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Ioan Sbârciu – Di materia e di spirito. Dagli ipogei dei Carpazi agli ipogei di Matera
Di materia e di spirito, di cielo e di terra, impasto di colori, minerali, pensieri e preghiera sono le opere olio su tela del maestro Ioan Sbârciu quale omaggio a Matera e Dinu Adameșteanu
Comunicato stampa
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Di materia e di spirito, di cielo e di terra, impasto di colori, minerali, pensieri e preghiera sono le opere olio su tela del maestro Ioan Sbarciu.
Opere come case, grandi tele metri su metri di pensieri come fantasmi che aleggiano profusi nel mistero orientale dei Carpazi, dove l’artista vive nel cuore della Transilvania.
L’accostamento di tale humus dell’artista con gli ipogei, l’architettura rupestre di Matera è quanto mai simbiotico con la pietra millenaria dei Carpazi.
Storie di uomini e di terra, che soffrono e convivono insieme nonostante i cambiamenti climatici e le ferite dell’uomo come Rosae Montana racconta.
Spiriti millenari, che nei fluidi dell’olio miscelano le rabbie di un artista, di un uomo, di un popolo nato libero, nomade, asceta di natura, costretto a vivere da troppo tempo nei rigidi schemi imposti da convenzioni sociali.
L’opera di Ioan Sbarciu è essenzialmente spirituale e come tale compie un passaggio della materia dove, come un moderno alchimista, passa da uno stato ad un altro.
Ogni sua Opera tecnicamente riporta i passaggi di questa sua alterazione di stato, lenta, progressiva, inesorabile trasformazione dell’Essere.
“L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera può essere letta come l’accostamento filosofico-letterario dell’opera di Ioan Sbarciu dove il ‘900 post decadente orientale europeo si manifesta in tutta la sua complessità.
Cadendo a pezzi su muri vissuti, freddi mai risolti, nei colori promiscui l’Opera contemporanea di Ioan Sbarciu esplora la libertà dello spirito, la luce.
Come il Don Chisciotte di Cervantes, Ioan Sbarciu diventa un moderno cavaliere errante che compie nella ricerca il suo viaggio.
Di Materia e di Spirito trova nell’installazione di Matera nell’Anno della Cultura 2019 l’ideale collocazione in quanto Matera è Materia di Spirito.
I Sassi contengono minerali, idiomi, segni, figure, sedimenti mai passati, impronta della materia in evoluzione come l’Uomo.
I Sassi di Matera sono la casa stessa dell’Uomo dove non esiste tempo e non esiste spazio. Le opere di Materia e di Spirito di Ioan Sbarciu sono la casa stessa dell’Uomo dove non esiste tempo e non esiste spazio.
La mostra vuole essere un omaggio al grande archeologo Adamesteanu, già cittadino onorario di Matera, che tanto ha amato e fatto conoscere la bellezza della Basilicata nel mondo.
Antonella Ventura
Si ringraziano l’assessore Giampaolo d’Andrea , il suo staff e la Fondazione Matera-Basilicata per la loro disponibilità e sensibilità.
Opere come case, grandi tele metri su metri di pensieri come fantasmi che aleggiano profusi nel mistero orientale dei Carpazi, dove l’artista vive nel cuore della Transilvania.
L’accostamento di tale humus dell’artista con gli ipogei, l’architettura rupestre di Matera è quanto mai simbiotico con la pietra millenaria dei Carpazi.
Storie di uomini e di terra, che soffrono e convivono insieme nonostante i cambiamenti climatici e le ferite dell’uomo come Rosae Montana racconta.
Spiriti millenari, che nei fluidi dell’olio miscelano le rabbie di un artista, di un uomo, di un popolo nato libero, nomade, asceta di natura, costretto a vivere da troppo tempo nei rigidi schemi imposti da convenzioni sociali.
L’opera di Ioan Sbarciu è essenzialmente spirituale e come tale compie un passaggio della materia dove, come un moderno alchimista, passa da uno stato ad un altro.
Ogni sua Opera tecnicamente riporta i passaggi di questa sua alterazione di stato, lenta, progressiva, inesorabile trasformazione dell’Essere.
“L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera può essere letta come l’accostamento filosofico-letterario dell’opera di Ioan Sbarciu dove il ‘900 post decadente orientale europeo si manifesta in tutta la sua complessità.
Cadendo a pezzi su muri vissuti, freddi mai risolti, nei colori promiscui l’Opera contemporanea di Ioan Sbarciu esplora la libertà dello spirito, la luce.
Come il Don Chisciotte di Cervantes, Ioan Sbarciu diventa un moderno cavaliere errante che compie nella ricerca il suo viaggio.
Di Materia e di Spirito trova nell’installazione di Matera nell’Anno della Cultura 2019 l’ideale collocazione in quanto Matera è Materia di Spirito.
I Sassi contengono minerali, idiomi, segni, figure, sedimenti mai passati, impronta della materia in evoluzione come l’Uomo.
I Sassi di Matera sono la casa stessa dell’Uomo dove non esiste tempo e non esiste spazio. Le opere di Materia e di Spirito di Ioan Sbarciu sono la casa stessa dell’Uomo dove non esiste tempo e non esiste spazio.
La mostra vuole essere un omaggio al grande archeologo Adamesteanu, già cittadino onorario di Matera, che tanto ha amato e fatto conoscere la bellezza della Basilicata nel mondo.
Antonella Ventura
Si ringraziano l’assessore Giampaolo d’Andrea , il suo staff e la Fondazione Matera-Basilicata per la loro disponibilità e sensibilità.
24
agosto 2019
Ioan Sbârciu – Di materia e di spirito. Dagli ipogei dei Carpazi agli ipogei di Matera
Dal 24 agosto al 13 settembre 2019
arte contemporanea
Location
IPOGEI DI PIAZZA SAN FRANCESCO
Matera, Piazza San Francesco, (Matera)
Matera, Piazza San Francesco, (Matera)
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 10-13 e 15-18
Vernissage
24 Agosto 2019, ore 18.00
Ufficio stampa
Giuliana de Antonellis
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento
SerenaScolaro
Progetto grafico
Produzione organizzazione
Patrocini