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T-Yong Chung – The subject as space
Nella cultura orientale la rimozione e la cancellazione rappresentano gesti e dettagli
costruttivi. Quel vuoto dovuto alla negazione e al consumarsi del tempo indica spazio per il
nuovo. È un’azione rivolta al futuro e alla sua costruzione, quella che T-yong Chung propone in questa prima personale presso la galleria Renata Fabbri.
Comunicato stampa
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Nella cultura orientale la rimozione e la cancellazione rappresentano gesti e dettagli
costruttivi. Quel vuoto dovuto alla negazione e al consumarsi del tempo indica spazio per il
nuovo. È un’azione rivolta al futuro e alla sua costruzione, quella che T-yong Chung propone
in questa prima personale presso la galleria Renata Fabbri. “Cancello le immagini per
bilanciarle con il vuoto. Rispettando le origini per ritrovare un altro spazio”, dice l’artista.
Un’indicazione legata agli elementi spazio-temporali che, in maniera sottile e bloccata nella
contemporaneità in cui l’artista sud-coreano agisce, rimandano a un’estetica in bilico tra
quella classica, che T-yong restituisce come tributo all’Italia, il paese in cui, da più di dieci anni,
vive e lavora, e quella concettuale in cui la figura scompare, lasciando però un segnale nel
proprio spazio. T-yong è infatti riconosciuto per i volti figurativi realizzati in materiali diversi -
qui per la prima volta riuniti e mostrati insieme a opere inedite, realizzate appositamente per
la personale nella galleria milanese – che danno corpo a personaggi legati alla classicità greca
e romana, in dialogo con quelli più contemporanei appartenenti alla cultura europea, che
fanno parte della quotidianità e dell’esperienza personale dell’artista. Questi busti, realizzati in
gesso, ceramica, resina, cera e bronzo, hanno la peculiarità di un taglio netto, realizzato a
mano, su un lato del volto. Si tratta di uno sguardo al futuro, di una traccia da colmare. La
stessa traccia che l’artista indica al fruitore attraverso opere su carta in cui l’impronta di
oggetti delinea frammenti visivi di qualcosa che è passato. La mostra è fatta di sculture,
calcografie e un’installazione realizzata con una tenda stampata sempre con il torchio
calcografico: dettagli di un percorso denso e strutturato negli ultimi anni di lavoro che viene
qui mostrato, in maniera sintetizzata e nuova, teso a creare un percorso di tematiche e
materiali diversi. Anche l’importanza della luce in ogni opera ha la stessa funzionalità del
taglio: delinea quelle forme nette dove il tempo si è fermato, per poi riprendere a scorrere
interagendo con un presente attivo.
Rossella Farinotti
T-Yong Chung è nato a Tae-gu, Corea del Sud, nel 1977 e vive e lavora a Milano. Ha studiato Scultura Ambientale
all’Università di Seoul, in Corea del Sud e ha conseguito la laurea magistrale in Scultura presso l’Accademia di Belle
Arti di Brera, Milano. Tra le recenti mostre personali si segnalano: Stanze - Odes to the Present, Keats-Shelley House,
Roma (2019); Contatto, 74/b & Milan Printmakers, Milano (2018); Lavinia, Fonderia Artistica Battaglia, Milano (2017); Holy
concrete, Surplace, Varese (2016); Odyssey in Italy, OTTO ZOO Gallery, Milano (2015); GOLDEN#ROOM, Santa Reparata
International School of Art, Firenze (2013). Le recenti mostre collettive includono: BienNoLo (La Biennale d’Arte
Contemporanea di Nolo), Ex Laboratorio Panettoni G. Cova, Milano (2019); Giardino Fernanda Wittgens, Cittadella degli
Archivi, Milano (2019); Appocundria, Casa Testori, Novate Milanese (2019); Saluta i tuoi Amici, Verde, Studio
Eemyun, Milano (2018); Empatie/Contaminazioni, Fabbrica del Vapore, Milano (2018); Art Site Fest, Palazzina di Caccia
di Stupinigi, Castello Cavour, Torino (2018); Il Volto che Cambia, MIDeC Museo Internazionale del Design Ceramico,
Laveno Mombello (2017); The Short Analysis of Uncertainty, Suseong Artpia, Daegu (2017); Bronze in Now, Fonderia
Artistica Battaglia, Milano (2017); Field Meeting Take 4, Solomon R.Guggenheim Museum & Asia Society, New York
(2016); Gangjeong Contemporary Art Festival, The ARC, Taegu (2016); Distances, Galerie Escougnou-Cetraro, Parigi
(2015); Titolo. L’edito inedito, C.O.S.M.O, Milano (2015); The Art of Living, Triennale di Milano (2015).
costruttivi. Quel vuoto dovuto alla negazione e al consumarsi del tempo indica spazio per il
nuovo. È un’azione rivolta al futuro e alla sua costruzione, quella che T-yong Chung propone
in questa prima personale presso la galleria Renata Fabbri. “Cancello le immagini per
bilanciarle con il vuoto. Rispettando le origini per ritrovare un altro spazio”, dice l’artista.
Un’indicazione legata agli elementi spazio-temporali che, in maniera sottile e bloccata nella
contemporaneità in cui l’artista sud-coreano agisce, rimandano a un’estetica in bilico tra
quella classica, che T-yong restituisce come tributo all’Italia, il paese in cui, da più di dieci anni,
vive e lavora, e quella concettuale in cui la figura scompare, lasciando però un segnale nel
proprio spazio. T-yong è infatti riconosciuto per i volti figurativi realizzati in materiali diversi -
qui per la prima volta riuniti e mostrati insieme a opere inedite, realizzate appositamente per
la personale nella galleria milanese – che danno corpo a personaggi legati alla classicità greca
e romana, in dialogo con quelli più contemporanei appartenenti alla cultura europea, che
fanno parte della quotidianità e dell’esperienza personale dell’artista. Questi busti, realizzati in
gesso, ceramica, resina, cera e bronzo, hanno la peculiarità di un taglio netto, realizzato a
mano, su un lato del volto. Si tratta di uno sguardo al futuro, di una traccia da colmare. La
stessa traccia che l’artista indica al fruitore attraverso opere su carta in cui l’impronta di
oggetti delinea frammenti visivi di qualcosa che è passato. La mostra è fatta di sculture,
calcografie e un’installazione realizzata con una tenda stampata sempre con il torchio
calcografico: dettagli di un percorso denso e strutturato negli ultimi anni di lavoro che viene
qui mostrato, in maniera sintetizzata e nuova, teso a creare un percorso di tematiche e
materiali diversi. Anche l’importanza della luce in ogni opera ha la stessa funzionalità del
taglio: delinea quelle forme nette dove il tempo si è fermato, per poi riprendere a scorrere
interagendo con un presente attivo.
Rossella Farinotti
T-Yong Chung è nato a Tae-gu, Corea del Sud, nel 1977 e vive e lavora a Milano. Ha studiato Scultura Ambientale
all’Università di Seoul, in Corea del Sud e ha conseguito la laurea magistrale in Scultura presso l’Accademia di Belle
Arti di Brera, Milano. Tra le recenti mostre personali si segnalano: Stanze - Odes to the Present, Keats-Shelley House,
Roma (2019); Contatto, 74/b & Milan Printmakers, Milano (2018); Lavinia, Fonderia Artistica Battaglia, Milano (2017); Holy
concrete, Surplace, Varese (2016); Odyssey in Italy, OTTO ZOO Gallery, Milano (2015); GOLDEN#ROOM, Santa Reparata
International School of Art, Firenze (2013). Le recenti mostre collettive includono: BienNoLo (La Biennale d’Arte
Contemporanea di Nolo), Ex Laboratorio Panettoni G. Cova, Milano (2019); Giardino Fernanda Wittgens, Cittadella degli
Archivi, Milano (2019); Appocundria, Casa Testori, Novate Milanese (2019); Saluta i tuoi Amici, Verde, Studio
Eemyun, Milano (2018); Empatie/Contaminazioni, Fabbrica del Vapore, Milano (2018); Art Site Fest, Palazzina di Caccia
di Stupinigi, Castello Cavour, Torino (2018); Il Volto che Cambia, MIDeC Museo Internazionale del Design Ceramico,
Laveno Mombello (2017); The Short Analysis of Uncertainty, Suseong Artpia, Daegu (2017); Bronze in Now, Fonderia
Artistica Battaglia, Milano (2017); Field Meeting Take 4, Solomon R.Guggenheim Museum & Asia Society, New York
(2016); Gangjeong Contemporary Art Festival, The ARC, Taegu (2016); Distances, Galerie Escougnou-Cetraro, Parigi
(2015); Titolo. L’edito inedito, C.O.S.M.O, Milano (2015); The Art of Living, Triennale di Milano (2015).
16
settembre 2019
T-Yong Chung – The subject as space
Dal 16 settembre al 02 novembre 2019
arte contemporanea
Location
RENATA FABBRI ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Antonio Stoppani, 15c, (Milano)
Milano, Via Antonio Stoppani, 15c, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15.30 -19.30
Vernissage
16 Settembre 2019, ore 18.30 -21.00
Sito web
Autore
Autore testo critico
Progetto grafico