-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Personne, un termine francese traducibile con il significato di nessuno ma che, in assonanza con l’italiano e l’inglese, porta alla mente il termine persona. È un continuo gioco di rimandi, quello che Maria Adele Del Vecchio presenta nella Galleria di Tiziana Di Caro, a Napoli. Del Vecchio, come nei suoi lavori precedenti, è partita da una ricerca filosofica, concentrandosi sui processi conoscitivi. Iniziando da un’analisi critica, prosegue il suo processo artistico sviluppando lo studio in una forma fisica, concreta, carica di simboli e di duplici interpretazioni.
In questo caso, l’artista originaria di Caserta si è concentrata sulla figura della donna, sulla difficoltà del riconoscersi, sulla mancanza. Partendo da uno scritto filosofico di Giorgio Agamben, Il fuoco è il racconto, Del Vecchio propone una riflessione sulla parola, sulla potenza che si può trasmettere attraverso scritti, specchi e neon. La stessa prima sillaba di parola – “pa” – viene ripetuta su un foglio fin quando non arriva a formulare il termine completo. Con questo gioco, l’autrice sottolinea l’importanza di tale vocabolo, individuandolo come uno dei primi a essere pronunciato dai bambini.
La parola, poi, si amplia e diffonde la sua essenza attraverso tre testi critici scritti da Del Vecchio, che descrivono altrettante figure femminili: una madre, una peripatetica, una strega. Altre parole, quindi, che raccontano di tre donne, in uno scambio di ruoli e identità, nei loro bisogni e mancanze.
Tutti gli scritti si alternano a un’installazione, una foto, una specchio, una scultura, simbolo di annientamento e, allo stesso tempo, di incoraggiamento alla ricerca dell’io, prima di perdere la propria identità.
Michela Sellitto
Mostra visitata il 6 settembre 2019
Dal 5 giugno al 17 settembre 2019
Maria Adele Del Vecchio, Personne
Galleria Tiziana Di Caro,
Piazzetta Nilo, 7 – 80134, Napoli
Orari: da martedì a sabato, dalle 15:00 alle 20:00 o su appuntamento
Info: www.tizianadicaro.it