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In occasione della polemica sulla mostra “Africa” ospitata alla Gam, Guido Curto aveva invitato l’assessore Fiorenzo Alfieri a riprendere l’idea di adibire le ex Ogr – Officine Grandi Riparazioni delle Ferrovie – a luogo d’arte. Ebbene, per ristrutturare e riassegnare l’area, la giunta torinese ha appena stanziato 52 milioni di euro.
Quindi niente più opere in depositi inaccessibili, collezioni novecentesche che spariscono per far spazio a mostre temporanee e così via. Sarà invece disponibile una vera e propria cittadella dell’arte – i lavori inizieranno a settembre 2004 e proseguiranno per un paio d’anni, intervenendo su un’area di 25 mila metri quadrati -, incastonata tra cattedrali industriali di fine Ottocento. (marco enrico giacomelli)
[exibart]
Guardate che non è affatto detto che le cose vadano così. Si discute dal 1996 di ristrutturare quello spazio,ora i lavori (pare) partiranno, ma non è stato deciso cosa destinare all’arte contemporanea.
Caro Edoardo, è vero che sono anni che si discute delle Ogr, come testimoniano numerosi cenni su ExibArt. Ma a quanto ci risulta, questa pare sia proprio la volta buona. Come sai bene, lo stanziamento dei fondi non è una tappa trascurabile. E anche il progetto – seppur non definitivo – prevede largo impiego dell’area per l’arte contemporanea, sia in spazi chiusi che in spazi aperti. Sicuramente l’unico modo per verificarlo sarà vedere i lavori… terminati.