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Dentro il disegno
La mostra non vuole creare una omogeneità formale ed arbitraria, ma manifesta la ricca e complessa diversità del linguaggio del disegno contemporaneo, attraverso 250 disegni di 33 artisti internazionali sotto la curatela dal critico e storico dell’arte Lóránd Hegyi.
Comunicato stampa
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“A quanto pare nella società di massa l’unico individuo rimasto è l’artista” affermò Hannah Arendt In un contesto falsato come quello contemporaneo, in cui ogni giorno il mondo è animato da tensioni e caos in una sorta di disorientamento collettivo che coinvolge gli individui, gli artisti sembrano gli unici a voler suggerire alternative autentiche, sensibili, con narrazioni basate su sistemi valoriali alternativi. Quasi una presa di posizione artistica per esprimere una resistenza alle false illusioni che animano la società di massa. L’artista ha dunque il potere e la responsabilità di inviare i propri messaggi sulle prospettive umane, creando nuove connessioni tra diversi campi ed esperienze e fornendo nuove interpretazioni alla complessità della realtà umana.
Da questa riflessione prende il via la mostra Dentro il disegno che alla Castiglia di Saluzzo dal 11 ottobre al 1 dicembre espone circa 250 disegni di 33 artisti che operano in campo internazionale sotto la curatela dal critico e storico dell’arte Lóránd Hegyi.
L’insieme dei lavori suggerisce la forte convinzione nel carattere etico e nella missione che sottintendono l’arte: trasmettere metafore visive sull’esistenza umana, attraverso un forte linguaggio espressivo che rafforza, enfatizza e sottolinea il carattere emotivo e umano dell’arte. Infatti, come dice il curatore Lorand Hegyi, “l’impegno dell’artista contemporaneo per trovare una narrazione autentica, sincera, empatica e sensibile, si manifesta con particolare evidenza nel disegno, dove una fantasia radicale e un’immaginazione liberatoria, sovversiva, evocano nuovi nessi e prospettive tra diverse dimensioni del vissuto umano.”
La mostra non vuole avere l’intenzione di creare una omogeneità formale ed arbitraria, ma manifesta la ricca e complessa diversità del linguaggio del disegno contemporaneo. Nella nostra epoca disturbante gli artisti cercano la credibilità di una nuova narrativa sulla base dell’esperienza antropologica, con una libertà interiore e con una sovranità della sua visione profonda priva di compromessi.
A portare questo messaggio, il curatore ha voluto chiamare testimoni che operano in diverse realtà tra l’Europa (Italia, Francia, Austria, Ungheria, Germania, Romania, Albania, Slovakia) e Israele, Russia, USA, Cile, Camerun e Cina. L’Italia è rappresentata da sud a nord con una particolare attenzione alla Nuova Scuola Romana, una realtà protagonista dell’arte italiana degli ultimi decenni che dalla fine degli anni ’70 hanno segnato una generale tendenza alla rivisitazione dell’eredità del manierismo.
Inoltre è presente in mostra un omaggio ad un grande protagonista dell’arte contemporanea che ha influenzato intere generazioni di artisti a partire dagli anni ’60. Si tratta di Hermann Nitsch, maestro indiscusso dell’Azionismo Viennese che ha ridefinito la potenza narrativa del disegno. A lui è dedicata una intera sala dello spazio espositivo della Castiglia in cui saranno esposte 2 grandi opere significative per quanto riguarda l’espressione del disegno.
Dentro il disegno si tiene alla Castiglia di Saluzzo, antico cuore del potere del Marchesato dalla storia quasi millenaria, che dopo essere stato abbandonato e trasformato in carcere, è divenuto oggi sede di attività culturali del territorio.
Per la mostra sarà edito dalla casa editrice Electa un libro/catalogo (distribuito in tutta Italia) con un lungo saggio del curatore Lóránd Hegyi.
Il curatore
Lóránd Hegyi è storico e critico d’arte. Dopo essersi dedicato in gioventù a svolgere attività accademica, occupandosi di avanguardie della prima metà del secolo, ha iniziato a lavorare come curatore di mostre contemporanee in Ungheria, Austria e Germania. Nel 1989 è stato capo del dipartimento mostre internazionali al Palazzo delle Esposizioni di Budapest. Dal 1990 al 2001 è stato direttore del Ludwig Museum di Vienna. Nel 1993 è stato curatore della mostra “L’arte contemporanea nel Centro Europa” alla Biennale di Venezia in un progetto di Achille Bonito Oliva. Nel 1993 è stato commissario della Triennale di Toyama in Giappone. Nel 1995 è stato commissario della Triennale di Scultura di Stoccarda. Nel 2000 è stato impegnato nella mostra “L’autre moitié de l’Europe” tenutasi al Jeu de Paume di Parigi. Nel 2003 è stato curatore della Biennale di Valencia. Dal 2002 al 2006 è stato direttore artistico del PAN (Palazzo Arte Napoli). Dal 2003 al 2016 è stato direttore generale del Musée d’Art Moderne di Saint-Étienne. Dal 2017 è direttore artistico del Parkview Museum di Pechino e Singapore.
Molti sono i saggi e i libri pubblicati in ambito internazionale, come ad esempio “Nuova sensibilità – Cambio del paradigma dell’arte contemporanea” (Budapest, 1983), “Avanguardia e Trans-Avanguardia – Periodisazione dell’arte moderna” (Budapest, 1996), “The Courage to be Alone – Re-inventing Narratives” (Milano, 20049; “Fragilità della narrativa – Nuovo approccio all’arte contemporanea e la Mitteleuropa come paradigma” (Milano, 2008); “Arte in Centro Europa – Malinconia, Fluidità, Sovversività” (Milano, 2010); “Contemporary Art on Show” (Milano, 2012); “Roman Opalka’s Essentiality 1965 / 1 - ∞” (Torino, 2015); “Significanti incertezze – Saggio sul disegno contemporaneo” (Torino, 2016); “Painters of Uncertainty – Remarks on Narrative in Contemporary Painting” (Milano, 2017); “Narratives in Contemporary Art” (Milano, 2018).
Lóránd Hegyi ha pubblicato numerosi cataloghi di monografie curatoriali per artisti tra i quali Hermann Nitsch, Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto, Giovanni Anselmo, Jim Dine, Dennis Oppenheim, Roman Opałka, Günther Uecker, Orlan, Gilbert & George, Tony Cragg, Anish Kapoor, Gianni Dessì, Georg Baselitz, Markus Lüpertz, Lee Ou-fan, Lee Kang-So, Zeng Fanzhi, Adrian Ghenie.
Gli artisti
Marisa Albanese (Italia), Ruth Barabash Iisraele), Radu Belcin (Romania), Anya Belyat-Giunta (Russia), Elzevir (Francia), Valerio Berruti (Italia), Davide Cantoni (Italia/Usa), Guglielmo Castelli (Italia), Gianni Dessì (Italia), Andrea Fogli (Italia), Aron Gabor (Ungheria), Daniele Galliano (Italia), Giuseppe Gallo (Italia), Ugo Giletta (Italia), Allison Hawkins (Usa), Dominika Horáková (Slovacchia), Marine Joatton (Francia), Denica Lehocká (Slovacchia), Felice Levini (Italia), Christian Lhopital (Francia), Eric Manigaud (Francia), Alois Mosbacher (Austria), Hermann Nietsch (Austria), Marina Paris (Italia), Piero Pizzi Cannella (Italia), László László Révész (Ungheria), Anila Rubiku (Albania), Hubert Scheibl (Austria), Marco Tirelli (Italia), Barthélémy Toguo (Camerun), Sandra Vásquez De La Horra (Cile), Lois Weinberger (Austria), Wang Yuping (Cina).
Da questa riflessione prende il via la mostra Dentro il disegno che alla Castiglia di Saluzzo dal 11 ottobre al 1 dicembre espone circa 250 disegni di 33 artisti che operano in campo internazionale sotto la curatela dal critico e storico dell’arte Lóránd Hegyi.
L’insieme dei lavori suggerisce la forte convinzione nel carattere etico e nella missione che sottintendono l’arte: trasmettere metafore visive sull’esistenza umana, attraverso un forte linguaggio espressivo che rafforza, enfatizza e sottolinea il carattere emotivo e umano dell’arte. Infatti, come dice il curatore Lorand Hegyi, “l’impegno dell’artista contemporaneo per trovare una narrazione autentica, sincera, empatica e sensibile, si manifesta con particolare evidenza nel disegno, dove una fantasia radicale e un’immaginazione liberatoria, sovversiva, evocano nuovi nessi e prospettive tra diverse dimensioni del vissuto umano.”
La mostra non vuole avere l’intenzione di creare una omogeneità formale ed arbitraria, ma manifesta la ricca e complessa diversità del linguaggio del disegno contemporaneo. Nella nostra epoca disturbante gli artisti cercano la credibilità di una nuova narrativa sulla base dell’esperienza antropologica, con una libertà interiore e con una sovranità della sua visione profonda priva di compromessi.
A portare questo messaggio, il curatore ha voluto chiamare testimoni che operano in diverse realtà tra l’Europa (Italia, Francia, Austria, Ungheria, Germania, Romania, Albania, Slovakia) e Israele, Russia, USA, Cile, Camerun e Cina. L’Italia è rappresentata da sud a nord con una particolare attenzione alla Nuova Scuola Romana, una realtà protagonista dell’arte italiana degli ultimi decenni che dalla fine degli anni ’70 hanno segnato una generale tendenza alla rivisitazione dell’eredità del manierismo.
Inoltre è presente in mostra un omaggio ad un grande protagonista dell’arte contemporanea che ha influenzato intere generazioni di artisti a partire dagli anni ’60. Si tratta di Hermann Nitsch, maestro indiscusso dell’Azionismo Viennese che ha ridefinito la potenza narrativa del disegno. A lui è dedicata una intera sala dello spazio espositivo della Castiglia in cui saranno esposte 2 grandi opere significative per quanto riguarda l’espressione del disegno.
Dentro il disegno si tiene alla Castiglia di Saluzzo, antico cuore del potere del Marchesato dalla storia quasi millenaria, che dopo essere stato abbandonato e trasformato in carcere, è divenuto oggi sede di attività culturali del territorio.
Per la mostra sarà edito dalla casa editrice Electa un libro/catalogo (distribuito in tutta Italia) con un lungo saggio del curatore Lóránd Hegyi.
Il curatore
Lóránd Hegyi è storico e critico d’arte. Dopo essersi dedicato in gioventù a svolgere attività accademica, occupandosi di avanguardie della prima metà del secolo, ha iniziato a lavorare come curatore di mostre contemporanee in Ungheria, Austria e Germania. Nel 1989 è stato capo del dipartimento mostre internazionali al Palazzo delle Esposizioni di Budapest. Dal 1990 al 2001 è stato direttore del Ludwig Museum di Vienna. Nel 1993 è stato curatore della mostra “L’arte contemporanea nel Centro Europa” alla Biennale di Venezia in un progetto di Achille Bonito Oliva. Nel 1993 è stato commissario della Triennale di Toyama in Giappone. Nel 1995 è stato commissario della Triennale di Scultura di Stoccarda. Nel 2000 è stato impegnato nella mostra “L’autre moitié de l’Europe” tenutasi al Jeu de Paume di Parigi. Nel 2003 è stato curatore della Biennale di Valencia. Dal 2002 al 2006 è stato direttore artistico del PAN (Palazzo Arte Napoli). Dal 2003 al 2016 è stato direttore generale del Musée d’Art Moderne di Saint-Étienne. Dal 2017 è direttore artistico del Parkview Museum di Pechino e Singapore.
Molti sono i saggi e i libri pubblicati in ambito internazionale, come ad esempio “Nuova sensibilità – Cambio del paradigma dell’arte contemporanea” (Budapest, 1983), “Avanguardia e Trans-Avanguardia – Periodisazione dell’arte moderna” (Budapest, 1996), “The Courage to be Alone – Re-inventing Narratives” (Milano, 20049; “Fragilità della narrativa – Nuovo approccio all’arte contemporanea e la Mitteleuropa come paradigma” (Milano, 2008); “Arte in Centro Europa – Malinconia, Fluidità, Sovversività” (Milano, 2010); “Contemporary Art on Show” (Milano, 2012); “Roman Opalka’s Essentiality 1965 / 1 - ∞” (Torino, 2015); “Significanti incertezze – Saggio sul disegno contemporaneo” (Torino, 2016); “Painters of Uncertainty – Remarks on Narrative in Contemporary Painting” (Milano, 2017); “Narratives in Contemporary Art” (Milano, 2018).
Lóránd Hegyi ha pubblicato numerosi cataloghi di monografie curatoriali per artisti tra i quali Hermann Nitsch, Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto, Giovanni Anselmo, Jim Dine, Dennis Oppenheim, Roman Opałka, Günther Uecker, Orlan, Gilbert & George, Tony Cragg, Anish Kapoor, Gianni Dessì, Georg Baselitz, Markus Lüpertz, Lee Ou-fan, Lee Kang-So, Zeng Fanzhi, Adrian Ghenie.
Gli artisti
Marisa Albanese (Italia), Ruth Barabash Iisraele), Radu Belcin (Romania), Anya Belyat-Giunta (Russia), Elzevir (Francia), Valerio Berruti (Italia), Davide Cantoni (Italia/Usa), Guglielmo Castelli (Italia), Gianni Dessì (Italia), Andrea Fogli (Italia), Aron Gabor (Ungheria), Daniele Galliano (Italia), Giuseppe Gallo (Italia), Ugo Giletta (Italia), Allison Hawkins (Usa), Dominika Horáková (Slovacchia), Marine Joatton (Francia), Denica Lehocká (Slovacchia), Felice Levini (Italia), Christian Lhopital (Francia), Eric Manigaud (Francia), Alois Mosbacher (Austria), Hermann Nietsch (Austria), Marina Paris (Italia), Piero Pizzi Cannella (Italia), László László Révész (Ungheria), Anila Rubiku (Albania), Hubert Scheibl (Austria), Marco Tirelli (Italia), Barthélémy Toguo (Camerun), Sandra Vásquez De La Horra (Cile), Lois Weinberger (Austria), Wang Yuping (Cina).
11
ottobre 2019
Dentro il disegno
Dall'undici ottobre al primo dicembre 2019
arte contemporanea
Location
LA CASTIGLIA
Saluzzo, Piazza Castello, (Cuneo)
Saluzzo, Piazza Castello, (Cuneo)
Biglietti
Euro 5
Orario di apertura
dal 12 ottobre al 31 ottobre: lunedì-giovedì-venerdì-sabato 10-13/14-18; domenica 10-13/14-19
dal 1 novembre al 1 dicembre: domenica e festivi 10-13/14-18
Sabato 2 novembre 10-13/14-18
Vernissage
11 Ottobre 2019, ore 18
Sito web
Editore
Electa
Ufficio stampa
laWhite - press office and more
Autore
Curatore
Progetto grafico
Produzione organizzazione