Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Dal sentiero alla bruma
Arte e Storia. 5 artisti con 4 personali per un’indagine sull’agire umano. Fabio Pradarelli e Gianluca Panareo con il video Pearl, Maria Teresa Corbucci con l’installazione Iustitia Fluctuans, il libro digitale Figli del Vento di Mattia Pedrazzoli, le visioni fotografiche di Valentina Sammaciccia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Anche per il 2019 l’Archivio di Stato di Pesaro Urbino conferma l’appuntamento con un format di successo: la Storia in dialogo con il linguaggio dell’Arte contemporanea. Dal sentiero alla bruma, una mostra artistico documentaria, il cui titolo allude allo smarrimento dell’agire umano, prevede una esposizione di atti processuali, carte giudiziarie, sentenze, editti relativi ad eventi criminosi fra il XVIII e il XX secolo, conservati nell’Archivio di Stato di Pesaro Urbino. Omicidi, latrocini ed altre nefandezze faranno da sfondo al linguaggio dell’arte: cinque gli artisti invitati per quattro nuclei espositivi: Fabio Pradarelli e Gianluca Panareo, architetto e artista l’uno, video artista e performer l’altro, presentano Pearl un video realizzato in occasione della Biennale internazionale del Libano 2017 per riflettere sul significato di distruzione e ricostruzione, un lavoro che diviene monito per l’umanità, riflessione sulla stoltezza dell’agire umano quando gli uomini affidano alla guerra l’impossibile compito di sanare le distanze, i conflitti. Il muro, non finito, autentica rappresentazione della memoria, elemento tristemente eloquente di un passato recente e teatro delle feroci esecuzioni della fiera di Tripoli è il motivo da cui parte il lavoro degli artisti che si conclude con la nascita di una perla come messaggio di speranza. In mostra Iustitia fluctuans, una installazione site specific di Maria Teresa Corbucci che privilegia il linguaggio della fotografia. Interprete raffinata ed intellettuale del farsi e dello stato delle cose nel mondo l’artista riflette sul senso comune della giustizia, su quello che potremmo chiamare il sentimento della giustizia. E il lavoro di Corbucci interpreta il perenne dibattito sul rapporto tra giustizia e legalità per evocare gli errori giudiziari, talora, le incomprensibili sentenze troppo spesso discrepanti di fronte all’entità del reato, lo svanire della certezza della pena. Il giovane Mattia Pedrazzoli, gli sudi all’ Accademia Belle Arti di Urbino appena conclusi, quello dell’illustrazione è il sentiero che percorre con efficacia, garbo e tenacia. Figli del vento, il titolo del libro digitale che in mostra viene presentato su stampa e una serie di ingrandimenti, come immagini singole, mettono in risalto alcuni particolari del racconto illustrato di una viaggio, tra parole e illustrazioni, di individui che hanno attraversato mari di difficoltà come metafora e luoghi reali. Di Pedrazzoli anche un grande “manifesto” di matrice concettuale che si ispira alle carte in esposizione relative ad un duplice omicidio del 1823 seguito da una sentenza di morte. Dieci paradossali visioni fotografiche di un’altra giovane artista che si affaccia sulla scena del contemporaneo sono di Valentina Sammaciccia, in arte Samma, che sperimenta con grinta il linguaggio dell’ arte fotografica con una potenzialità di un’arte a tutto tondo. Lontana dalla riproduzione verista della sua opera colpisce l’eclettismo del suo pensiero, l’elaborazione di un reale che reinterpreta e trasforma per divenire lo specchio di un mondo onirico sapientemente guidato da obiettivi razionali. Lo scatto è quello di una surreale installazione, una scenografia in cui Samma riunisce aspetti simbolici, associazioni mentali, aspetti sociali dibattuti e controversi, dinamiche filosofiche, rovesciamenti Mea culpa il titolo della raccolta presentata in mostra, quasi a voler dire: se di colpe umane stiamo parlando, tutte queste visioni sono colpa mia. Ed è allora che le immagini rimandano all’imprevedibilità del comportamento umano, ad una immaginaria dimensione popolata da incubi che talora si trasformano in reali, drammatici accadimenti.
13
ottobre 2019
Dal sentiero alla bruma
Dal 13 ottobre al 13 novembre 2019
arte contemporanea
documentaria
inaugurazione
documentaria
inaugurazione
Location
ARCHIVIO DI STATO
Pesaro, Via Della Neviera, 4, (Pesaro E Urbino)
Pesaro, Via Della Neviera, 4, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
lunedì-venerdì ore 9,00-18,00
sabato ore 9,00-13,00
Vernissage
13 Ottobre 2019, ore 17,30, Intervengono i curatori e i cinque artisti
Editore
Archivio di Stato di Pesaro Urbino
Ufficio stampa
Archivio di Stato di Pesaro Urbino
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Media partner
Patrocini