannotta, Pauline Lafille, Thomas Lévy-Lasne, Mathieu Lucas, Léonard Martin, Lili Reynaud-Dewar e Riccardo Venturi. Villa Medici -che eredita il modello accademico fondato da Platone- in occasione della fine della residenza si anima con le loro opere, con una mostra collettiva ed eterogena intitolata “Le vent se lève”, traendo ispirazione dall’evento accaduto.
![François Hebert, REPONSES AU BROUILLARD](https://www.exibart.com/repository/media/2019/08/FrancoisHebert-villa-medici-roma.jpg)
Video, installazioni, composizioni musicali, foto, reperti d’archivio e letteratura hanno condotto il pubblico in un percorso temporale che attraversa il passato, frammentario e idilliaco, e un presente destinato a ricalcarne le orme, pur mantenendo un continuo confronto con una realtà conflittuale.
Gli artisti hanno dimostrato ingegno nella formalizzazione artistica, nella relazione tra le diverse identità e nell’integrazione di codici passati e presenti al fine di dare degli spunti di riflessione per il futuro. Le barriere del tempo e dello spazio si annullano attraverso un approccio sperimentale, essenzialmente contemporaneo, dove la creatività si pone come strumento per accendere riflessioni sull’urbanizzazione, sulla società, sull’emarginazione, sulla storia e sulla cultura, perni sui quali sembrano orbitare le problematiche della nostra realtà.
Mi piacerebbe riprendere uno stralcio del catalogo della mostra, a mio avviso estremamente significativo e poetico, di Evelyne Jouanno, Hou Hanru: “Eppure, il carattere veramente innovativo viene dall’incontro, in uno stesso luogo, di artisti, designer, architetti, compositori, scrittori e storici, che dialogano e si impegnano nelle attività collettive e nei progetti comuni. Si identificano con specifiche missioni condivise, brevi ma intense – lo dimostra l’esposizione che conclude la loro residenza, destinata a mostrare non tanto i risultati individuali e la ricerca dell’eccellenza, ma soprattutto lo sforzo compiuto per liberarsi da certe routine personali, per superare le modalità espressive e i medium abituali in favore della sperimentazione.”
Valentina Muzi
Mostra visitata il 23 maggio 2019
Dal 23 maggio al 19 agosto 2019
Le vent se lève
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
Viale Trinità dei Monti, 1 00187 Roma
Info: +39 06 67611, www.villamedici.it