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La fontana di Kara Walker alla Tate Modern per Frieze London
Arte contemporanea
Tra i vari appuntamenti sparsi per Londra durante la settimana di Frieze London, va segnata l’inaugurazione alla Tate Modern di Fons Americanus di Kara Walker, come preannunciato. Il 2 Ottobre le porte della Hyundai Turbine Hall si apriranno per svelare la monumentale fontana di 13 metri installata dall’artista americana al centro dello spazio, dove rimarrà fino al 5 aprile 2020.
Una grande Venere africana da cui zampillano 35mila litri d’acqua si staglia su due vasche ellittiche e concentriche, dove emergono elementi che rimandano alla storia della schiavitù e della segregazione del popolo nero. Questa grande installazione in argilla e jesmonite, una resina che riproduce l’effetto della scultura su pietra, si ispira con un certo cinismo al Victoria Memorial di fronte a Buckingham Palace ma contiene anche riferimenti più o meno nascosti alla storia dell’arte, ad esempio alla Slave Ship (1840) di William Turner o a The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living (1991), il mitico squalo di Damien Hirst.
![Victoria Memorial (1911), il monumento a cui si è ispirata Kara Walker](https://www.exibart.com/repository/media/2019/10/Victoria_Memorial_The_Mall_London-683x1024.jpg)
Con Fons Americanus, Kara Walker ha installato nel cuore dell’ex Impero Britannico un imponente monumento che intende indagarne i capitoli più oscuri, con forti riferimenti al commercio transatlantico degli schiavi e alle storie interconnesse di Africa, America ed Europa, che sono tra le principali tematiche del suo lavoro.
![La venere di Fons Americanus](https://www.exibart.com/repository/media/2019/10/TELEMMGLPICT000211439919_transqVzuuqpFlyLIwiB6NTmJwfSVWeZ_vEN7c6bHu2jJnT8-1024x673.jpg)
Il lavoro di Kara Walker (New York, 1969) esplora con candida schiettezza temi come la razza, la sessualità e la violenza. È principalmente nota per le sue installazioni con sagome di carta ritagliata, spesso riferite a frangenti della storia della schiavitù e degli imperialismi colonialisti.
![Kara Walker (courtesy of Ben Fisher)](https://www.exibart.com/repository/media/2019/10/TATE_MODERN_TURBINE_HALLc-Ben-Fisher-4-703x1024.jpg)
Durante la settimana di Frieze London, alla Tate sarà inoltre possibile inoltre visitare Olafur Eliasson: In Real Life, Pan Daijing: Tissues e The Absent Hour, Dóra Maurer, Kemang Wa Lehulere: I cut my skin to liberate the splinter.