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fino al 18.I.2004 Francesco Spampinato Bologna, Galleria Marabini
bologna
Luminosità endogene, piatte superfici liquide mosse da apparizioni gonfie e fluttuanti. Gli ultimi lavori di Francesco Spampinato tracciano affollati percorsi biomorfi, nuclei gassosi e apparati effimeri. Di un mondo ancora molto pop e personale…
Entrando negli spazi della galleria la prima impressione è quella di trovarsi di fronte ad una serie di interventi site-specific. Le quattro grandi tele di Francesco Spampinato, alla seconda mostra personale alla Marabini, simulano mosse concrezioni architettoniche, aperture pulsanti, arditi sottinsù di memoria barocca che sembrano spalancarsi, quasi per magia, ad una caleidoscopica esplosione di forme, energia e bagliori colorati. A cui si sussegue la tentazione di alzare lo sguardo verso il soffitto per capire se si tratta realmente di un omaggio agli ambienti suggestivi e anomali della galleria.
Da questi vibranti passaggi affiorano sommovimenti spaziali, abissi della fantasia, incastri e inferenze tra campiture di colori scioccanti, acidi e iper-saturi stesi à plat, che enfatizzano i valori di una realtà, quella dell’artista, psichedelica ed esagerata. Spampinato propone una modalità pittorica molto singolare, affatto concorrenziale alle immagini mediali e tecnologiche del video o della fotografia, in una versione delirante che trae i suoi contenuti dai contesti vitali della grafica, della pubblicità, dei fumetti manga, dalla cultura “bassa” e massificata come da quella “alta”. Ripescando nella storia dell’arte i suoi referenti, senza escludere, all’interno di questo mixaggio, una certa valenza concettuale, l’attenzione al packaging e ad un impatto visivo che ‘aggredisce’ sia sul piano coloristico che formale.
Effetti di dilatazione e contrazione generano spirali profonde che risucchiano come in un vortice forme inusitate e incomprensibili: dischi e orbite volanti, allungamenti vegetali, peduncoli vibratili e geometrie lubriche si traducono in puri addensamenti spaziali e costituiscono, in questa lievitante composizione, le unità minime del vocabolario segnico e cromatico dell’artista.
La ricerca di Spampinato sembra aver superato l’iniziale mescolanza di generi appartenenti alle arti applicate e la forte inclinazione comunicativa – dalle cover dei cd musicali alle riviste, ai loghi o ai codici generazionali dei precedenti lavori – per concentrarsi su debordanti situazioni autonome, pitture piatte e circoscritte per assenza di profondità e trapassi chiaroscurali ma spalancate fino ad inglobare l’osservatore, in uno spazio carico di risonanze musicali. Le immagini di Francesco, sintetiche e acriliche, ripercorrono la storia dell’arte occidentale, fanno il verso ai fasti dell’illusionismo barocco, alle compenetrazioni iridescenti o alle linee andamentali futuriste e le restituiscono in versione pop, contemporanea, come lucide icone di plastica osservate dalla lente deformante di un videogames.
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mostra visitata il 4 dicembre 2003
Francesco Spampinato
Bologna, Galleria Marabini, Vicolo della Neve 5
Ingresso libero
Orari lun/sab 10:30/13 – 15/19
Tel. 051. 6447482, E-mail: info@galleriamarabini.it
www.galleriamarabini.it
[exibart]
a vederli in video sono belli…bravo spampi!