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Opere di eccezionale Interesse Storico Artistico
Asta dedicata a opere d’arte vincolate (o com’è gergo comune tra gli addetti ai lavori “notificate”), cioè dichiarate da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali di “particolare importanza”
Comunicato stampa
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Il 31 ottobre si terranno due delle più importanti aste della programmazione annuale di Pandolfini, dopo CAPOLAVORI DA COLLEZIONI ITALIANE, sarà battuto il catalogo di OPERE DI ECCEZIONALE INTERESSE STORICO ARTISTICO, esclusivamente dedicata a opere d’arte vincolate o com’è gergo comune tra gli addetti ai lavori “notificate”, cioè dichiarate da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali di “particolare importanza” nell’ambito del patrimonio culturale italiano.
La vendita, nata lo scorso anno nel solco di quello spirito di innovazione che contraddistingue la strategia di Pandolfini, è già un evento di grande richiamo in virtù degli ottimi risultati che ne hanno contraddistinto il debutto e delle importanti vendite a Istituzioni e Musei, dalle Gallerie degli Uffizi al MiBAC.
OPERE DI ECCEZIONALE INTERESSE STORICO ARTISTICO che parte con tutti i presupposti di rinnovare il successo ottenuto lo scorso anno, quando per la prima volta in assoluto Pandolfini propose questo format che permette al collezionista privato di avere in collezione “un pezzo da Museo”.
Come afferma Pietro De Bernardi: ”È stata una scommessa vinta, il collezionismo più colto e lungimirante ha capito la grande potenzialità di questo genere di proposte. La Notifica è un vincolo che in Pandolfini abbiamo compreso deve essere vista dal suo lato positivo quello di un suggello di garanzia, per tutti, dalle Istituzioni ai collezionisti privati, sul valore dell’opera.”
Nel corpus delle opere proposte troviamo alcuni arredi, che proprio perché soggetti all’uso e quindi all’usura del tempo quando sono di grande pregio artistico e in ottimo stato di conservazione necessitano di particolare attenzione.
È questo il caso di uno strepitoso TAVOLO DA PARATA rinascimentale realizzato a Siena alla fine del XVI secolo che sarà proposto con una stima di 30.000/50.000 euro. Un abilissimo artigiano-artista ha sontuosamente scolpito con festoni e figure tre sostegni terminati a zampa di leone e uniti da traverse centrate da stemmi nobiliari sui quali poggia il piano rettangolare lungo oltre quattro metri.
L’area di esecuzione di questo straordinario tavolo è stata individuata identificando gli stemmi scolpiti sui sostegni e il blasone che ricorre in tutti che è a tutta evidenza quello della famiglia committente. Esso è stato riconosciuto come quello della famiglia Pannilini di Siena. Per quanto riguarda gli altri blasoni, partiti alla sinistra di quello dei Pannolini, si notano lo stemma dei Fulvii, dei Petrucci, dei Marchesi del Monte S. Maria detti Bourbon del Monte. Il capo degli stemmi, caricato in tre casi di una croce biforcata a otto punte, indica che il possessore dello stemma è dignitario dell’Ordine Militare di S. Stefano di Toscana. Tutte queste famiglie sono senesi, o di località non lontane da Siena.
Ugualmente straordinaria è la CULLA realizzata a Roma nel 1700 circa che per la ricchezza e complessità dell’opera scultorea si può definire di “impianto berniniano”. Realizzata in legno dorato e parzialmente laccato è in catalogo con la valutazione di 90.000/130.000 euro.
Si conoscono poche culle di questa qualità giunte sino a noi, mentre dagli archivi traspare l’attenzione che le grandi famiglie romane prestavano per questo tipo di manufatto, che serviva alla presentazione dei neonati presso la nobiltà di tutta Europa, mostrando allo stesso tempo la grandezza della casata.
Ideale legame tra arredi e pittura di soggetto religioso è una monumentale CONA D’ALTARE in legno intagliato e dorato di Manifattura Veneta realizzata nei primi anni del XVII secolo, in catalogo per la cifra di 15.000/25.000 euro. La Cona, che manca della base e proveniente da una cappella gentilizia di difficile individuazione, in tempi recenti era conservata nella villa medicea di Lappeggi, messa all’asta dai Lorena nel 1814.
In catalogo non mancano le opere pittoriche, quelle che più facilmente nell’immaginario collettivo possono essere oggetto di “notifica”. Tra queste troviamo una bellissima tempera su tavola del pittore bolognese Francesco Francia che raffigura una MADONNA CON BAMBINO la cui stima è di 100.000/150.000 euro. La Madonna con Bambino in piedi su un parapetto presenta uno schema compositivo utilizzato più volte con successo dal maestro, anche con varianti e aggiunte di personaggi come nella Sacra Famiglia di Budapest.
Proseguendo in ordine cronologico troviamo il RITRATTO DI VECCHIO del veronese Marcantonio Bassetti, un olio su carta applicata su tela di straordinaria forza realistica, realizzato stendendo pennellate pastose sopra macchie di colore intrise di luce. L’opera è lo studio preparatorio per una delle figure della Pala dei cinque vescovi che secondo la letteratura dell’epoca, fu portata a termine a Roma nel 1619 e tempestivamente trasferita a Verona dove venne collocata nella Chiesa di Santo Stefano, ha una stima di 10.000/15.000 euro.
Chiudiamo con un altro dipinto, SAN LUIGI DI FRANCIA, restituito al catalogo di Giovanni Camillo Sagrestani da Mina Gregori in occasione della mostra del 1965 che inaugurava gli studi sul Sei e Settecento fiorentino. L’opera, valutata 20.000/30.000 euro, è una piccola pala ad olio su tela che proviene dalla cappella privata di Villa Tempi.
La vendita, nata lo scorso anno nel solco di quello spirito di innovazione che contraddistingue la strategia di Pandolfini, è già un evento di grande richiamo in virtù degli ottimi risultati che ne hanno contraddistinto il debutto e delle importanti vendite a Istituzioni e Musei, dalle Gallerie degli Uffizi al MiBAC.
OPERE DI ECCEZIONALE INTERESSE STORICO ARTISTICO che parte con tutti i presupposti di rinnovare il successo ottenuto lo scorso anno, quando per la prima volta in assoluto Pandolfini propose questo format che permette al collezionista privato di avere in collezione “un pezzo da Museo”.
Come afferma Pietro De Bernardi: ”È stata una scommessa vinta, il collezionismo più colto e lungimirante ha capito la grande potenzialità di questo genere di proposte. La Notifica è un vincolo che in Pandolfini abbiamo compreso deve essere vista dal suo lato positivo quello di un suggello di garanzia, per tutti, dalle Istituzioni ai collezionisti privati, sul valore dell’opera.”
Nel corpus delle opere proposte troviamo alcuni arredi, che proprio perché soggetti all’uso e quindi all’usura del tempo quando sono di grande pregio artistico e in ottimo stato di conservazione necessitano di particolare attenzione.
È questo il caso di uno strepitoso TAVOLO DA PARATA rinascimentale realizzato a Siena alla fine del XVI secolo che sarà proposto con una stima di 30.000/50.000 euro. Un abilissimo artigiano-artista ha sontuosamente scolpito con festoni e figure tre sostegni terminati a zampa di leone e uniti da traverse centrate da stemmi nobiliari sui quali poggia il piano rettangolare lungo oltre quattro metri.
L’area di esecuzione di questo straordinario tavolo è stata individuata identificando gli stemmi scolpiti sui sostegni e il blasone che ricorre in tutti che è a tutta evidenza quello della famiglia committente. Esso è stato riconosciuto come quello della famiglia Pannilini di Siena. Per quanto riguarda gli altri blasoni, partiti alla sinistra di quello dei Pannolini, si notano lo stemma dei Fulvii, dei Petrucci, dei Marchesi del Monte S. Maria detti Bourbon del Monte. Il capo degli stemmi, caricato in tre casi di una croce biforcata a otto punte, indica che il possessore dello stemma è dignitario dell’Ordine Militare di S. Stefano di Toscana. Tutte queste famiglie sono senesi, o di località non lontane da Siena.
Ugualmente straordinaria è la CULLA realizzata a Roma nel 1700 circa che per la ricchezza e complessità dell’opera scultorea si può definire di “impianto berniniano”. Realizzata in legno dorato e parzialmente laccato è in catalogo con la valutazione di 90.000/130.000 euro.
Si conoscono poche culle di questa qualità giunte sino a noi, mentre dagli archivi traspare l’attenzione che le grandi famiglie romane prestavano per questo tipo di manufatto, che serviva alla presentazione dei neonati presso la nobiltà di tutta Europa, mostrando allo stesso tempo la grandezza della casata.
Ideale legame tra arredi e pittura di soggetto religioso è una monumentale CONA D’ALTARE in legno intagliato e dorato di Manifattura Veneta realizzata nei primi anni del XVII secolo, in catalogo per la cifra di 15.000/25.000 euro. La Cona, che manca della base e proveniente da una cappella gentilizia di difficile individuazione, in tempi recenti era conservata nella villa medicea di Lappeggi, messa all’asta dai Lorena nel 1814.
In catalogo non mancano le opere pittoriche, quelle che più facilmente nell’immaginario collettivo possono essere oggetto di “notifica”. Tra queste troviamo una bellissima tempera su tavola del pittore bolognese Francesco Francia che raffigura una MADONNA CON BAMBINO la cui stima è di 100.000/150.000 euro. La Madonna con Bambino in piedi su un parapetto presenta uno schema compositivo utilizzato più volte con successo dal maestro, anche con varianti e aggiunte di personaggi come nella Sacra Famiglia di Budapest.
Proseguendo in ordine cronologico troviamo il RITRATTO DI VECCHIO del veronese Marcantonio Bassetti, un olio su carta applicata su tela di straordinaria forza realistica, realizzato stendendo pennellate pastose sopra macchie di colore intrise di luce. L’opera è lo studio preparatorio per una delle figure della Pala dei cinque vescovi che secondo la letteratura dell’epoca, fu portata a termine a Roma nel 1619 e tempestivamente trasferita a Verona dove venne collocata nella Chiesa di Santo Stefano, ha una stima di 10.000/15.000 euro.
Chiudiamo con un altro dipinto, SAN LUIGI DI FRANCIA, restituito al catalogo di Giovanni Camillo Sagrestani da Mina Gregori in occasione della mostra del 1965 che inaugurava gli studi sul Sei e Settecento fiorentino. L’opera, valutata 20.000/30.000 euro, è una piccola pala ad olio su tela che proviene dalla cappella privata di Villa Tempi.
31
ottobre 2018
Opere di eccezionale Interesse Storico Artistico
31 ottobre 2018
arte antica
serata - evento
asta
serata - evento
asta
Location
MAXXI test GC
Roma, Via Guido Reni, 4, (RM)
Roma, Via Guido Reni, 4, (RM)
Orario di apertura
ora 18.30
Vernissage
31 Ottobre 2018, ora 18
Autore