Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
The Credit Suisse Exhibition: i ritratti di Gauguin
La prima mostra dedicata ai ritratti di Paul Gauguin aprirà presso la National Gallery nell’ottobre 2019.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La prima mostra dedicata ai ritratti di Paul Gauguin aprirà presso la National Gallery nell'ottobre 2019.
The Credit Suisse Exhibition: i ritratti di Gauguin (7 ottobre 2019 - 26 gennaio 2020) mostra il modo in cui
l'artista francese, famoso per i suoi dipinti della Polinesia francese, ha rivoluzionato il ritratto.
Questa storica mostra di grandi prestiti da musei e collezioni private di tutto il mondo illustra il modo in cui
Gauguin utilizzava i ritratti principalmente per esprimere se stesso e le sue idee sull'arte.
Nonostante fosse pienamente consapevole della tradizione ritrattistica occidentale, Gauguin era raramente
interessato a esplorare lo status sociale, la personalità, o il contesto familiare dei suoi modelli, alcuni dei
principali motivi per cui si realizzavano ritratti in passato.
Passando dalle sculture in ceramica e legno ai dipinti e disegni, una straordinaria gamma di supporti per
questa mostra della National Gallery, i visitatori potranno apprezzare la maniera in cui Gauguin ha
interpretato uno stesso modello nel corso del tempo e spesso in vesti diverse. Un gruppo di autoritratti in
mostra, per esempio, illustra come Gauguin creò una gamma di personificazioni compresa un'immagine di sé
come Gesù Cristo. Insieme all'uso del colore intenso e al suo interesse per soggetti non occidentali, il suo
approccio ha avuto una profonda influenza sugli artisti verso la fine del XIX secolo e il XX secolo tra cui Henri
Matisse e Pablo Picasso.
The Credit Suisse Exhibition: i ritratti di Gauguin mostra come l'artista -ispirato dal tempo trascorso in Bretagna
e in Polinesia francese dal-1885 circa fino alla morte nel 1903 - rimase affascinato dalle società che gli
sembravano più vicino alla natura. Con le loro tradizioni popolari e la loro spiritualità, queste comunità gli
sembravano molto distanti dall'industrializzazione parigina.
L'ispirazione per visitare la Polinesia francese giunse a Gauguin parzialmente dai romanzi esotici di Pierre
Loti (il cui addestramento navale incluse un soggiorno a Tahiti), le sue fotografie delle sculture di Borobudur
e gli oggetti del Pacifico visti all'Esposizione universale di Parigi nel 1889. Allo stesso tempo la sua infanzia in
7 ottobre 2019 - 26 gennaio 2020
Aile Sainsbury
Ingresso a pagamento
Perù gli faceva pensare a se stesso come un qualcuno che stava al di fuori della tradizione europea, di un
"selvaggio", mentre la comunità artistica e i circoli letterari in cui si muoveva hanno anch'essi contribuito a
plasmare il suo amore per Tahiti e le Isole Marchesi.
L'interesse per la vita e l'arte di Gauguin è aumentato sempre di più, specialmente per il periodo trascorso
nella Polinesia del sud. La National Gallery intende esplorare questo tema controverso nell'interpretazione
della mostra e nel programma di accompagnamento e delle conversazioni sulle relazioni di Gauguin e
sull'impatto del colonialismo attraverso i prismi del dibattito contemporaneo.
Con oltre cinquanta opere, la mostra include dipinti, sculture, stampe e disegni, molte dei quali sono state
raramente viste insieme. Sono presenti opere dal Musée d'Orsay di Parigi; dalla National Gallery of Art di
Washington; dall'Art Institute di Chicago; dalla Galleria Nazionale del Canada; dal Museo Nazionale di Arte
Occidentale di Tokyo; e dal Museo Reale di Belle Arti del Belgio.
Con quadri che risalgono ai suoi primi anni da artista fino alla sua ultima visita al Pacifico meridionale, la prima
sala della mostra sarà dedicata agli autoritratti; i più numerosi tra tutti i dipinti di Gauguin. Facendo di se
stesso il soggetto principale e assumendo personalità diverse questi quadri mostrano un Gauguin che
provava costantemente a reinventarsi. Questa sala include inoltre un grezzo, grottesco autoritratto con il
pollice in bocca per dimostrare il suo interesse per l'iconografia e l'arte non occidentale, e anche la sua
radicale sperimentazione su diversi supporti (Vaso antropomorfo, in arenaria smaltata, 1889, Musée d'Orsay,
Parigi).
La sala 2 è dedicata al periodo trascorso in Bretagna (1884-91) dove, nel remoto villaggio di Le Pouldu, voltò
le spalle alla vita da agente di borsa parigino per diventare il protagonista di una nuova colonia di artisti.
Questa sala contiene anche i ritratti di alcuni degli amici che si era fatto a Parigi e di parenti, tra cui Madame
Mette Gauguin raffigurata in abito da sera, 1884 (Museo Nazionale di Arte, Architettura e Design, Oslo). In
dipinti come Soyez Symboliste: ritratto di Moréas' (1890-91, Talabardon & Gautier, Parigi) e Giovane donna
bretone, (1889, collezione privata) Gauguin iniziava a superare i limiti della ritrattistica rifiutando le
convenzioni di somiglianza, adulazione e la coerenza dello spazio e del tempo.
Le relazioni tese del pittore con altri artisti vengono esplorate nella sala 3, in particolare con i due amici più
importanti che nonostante i litigi con lui rimasero soggetti dei suoi ritratti per il resto della sua vita: Vincent
van Gogh e Meijer de Haan (1852-1895). Un gruppo di ritratti di de Haan mostra come questi divenne un
simbolo chiave nell'opera di Gauguin che superò di gran lunga la loro amicizia (nonché il modello stesso),
ampliando le possibilità della ritrattistica di sfociare in qualcosa di nuovo su supporti diversi, tra cui il busto
in legno di de Haan (1889-90, National Gallery of Canada).
La sala 4 illustra il primo viaggio di Gauguin a Tahiti (1891-93) dove aveva cercato una via di fuga dalla
"civiltà" pur tenendo sempre un occhio puntato sulla Francia, mentre cercava, senza successo, di entrare nel
mercato d'arte parigino anche se a distanza. Oltre a includere i dipinti di Teha’amana a Tahura, questa sala
segue anche i continui esperimenti su diversi mezzi, che facevano riferimento diretto agli oggetti indigeni che
lo circondavano a quel tempo, ad esempio in opere come Tehura (Teha'amana) in legno (1891-93, Musée
d'Orsay, Parigi); e Arii Matamoe (La fine reale), (1892, J. Paul Getty Museum di Los Angeles).
Presentando il suo ritorno a Parigi e in Bretagna e il suo secondo soggiorno a Tahiti (1893-95), la sala 5
comprende anche le opere del caratteristico immaginario tahitiano. In un ritratto realizzato in Bretagna, una
giovane donna bretone in preghiera è raffigurata con indosso un abito missionario tahitiano (Giovane ragazza
cristiana, 1894, Sterling and Francine Clark Art Institute, Williamstown, Massachusetts, USA); mentre in
Autoritratto con cappello, (1893-94, Musée d'Orsay, Parigi) può essere visto il dipinto Manao Tupapau (Lo
spirito dei morti veglia), la cui stampa sarà anche in esposizione (1894, National Gallery of Canada).
La sala 6 presenta una selezione di ritratti in cui Gauguin utilizza oggetti simbolici, disposti in nature morte,
per sostituire le figure assenti. Questo tipo di ritratti faceva parte del repertorio di Gauguin sin dal 1880,
tuttavia questa sala mostra come la loro importanza fosse aumentata durante l'isolamento degli ultimi anni.
Questi includono dei ritratti indiretti di Van Gogh, l'amico di una volta scomparso ormai da un decennio, che
ritraggono le fioriture dei semi di girasole inviati dalla Francia (come Natura morta con la”Speranza”, 1901,
collezione privata, Milano); Gauguin potrebbe essere stato il primo a capire che i girasoli fossero il motivo
caratteristico di Van Gogh e che lo avrebbero poi reso famoso.
L'ultima sala della mostra sarà dedicata ai ritratti dell'ultimo Gauguin. Nonostante una malattia ricorrente e
una diminuzione della produzione artistica, il ritratto rimase un elemento essenziale nell'arte di Gauguin nei
suoi anni finali sull'isola di Hiva Ooa, parte delle Isole Marchesi. L'uso dei ritratti per esprimere il suo ruolo
nella politica locale si rispecchia nella scultura in legno intagliato realizzata per la casa che si era costruito, la
caricatura del vescovo locale nelle vesti di un diavolo peccaminoso (Père Paillard, 1902, National Gallery of
Art, Washington). Il suo ultimo autoritratto, forse il più semplice e diretto di tutti, probabilmente realizzato
poco prima della morte, all'età di 55 anni, chiude il percorso espositivo (Autoritratto, 1903, Kunstmuseum
Basel).
Christopher Riopelle, curatore di Neil Westreich dei dipinti Post 1800 presso la National Gallery e cocuratore di The Credit Suisse Exhibition: i ritratti di Gauguin, commenta:
"Gauguin ha radicalmente ampliato i parametri della ritrattistica. Aveva compreso che l'arte moderna
sarebbe stata in realtà l'espressione della singola personalità idiosincratica e aveva capito che il ritratto
doveva fungere da portale per accedere a ricchi e contraddittori mondi interiori. Il fatto di aver trovato il
vocabolario stilistico per suscitare questa complessità è il segno distintivo del suo genio".
Il Dott. Gabriele Finaldi, direttore della National Gallery, commenta:
"Questa è la prima volta che una mostra si incentra sui ritratti di Gauguin. Di certo non un ritrattista
convenzionale, la sua visione radicale e altamente soggettiva ha portato alla creazione di un gruppo di opere
che sono suggestive, dinamiche e a volte inquietanti. Attraverso i dipinti, le stampe, le sculture e le ceramiche,
la mostra esplora il modo in cui l'artista ha definito la propria identità nei suoi autoritratti e come ha
realizzato le immagini di amici, amanti e soci".
David Mathers, CEO del Credit Suisse International, dichiara:
"Siamo felici di poter sostenere The Credit Suisse Exhibition: i ritratti di Gauguin alla National Gallery di Londra.
Questa mostra propone un nuovo approccio a Gauguin e per la prima volta analizza in particolare i ritratti
ispirati da chi conosceva intimamente durante gli ultimi anni della sua vita. La sua fama postuma dimostra
l'effetto duraturo lasciato sull'arte moderna da questa figura enigmatica e di talento. Il rapporto esclusivo di
Gauguin con Vincent van Gogh e il suo contributo al simbolismo al volgere del secolo la rendono
un'affascinante avventura nella sua produzione artistica".
The Credit Suisse Exhibition: i ritratti di Gauguin è organizzata dalla National Gallery e la National Gallery of
Canada, Ottawa.
La mostra è curata da Cornelia Homburg e Christopher Riopelle da un concetto iniziale di Cornelia Homburg.
Cornelia Homburg è la curatrice ospite per la National Gallery of Canada, e Christopher Riopelle è il curatore
di Neil Westreich dei dipinti Post 1800 alla National Gallery di Londra.
EVENTO CINEMA: GAUGUIN DALLA NATIONAL GALLERY
Questo affascinante evento cinematografico si apre con un nuovissimo documentario sulla vita e l'opera di
Paul Gauguin, uno degli artisti mondiali più famosi e importanti. Girato a Tahiti, Francia e Regno Unito, questo
film esplora la straordinaria, nonché a volte controversa, realizzazione artistica di Gauguin. Cui seguirà un
filmato esclusivo e privato della visita alla mostra della National Gallery The Credit Suisse Exhibition: i ritratti
di Gauguin, subito dopo l'apertura a Londra. Distribuito da More2Screen, distributore cinematografico
globale pluripremiato, Gauguin dalla National Gallery di Londra sarà proiettato in cinema selezionati del
Regno Unito da martedì 15 ottobre 2019. Per trovare il cinema più vicino e per prenotare i biglietti, visitare
GauguinCinema.com #GauguinCinema
The Credit Suisse Exhibition: i ritratti di Gauguin (7 ottobre 2019 - 26 gennaio 2020) mostra il modo in cui
l'artista francese, famoso per i suoi dipinti della Polinesia francese, ha rivoluzionato il ritratto.
Questa storica mostra di grandi prestiti da musei e collezioni private di tutto il mondo illustra il modo in cui
Gauguin utilizzava i ritratti principalmente per esprimere se stesso e le sue idee sull'arte.
Nonostante fosse pienamente consapevole della tradizione ritrattistica occidentale, Gauguin era raramente
interessato a esplorare lo status sociale, la personalità, o il contesto familiare dei suoi modelli, alcuni dei
principali motivi per cui si realizzavano ritratti in passato.
Passando dalle sculture in ceramica e legno ai dipinti e disegni, una straordinaria gamma di supporti per
questa mostra della National Gallery, i visitatori potranno apprezzare la maniera in cui Gauguin ha
interpretato uno stesso modello nel corso del tempo e spesso in vesti diverse. Un gruppo di autoritratti in
mostra, per esempio, illustra come Gauguin creò una gamma di personificazioni compresa un'immagine di sé
come Gesù Cristo. Insieme all'uso del colore intenso e al suo interesse per soggetti non occidentali, il suo
approccio ha avuto una profonda influenza sugli artisti verso la fine del XIX secolo e il XX secolo tra cui Henri
Matisse e Pablo Picasso.
The Credit Suisse Exhibition: i ritratti di Gauguin mostra come l'artista -ispirato dal tempo trascorso in Bretagna
e in Polinesia francese dal-1885 circa fino alla morte nel 1903 - rimase affascinato dalle società che gli
sembravano più vicino alla natura. Con le loro tradizioni popolari e la loro spiritualità, queste comunità gli
sembravano molto distanti dall'industrializzazione parigina.
L'ispirazione per visitare la Polinesia francese giunse a Gauguin parzialmente dai romanzi esotici di Pierre
Loti (il cui addestramento navale incluse un soggiorno a Tahiti), le sue fotografie delle sculture di Borobudur
e gli oggetti del Pacifico visti all'Esposizione universale di Parigi nel 1889. Allo stesso tempo la sua infanzia in
7 ottobre 2019 - 26 gennaio 2020
Aile Sainsbury
Ingresso a pagamento
Perù gli faceva pensare a se stesso come un qualcuno che stava al di fuori della tradizione europea, di un
"selvaggio", mentre la comunità artistica e i circoli letterari in cui si muoveva hanno anch'essi contribuito a
plasmare il suo amore per Tahiti e le Isole Marchesi.
L'interesse per la vita e l'arte di Gauguin è aumentato sempre di più, specialmente per il periodo trascorso
nella Polinesia del sud. La National Gallery intende esplorare questo tema controverso nell'interpretazione
della mostra e nel programma di accompagnamento e delle conversazioni sulle relazioni di Gauguin e
sull'impatto del colonialismo attraverso i prismi del dibattito contemporaneo.
Con oltre cinquanta opere, la mostra include dipinti, sculture, stampe e disegni, molte dei quali sono state
raramente viste insieme. Sono presenti opere dal Musée d'Orsay di Parigi; dalla National Gallery of Art di
Washington; dall'Art Institute di Chicago; dalla Galleria Nazionale del Canada; dal Museo Nazionale di Arte
Occidentale di Tokyo; e dal Museo Reale di Belle Arti del Belgio.
Con quadri che risalgono ai suoi primi anni da artista fino alla sua ultima visita al Pacifico meridionale, la prima
sala della mostra sarà dedicata agli autoritratti; i più numerosi tra tutti i dipinti di Gauguin. Facendo di se
stesso il soggetto principale e assumendo personalità diverse questi quadri mostrano un Gauguin che
provava costantemente a reinventarsi. Questa sala include inoltre un grezzo, grottesco autoritratto con il
pollice in bocca per dimostrare il suo interesse per l'iconografia e l'arte non occidentale, e anche la sua
radicale sperimentazione su diversi supporti (Vaso antropomorfo, in arenaria smaltata, 1889, Musée d'Orsay,
Parigi).
La sala 2 è dedicata al periodo trascorso in Bretagna (1884-91) dove, nel remoto villaggio di Le Pouldu, voltò
le spalle alla vita da agente di borsa parigino per diventare il protagonista di una nuova colonia di artisti.
Questa sala contiene anche i ritratti di alcuni degli amici che si era fatto a Parigi e di parenti, tra cui Madame
Mette Gauguin raffigurata in abito da sera, 1884 (Museo Nazionale di Arte, Architettura e Design, Oslo). In
dipinti come Soyez Symboliste: ritratto di Moréas' (1890-91, Talabardon & Gautier, Parigi) e Giovane donna
bretone, (1889, collezione privata) Gauguin iniziava a superare i limiti della ritrattistica rifiutando le
convenzioni di somiglianza, adulazione e la coerenza dello spazio e del tempo.
Le relazioni tese del pittore con altri artisti vengono esplorate nella sala 3, in particolare con i due amici più
importanti che nonostante i litigi con lui rimasero soggetti dei suoi ritratti per il resto della sua vita: Vincent
van Gogh e Meijer de Haan (1852-1895). Un gruppo di ritratti di de Haan mostra come questi divenne un
simbolo chiave nell'opera di Gauguin che superò di gran lunga la loro amicizia (nonché il modello stesso),
ampliando le possibilità della ritrattistica di sfociare in qualcosa di nuovo su supporti diversi, tra cui il busto
in legno di de Haan (1889-90, National Gallery of Canada).
La sala 4 illustra il primo viaggio di Gauguin a Tahiti (1891-93) dove aveva cercato una via di fuga dalla
"civiltà" pur tenendo sempre un occhio puntato sulla Francia, mentre cercava, senza successo, di entrare nel
mercato d'arte parigino anche se a distanza. Oltre a includere i dipinti di Teha’amana a Tahura, questa sala
segue anche i continui esperimenti su diversi mezzi, che facevano riferimento diretto agli oggetti indigeni che
lo circondavano a quel tempo, ad esempio in opere come Tehura (Teha'amana) in legno (1891-93, Musée
d'Orsay, Parigi); e Arii Matamoe (La fine reale), (1892, J. Paul Getty Museum di Los Angeles).
Presentando il suo ritorno a Parigi e in Bretagna e il suo secondo soggiorno a Tahiti (1893-95), la sala 5
comprende anche le opere del caratteristico immaginario tahitiano. In un ritratto realizzato in Bretagna, una
giovane donna bretone in preghiera è raffigurata con indosso un abito missionario tahitiano (Giovane ragazza
cristiana, 1894, Sterling and Francine Clark Art Institute, Williamstown, Massachusetts, USA); mentre in
Autoritratto con cappello, (1893-94, Musée d'Orsay, Parigi) può essere visto il dipinto Manao Tupapau (Lo
spirito dei morti veglia), la cui stampa sarà anche in esposizione (1894, National Gallery of Canada).
La sala 6 presenta una selezione di ritratti in cui Gauguin utilizza oggetti simbolici, disposti in nature morte,
per sostituire le figure assenti. Questo tipo di ritratti faceva parte del repertorio di Gauguin sin dal 1880,
tuttavia questa sala mostra come la loro importanza fosse aumentata durante l'isolamento degli ultimi anni.
Questi includono dei ritratti indiretti di Van Gogh, l'amico di una volta scomparso ormai da un decennio, che
ritraggono le fioriture dei semi di girasole inviati dalla Francia (come Natura morta con la”Speranza”, 1901,
collezione privata, Milano); Gauguin potrebbe essere stato il primo a capire che i girasoli fossero il motivo
caratteristico di Van Gogh e che lo avrebbero poi reso famoso.
L'ultima sala della mostra sarà dedicata ai ritratti dell'ultimo Gauguin. Nonostante una malattia ricorrente e
una diminuzione della produzione artistica, il ritratto rimase un elemento essenziale nell'arte di Gauguin nei
suoi anni finali sull'isola di Hiva Ooa, parte delle Isole Marchesi. L'uso dei ritratti per esprimere il suo ruolo
nella politica locale si rispecchia nella scultura in legno intagliato realizzata per la casa che si era costruito, la
caricatura del vescovo locale nelle vesti di un diavolo peccaminoso (Père Paillard, 1902, National Gallery of
Art, Washington). Il suo ultimo autoritratto, forse il più semplice e diretto di tutti, probabilmente realizzato
poco prima della morte, all'età di 55 anni, chiude il percorso espositivo (Autoritratto, 1903, Kunstmuseum
Basel).
Christopher Riopelle, curatore di Neil Westreich dei dipinti Post 1800 presso la National Gallery e cocuratore di The Credit Suisse Exhibition: i ritratti di Gauguin, commenta:
"Gauguin ha radicalmente ampliato i parametri della ritrattistica. Aveva compreso che l'arte moderna
sarebbe stata in realtà l'espressione della singola personalità idiosincratica e aveva capito che il ritratto
doveva fungere da portale per accedere a ricchi e contraddittori mondi interiori. Il fatto di aver trovato il
vocabolario stilistico per suscitare questa complessità è il segno distintivo del suo genio".
Il Dott. Gabriele Finaldi, direttore della National Gallery, commenta:
"Questa è la prima volta che una mostra si incentra sui ritratti di Gauguin. Di certo non un ritrattista
convenzionale, la sua visione radicale e altamente soggettiva ha portato alla creazione di un gruppo di opere
che sono suggestive, dinamiche e a volte inquietanti. Attraverso i dipinti, le stampe, le sculture e le ceramiche,
la mostra esplora il modo in cui l'artista ha definito la propria identità nei suoi autoritratti e come ha
realizzato le immagini di amici, amanti e soci".
David Mathers, CEO del Credit Suisse International, dichiara:
"Siamo felici di poter sostenere The Credit Suisse Exhibition: i ritratti di Gauguin alla National Gallery di Londra.
Questa mostra propone un nuovo approccio a Gauguin e per la prima volta analizza in particolare i ritratti
ispirati da chi conosceva intimamente durante gli ultimi anni della sua vita. La sua fama postuma dimostra
l'effetto duraturo lasciato sull'arte moderna da questa figura enigmatica e di talento. Il rapporto esclusivo di
Gauguin con Vincent van Gogh e il suo contributo al simbolismo al volgere del secolo la rendono
un'affascinante avventura nella sua produzione artistica".
The Credit Suisse Exhibition: i ritratti di Gauguin è organizzata dalla National Gallery e la National Gallery of
Canada, Ottawa.
La mostra è curata da Cornelia Homburg e Christopher Riopelle da un concetto iniziale di Cornelia Homburg.
Cornelia Homburg è la curatrice ospite per la National Gallery of Canada, e Christopher Riopelle è il curatore
di Neil Westreich dei dipinti Post 1800 alla National Gallery di Londra.
EVENTO CINEMA: GAUGUIN DALLA NATIONAL GALLERY
Questo affascinante evento cinematografico si apre con un nuovissimo documentario sulla vita e l'opera di
Paul Gauguin, uno degli artisti mondiali più famosi e importanti. Girato a Tahiti, Francia e Regno Unito, questo
film esplora la straordinaria, nonché a volte controversa, realizzazione artistica di Gauguin. Cui seguirà un
filmato esclusivo e privato della visita alla mostra della National Gallery The Credit Suisse Exhibition: i ritratti
di Gauguin, subito dopo l'apertura a Londra. Distribuito da More2Screen, distributore cinematografico
globale pluripremiato, Gauguin dalla National Gallery di Londra sarà proiettato in cinema selezionati del
Regno Unito da martedì 15 ottobre 2019. Per trovare il cinema più vicino e per prenotare i biglietti, visitare
GauguinCinema.com #GauguinCinema
07
ottobre 2019
The Credit Suisse Exhibition: i ritratti di Gauguin
Dal 07 ottobre 2019 al 26 gennaio 2020
arte moderna
Location
THE NATIONAL GALLERY
Londra, Trafalgar Square,
Londra, Trafalgar Square,
Biglietti
Ingresso a pagamento
Orario di apertura
Orario giornaliero: 10–18 (ultimo ingresso ore 17)
Venerdì: 10–21 (ultimo ingresso ore 20.15)
Vernissage
7 Ottobre 2019, Anteprima per la stampa: Giovedì 3 ottobre 2019 , su invito
Produzione organizzazione