24 novembre 2003

fino al 30.XI.2003 David Lees – L’Italia nelle fotografie di Life Firenze, Sala delle Reali Poste degli Uffizi

 
Dalla moda all’industria, dalla politica alla cronaca e oltre. la camaleontica espressività di David Lees in una mostra che ne illustra le qualità di abile narratore. Attraverso 25 anni di lavoro nella rivista Life

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Sono circa centotrenta le fotografie in bianco e nero e a colori di David Lees che raccontano momenti storici incancellabili dalla nostra memoria.
L’artista fiorentino, nato nel 1916, pur avendo trascorso tutta la sua vita in Italia, è diventato con gli anni colonna portante dell’editoria americana. E’ stato proprio il rapporto lavorativo con la rivista LIFE, durato più di venticinque anni, a far sì che, a partire dagli anni quaranta, Lees diventasse fotografo dei più importanti avvenimenti mondiali.
I terribili anni della ricostruzione nell’Italia del dopoguerra e quelli vissuti da Firenze sono i protagonisti dei numerosi scatti in mostra: la città appare vissuta eDavid Lees animata da persone di spirito e di volontà, pronte a fronteggiare al difficile momento, come si vede nelle foto del 1946 in cui le donne della Confraternita della Misericordia sono immortalate in momenti di duro lavoro. Volti noti come quelli di Eugenio Montale, Federico Fellini, Salvator Dalì o Giacomo Manzù sono ritratti di profonda intensità: uomini di grande fama ma fotografati cogliendone l’aspetto più insolito. E poi avvenimenti mondani, di costume o di moda: la sfilata del 1953 che si svolse nella Sala Bianca di Palazzo Pitti o le immagini della stilista americana Arina Roblon durante una festa durante Pitti Immagine conservano ancora le luci e le atmosfere del momento stesso in cui sono state scattate.
Lees ha raccontato anche fatti di stringente cronaca, come il disastro del Vajont o i funerali di Papa Giovanni, ma sarà la storica alluvione fiorentina a scuoterlo: “Per me, che sono fiorentino -ebbe a dichiarare-, l’evento più importante che ho coperto con la fotografia è stata l’alluvione del ’66″. I documenti della Biblioteca Nazionale messi ad asciugare davanti a unaDavid Lees manifattura di tabacchi, il lavaggio delle armature nel cortile del museo del Bargello o gli squarci di Piazza della Signoria alluvionata sono solo una piccola parte della sua documentazione sulla tragedia. Il dolore e la disperazione per i grossi danni subiti dalle persone e dal patrimonio artistico filtrano attraverso il suo obiettivo mostrando quanto Lees sia stato capace di descrivere, di visionare, senza mai essere pedante o mostrando caratteristiche da comune fotoreporter.
E se il matrimonio tra una ragazza del Meridione di nome Nina e un giovane soldato americano, Gorge, costituì il primo servizio che Lees pubblicò su Life, l’ultima foto che uscì prima che la rivista fosse chiusa è del 1972: un contadino, all’interno di una tipica cucina di campagna colorata da ogni tipo di prodotto proveniente dal suo orto, è ritratto accanto al figlioletto con vicino uno splendido dipinto di Sandro Botticelli.

marta casati
mostra vista il 3 novembre 2003


David Lees
“L’Italia nelle fotografie di LIFE”
dal 19 ottobre al 30 novembre 2003
Sala delle Reali Poste degli Uffizi
Piazzale degli Uffizi
Dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 18
Ingresso libero


[exibart]

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