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Augusto Gadea – I luoghi della polvere
I territori rurali dell’Uruguay ed emiliano. Questi i soggetti dell’esposizione, che connettendoli, fa risuonare i paesaggi dei due paesi, quasi a fondersi, uniti dalla rappresentazione della natura, lirica e insieme vibrante, dell’autore.
Comunicato stampa
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Il lavoro di Augusto Gadea, origina dal suo costante interrogarsi sulla storia del paesaggio attraverso la pittura e sull’utilizzo della terra, oggi, per rappresentarlo. Le sue opere sono infatti tenacemente materiche; utilizza tecniche tradizionali come il carboncino, i pastelli, insieme ad argilla, terra, sabbia.
I territori rurali dell’Uruguay ed emiliano. Questi i soggetti dell’esposizione, che connettendoli, fa risuonare i paesaggi dei due paesi, quasi a fondersi, uniti dalla rappresentazione della natura, lirica e insieme vibrante, dell’autore.
“Tutta la terra in sostanza può essere guardata secondo due paradigmi: l’ordine come il disordine delle forme, l’armonia come la disarmonia. Paradiso e apocalisse sono qui, attorno a noi: splendide campagne o scempi delle guerre e dell’attività irresponsabile dell’uomo. Osserviamo l’immensa scultura e architettura del mondo e il suo sconvolgimento; ne traiamo comunque piacere nella rappresentazione, perché lo spirito catartico che la caratterizza ci solleva dalla miserevole condizione del dolore. Tra i due poli constatiamo l’esistenza di una gamma di varie bellezze che vanno da un estremo all’altro. I quattro elementi naturali -l’acqua, la terra, l’aria, il fuoco- sono pronti a generare terrore o sublimità per cui tutte le forze appaiono sempre in un equilibrio precario e instabile. In tale verità dell’inquietudine si pone l’elogio della terra di Augusto Gadea. […]”
dal testo critico di Raffaele Milani
Augusto Gadea nasce a Montevideo nel 1989.
Studia alla Escuela Nacional de Bellas Artes di Montevideo e si specializza (2018), tramite una borsa di studio del Ministero di Educazione e Cultura dell'Uruguay, in tecniche di pittura contemporanea presso l’Accademia d’Arte di Firenze.
E’ tra i fondatori del collettivo “Marañas” che ha tra le sue finalità creare un ponte con il sistema educativo, le comunità e l’arte contemporanea attraverso l’ideazione di progetti.
Dal 2017 è direttore artistico e curatore della Residenza artistica AirMadreselva di Montevideo che ha lo scopo di essere un punto di riferimento per la mobilità internazionale e un appoggio per la ricerca e le relazioni con l’ambiente artistico locale.
Tra le mostre si segnalano la personale “En las tierras re-vueltas” al Museo Nazionale di Belli Arti “Juan Manuel Blanes”, Montevideo e, tra le collettive, oltre a numerose a Montevideo, “Permanenze fragili”, (Bologna 2017) a cura dell’Associazione Ottovolante e “Touch the space” realizzata dalla Makedonja Foundation a Skopje, Nord Macedonia (2019).
I territori rurali dell’Uruguay ed emiliano. Questi i soggetti dell’esposizione, che connettendoli, fa risuonare i paesaggi dei due paesi, quasi a fondersi, uniti dalla rappresentazione della natura, lirica e insieme vibrante, dell’autore.
“Tutta la terra in sostanza può essere guardata secondo due paradigmi: l’ordine come il disordine delle forme, l’armonia come la disarmonia. Paradiso e apocalisse sono qui, attorno a noi: splendide campagne o scempi delle guerre e dell’attività irresponsabile dell’uomo. Osserviamo l’immensa scultura e architettura del mondo e il suo sconvolgimento; ne traiamo comunque piacere nella rappresentazione, perché lo spirito catartico che la caratterizza ci solleva dalla miserevole condizione del dolore. Tra i due poli constatiamo l’esistenza di una gamma di varie bellezze che vanno da un estremo all’altro. I quattro elementi naturali -l’acqua, la terra, l’aria, il fuoco- sono pronti a generare terrore o sublimità per cui tutte le forze appaiono sempre in un equilibrio precario e instabile. In tale verità dell’inquietudine si pone l’elogio della terra di Augusto Gadea. […]”
dal testo critico di Raffaele Milani
Augusto Gadea nasce a Montevideo nel 1989.
Studia alla Escuela Nacional de Bellas Artes di Montevideo e si specializza (2018), tramite una borsa di studio del Ministero di Educazione e Cultura dell'Uruguay, in tecniche di pittura contemporanea presso l’Accademia d’Arte di Firenze.
E’ tra i fondatori del collettivo “Marañas” che ha tra le sue finalità creare un ponte con il sistema educativo, le comunità e l’arte contemporanea attraverso l’ideazione di progetti.
Dal 2017 è direttore artistico e curatore della Residenza artistica AirMadreselva di Montevideo che ha lo scopo di essere un punto di riferimento per la mobilità internazionale e un appoggio per la ricerca e le relazioni con l’ambiente artistico locale.
Tra le mostre si segnalano la personale “En las tierras re-vueltas” al Museo Nazionale di Belli Arti “Juan Manuel Blanes”, Montevideo e, tra le collettive, oltre a numerose a Montevideo, “Permanenze fragili”, (Bologna 2017) a cura dell’Associazione Ottovolante e “Touch the space” realizzata dalla Makedonja Foundation a Skopje, Nord Macedonia (2019).
03
ottobre 2019
Augusto Gadea – I luoghi della polvere
Dal 03 al 26 ottobre 2019
arte contemporanea
giovane arte
personale
giovane arte
personale
Location
STUDIO CENACCHI ARTE CONTEMPORANEA
Bologna, Via Santo Stefano, 63, (Bologna)
Bologna, Via Santo Stefano, 63, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15.30-19
Vernissage
3 Ottobre 2019, h 18.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
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