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Tiferno Comics 2019: Dino Battaglia – La perfezione del grigio tra sacro e profano
Tutta la carriera di Dino Battaglia, il Maestro dei Maestri del fumetto italiano, in 320 tavole originali, le più importanti in assoluto. La più grande mostra su Battaglia mai realizzata al mondo.
Comunicato stampa
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È ormai già noto l’artista a cui “Tiferno Comics” dedica l’esposizione 2019: Dino Battaglia, Maestro indiscusso del fumetto o meglio della letteratura disegnata mondiale.
“Dino Battaglia – La perfezione del grigio tra sacro e profano”, questo il titolo emblematico della mostra 2019, inaugurata lo scorso 14 settembre e visitabile fino al 3 novembre, in una location diversa da quella degli ultimi anni, ma già cara agli “Amici del Fumetto” di Città di Castello: Palazzo Vitelli a Sant’Egidio.
Un luogo prestigioso che ben si presta ad accogliere quella che è di certo una mostra di rilevanza internazionale: con 320 tavole originali, le più importanti in assoluto, “Dino Battaglia – la perfezione del grigio tra sacro e profano” è la più grande mostra su Dino Battaglia mai realizzata al mondo, con il catalogo più ricco e completo che “racconta” questo straordinario artista in più di 200 pagine. Un evento unico, importante ed eclettico che, con opere che omaggiano sia il sacro che il profano, colpirà dritto al cuore e alla memoria di molti.
Tutto questo grazie alla collaborazione fra gli “Amici del Fumetto” di Città di Castello - capitanata dal presidente Gianfranco Bellini - e Pietro Alligo, curatore della mostra, nonché editore della Casa Editrice “Lo Scarabeo” e grande collezionista, che in questo suo compito è stato coadiuvato da Franco Barrese degli Amici del Fumetto.
Una mostra senza precedenti, studiata con professionalità e affetto da un Comitato Scientifico costituito da 20 illustri nomi della letteratura, dell’arte, del giornalismo e del fumetto, fra i quali spicca ancora una volta Vincenzo Mollica, Direttore Artistico di Tiferno Comics.
“Dino Battaglia era un genio. Era simpatico e dotato di una raffinata ironia. Era un pittore vero, che ha espresso il suo talento pittorico attraverso il fumetto. Era colto e nello stesso tempo un acuto osservatore del suo tempo. Non parlava mai per frasi comuni, usava un linguaggio semplice e allo stesso tempo erudito. Insomma, conversare con lui era un vero piacere” - Così ne parla Vincenzo Mollica - “Per me Dino Battaglia è stato il Luchino Visconti del fumetto italiano, un artista unico e inarrivabile. Non gli ho mai visto sbagliare un disegno, non l’ho mai visto fare compromessi con la serialità, il suo fumetto è arte allo stato puro, e in una storia dell’arte degna di questo nome le sue opere meriterebbero un capitolo di grande rilievo. Dino Battaglia ha saputo raccontare la vita con la curiosità che aveva negli occhi e con i migliori sentimenti che guidano e orchestrano l’avventura umana. Per tutto quello che ho scritto, ogni suo volume a fumetti per me è un capolavoro”.
“Questa mostra è il risultato dell’amore di saggisti, editori, critici, scrittori, giornalisti, sceneggiatori, scultori e amici che hanno dato un significativo contributo per raccontare la sua storia e scandire le tappe del suo straordinario lavoro artistico” - afferma il curatore della mostra Pietro Alligo che, nel descrivere l’arte di Battaglia, ci spiega che “Dino era particolarmente affascinato dalle gradazioni del grigio che otteneva con un batuffolo di cotone e mascherine sagomate su carta vegetale. Sono convinto che nei suoi grigi Battaglia vedesse diverse varietà di colori. Forse per questo non sentiva l’esigenza di usare il rosso vermiglio, il blu oltremare, il verde acqua, il giallo canarino: non ce n’era bisogno, il colore che voleva era tutto nelle sfumature dei suoi grigi. […] Mi piace pensare che, dopo una vita passata al suo piccolo tavolo da lavoro, tra squadrette, cartoncini, matite, china, pennini, batuffoli di cotone, dopo tante variazioni ed esperimenti, nelle ultime tavole disegnate Battaglia sia riuscito a ottenere quella sfumatura del bianco e nero che aveva nell’anima e che da sempre cercava: il grigio perfetto”.
Il progetto espositivo prevede che ogni sala di Palazzo Vitelli ripercorra uno spicchio dell’attività artistica del Maestro, partendo da “Il Corriere dei Piccoli” e Topo Gigio per proseguire poi con le illustrazioni dei racconti di Edgar Allan Poe, del Golem, della guerra, di “Un uomo un’avventura”. E poi le fiabe, i soldati e i soldatini, l’Ispettore Coke e soprattutto San Francesco, le cui tavole originali contribuiscono a rendere altissimo il livello di questa esposizione.
Ma oltre alle ammirevoli tavole “partecipano” alla mostra anche materiali insoliti: per esempio i soldatini, dei quali Battaglia, appassionatissimo, fabbricò a mano molti modellini di tutte le epoche, conservati in una bacheca, ricostruita uguale nella mostra tifernate; oppure anche schizzi preparatori, disegni alternativi e materiali del genere, capaci di evidenziare come egli preparava scrupolosamente il proprio lavoro.
Ci sono poi delle figure tridimensionali ispirate ai disegni di Battaglia (la mummia e il Golem), alte più di 2 metri, realizzate dalle sapienti mani di Michele Guaschino, scultore iperrealista, già artefice di alcune sculture per conto dell’artista Maurizio Cattelan.
Si possono ammirare da vicino gli originali delle tavole retro colorate da Laura De Vescovi, moglie di Battaglia, già acquerellista di Hugo Pratt e scoprire gli elmi che hanno ispirato il Maestro nella ricostruzione delle sue battaglie.
“Dino Battaglia – La perfezione del grigio tra sacro e profano”, questo il titolo emblematico della mostra 2019, inaugurata lo scorso 14 settembre e visitabile fino al 3 novembre, in una location diversa da quella degli ultimi anni, ma già cara agli “Amici del Fumetto” di Città di Castello: Palazzo Vitelli a Sant’Egidio.
Un luogo prestigioso che ben si presta ad accogliere quella che è di certo una mostra di rilevanza internazionale: con 320 tavole originali, le più importanti in assoluto, “Dino Battaglia – la perfezione del grigio tra sacro e profano” è la più grande mostra su Dino Battaglia mai realizzata al mondo, con il catalogo più ricco e completo che “racconta” questo straordinario artista in più di 200 pagine. Un evento unico, importante ed eclettico che, con opere che omaggiano sia il sacro che il profano, colpirà dritto al cuore e alla memoria di molti.
Tutto questo grazie alla collaborazione fra gli “Amici del Fumetto” di Città di Castello - capitanata dal presidente Gianfranco Bellini - e Pietro Alligo, curatore della mostra, nonché editore della Casa Editrice “Lo Scarabeo” e grande collezionista, che in questo suo compito è stato coadiuvato da Franco Barrese degli Amici del Fumetto.
Una mostra senza precedenti, studiata con professionalità e affetto da un Comitato Scientifico costituito da 20 illustri nomi della letteratura, dell’arte, del giornalismo e del fumetto, fra i quali spicca ancora una volta Vincenzo Mollica, Direttore Artistico di Tiferno Comics.
“Dino Battaglia era un genio. Era simpatico e dotato di una raffinata ironia. Era un pittore vero, che ha espresso il suo talento pittorico attraverso il fumetto. Era colto e nello stesso tempo un acuto osservatore del suo tempo. Non parlava mai per frasi comuni, usava un linguaggio semplice e allo stesso tempo erudito. Insomma, conversare con lui era un vero piacere” - Così ne parla Vincenzo Mollica - “Per me Dino Battaglia è stato il Luchino Visconti del fumetto italiano, un artista unico e inarrivabile. Non gli ho mai visto sbagliare un disegno, non l’ho mai visto fare compromessi con la serialità, il suo fumetto è arte allo stato puro, e in una storia dell’arte degna di questo nome le sue opere meriterebbero un capitolo di grande rilievo. Dino Battaglia ha saputo raccontare la vita con la curiosità che aveva negli occhi e con i migliori sentimenti che guidano e orchestrano l’avventura umana. Per tutto quello che ho scritto, ogni suo volume a fumetti per me è un capolavoro”.
“Questa mostra è il risultato dell’amore di saggisti, editori, critici, scrittori, giornalisti, sceneggiatori, scultori e amici che hanno dato un significativo contributo per raccontare la sua storia e scandire le tappe del suo straordinario lavoro artistico” - afferma il curatore della mostra Pietro Alligo che, nel descrivere l’arte di Battaglia, ci spiega che “Dino era particolarmente affascinato dalle gradazioni del grigio che otteneva con un batuffolo di cotone e mascherine sagomate su carta vegetale. Sono convinto che nei suoi grigi Battaglia vedesse diverse varietà di colori. Forse per questo non sentiva l’esigenza di usare il rosso vermiglio, il blu oltremare, il verde acqua, il giallo canarino: non ce n’era bisogno, il colore che voleva era tutto nelle sfumature dei suoi grigi. […] Mi piace pensare che, dopo una vita passata al suo piccolo tavolo da lavoro, tra squadrette, cartoncini, matite, china, pennini, batuffoli di cotone, dopo tante variazioni ed esperimenti, nelle ultime tavole disegnate Battaglia sia riuscito a ottenere quella sfumatura del bianco e nero che aveva nell’anima e che da sempre cercava: il grigio perfetto”.
Il progetto espositivo prevede che ogni sala di Palazzo Vitelli ripercorra uno spicchio dell’attività artistica del Maestro, partendo da “Il Corriere dei Piccoli” e Topo Gigio per proseguire poi con le illustrazioni dei racconti di Edgar Allan Poe, del Golem, della guerra, di “Un uomo un’avventura”. E poi le fiabe, i soldati e i soldatini, l’Ispettore Coke e soprattutto San Francesco, le cui tavole originali contribuiscono a rendere altissimo il livello di questa esposizione.
Ma oltre alle ammirevoli tavole “partecipano” alla mostra anche materiali insoliti: per esempio i soldatini, dei quali Battaglia, appassionatissimo, fabbricò a mano molti modellini di tutte le epoche, conservati in una bacheca, ricostruita uguale nella mostra tifernate; oppure anche schizzi preparatori, disegni alternativi e materiali del genere, capaci di evidenziare come egli preparava scrupolosamente il proprio lavoro.
Ci sono poi delle figure tridimensionali ispirate ai disegni di Battaglia (la mummia e il Golem), alte più di 2 metri, realizzate dalle sapienti mani di Michele Guaschino, scultore iperrealista, già artefice di alcune sculture per conto dell’artista Maurizio Cattelan.
Si possono ammirare da vicino gli originali delle tavole retro colorate da Laura De Vescovi, moglie di Battaglia, già acquerellista di Hugo Pratt e scoprire gli elmi che hanno ispirato il Maestro nella ricostruzione delle sue battaglie.
14
settembre 2019
Tiferno Comics 2019: Dino Battaglia – La perfezione del grigio tra sacro e profano
Dal 14 settembre al 03 novembre 2019
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Città Di Castello
Città Di Castello, (Perugia)
Città Di Castello, (Perugia)
Biglietti
€ 5,00
Orario di apertura
Dal giovedì alla domenica ore 10:00/12:00 e 15:30/19:30
Sito web
Editore
Lo Scarabeo
Ufficio stampa
GRAFFIO ADV - info@graffioadv.com - Tel. 075.3722093
Autore
Curatore
Autore testo critico
Sponsor
Patrocini