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Rocco Coronese – Campo, 1976
Con Campo, opera di Rocco Coronese realizzata nel 1976, si avvia la collezione di scultura contemporanea all’aperto nel Museo Castromediano di Lecce
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con Campo, opera di Rocco Coronese realizzata nel 1976, si avvia la
collezione di scultura contemporanea all’aperto nel Museo Castromediano
di Lecce
Una scultura del 1976 di Rocco Coronese, realizzata assemblando
elementi modulari in ferro, con un approccio costruttivista e
un’estetica minimalista, entra a far parte delle collezioni storico-
artistiche del Museo Castromediano.
Donata dagli eredi, su volontà della moglie Miriam, l’opera si intitola
“Campo” e sarà installata in permanenza nel cortile esterno del Museo,
avviando uno dei nuovi progetti del Polo biblio-museale di Lecce,
ovvero una collezione in progress di scultura contemporanea, anche in
linea con la grande mostra dedicata alle “Opere costruite” di Pietro
Guida allestita lo scorso anno nel cortile del museo. Il progetto rientra
in un processo di valorizzazione degli spazi esterni del museo, anche in
attesa dell’apertura della caffetteria che consentirà ulteriori modalità
di fruizione dell’area all’aperto.
All’inaugurazione, insieme alla moglie e alla figlia dell’artista,
parteciperanno:
Loredana Capone, assessore all’industria turistica e culturale, Regione
Puglia; Luigi De Luca, direttore del Polo biblio-museale di Lecce; Brizia
Minerva, responsabile delle collezioni storico-artistiche, Museo
Castromediano; Lorenzo Madaro, curatore d’arte e le eredi Rocco
Coronese.
L’artista, nato a Parabita nel 1931, tra i protagonisti del rinnovamento
della scultura negli anni Settanta, impegnato anche in una lunga
attività didattica nelle accademie di belle arti (tra cui quella di
Frosinone, che ha anche diretto), è morto a Ferentino nel 2002.
Curioso e dinamico, Coronese nel 1951 si trasferisce a Roma, dove si
iscrive dapprima alla Facoltà di Ingegneria Mineraria e poi a Geologia,
abbandonando successivamente gli studi a un passo dalla laurea.
Intorno alla metà degli anni Sessanta realizza un ciclo di lavori
serigrafici, legati a forme primarie e alle tendenze neo-gestaltiche, e si
impegna nella comunicazione visiva per istituzioni ed enti.
Tra le prime mostre significative va annoverata la partecipazione a
“Nuovi materiali. Nuove tecniche”, a Caorle, a cura di Andrea Emiliani,
Luigi Mallè, Garibaldo Marussi, Franco Passoni e Lorenza Trucchi,
insieme a grandi protagonisti dell’arte italiana, tra cui Fausto Melotti e
Lucio Fontana. Siamo nel 1969, l’anno in cui avvia un lavoro rigoroso
sulla scultura costruttivista. Cinque anni dopo allestisce una mostra di
sculture in Piazza Margana a Roma, all’interno di un ciclo espositivo in
cui furono coinvolti anche Aldo Calò, Pasquale (Ninì) Santoro e Carlo
Lorenzetti. Molto intensa anche l’attività dei decenni successivi. Tra le
mostre da segnalare, la personale del 1976 a Parabita, con opere di
grandi dimensioni (tra cui “Campo”) allestite nello spazio pubblico, a
conferma di una delle prerogative di questo tipo di indagine, ovvero il
rapporto dialettico tra la forma, lo spazio architettonico e lo spazio
urbanistico. Profondo anche il rapporto con la sua terra d’origine,
testimoniato dall’impegno generoso verso la sua Parabita (a cui donò
una straordinaria collezione di manifesti), dove oltre a realizzare opere
pubbliche curò l’organizzazione di mostre d’arte contemporanea, in cui
coinvolse, tra gli altri, l’artista Ezechiele Leandro.
Dal 23 settembre 2019 al Museo Castromediano è possibile visitare il
Cantiere di restauro dei Polittici Veneti realizzato con Art Bonus grazie
al sostegno di BPP - Banca Popolare Pugliese.
Il Cantiere sarà visitabile, su prenotazione, dal lunedì al venerdì dalle
ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00, con accesso da
viale Lo Re. Dal 24 settembre ogni martedì dalle 9.00 alle 13.00 e
giovedì dalle 16 alle 19.00 il Museo accoglierà i visitatori per illustrare il
nuovo percorso di riallestimento della sezione archeologica (su
prenotazione). Info e prenotazioni: 380.75.53.812. Dal 7 settembre
2019 il museo si sta preparando al riallestimento della sezione
archeologica (che presenteremo a dicembre).
Il progetto è realizzato dalla Regione Puglia – Assessorato all’industria
turistica e culturale, Gestione e valorizzazione dei beni culturali -
Dipartimento Turismo, Economia della cultura e valorizzazione del
territorio, dal Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le
Arti e la Cultura nell’ambito del Piano Strategico Piiil Cultura e dalla
Provincia di Lecce.
collezione di scultura contemporanea all’aperto nel Museo Castromediano
di Lecce
Una scultura del 1976 di Rocco Coronese, realizzata assemblando
elementi modulari in ferro, con un approccio costruttivista e
un’estetica minimalista, entra a far parte delle collezioni storico-
artistiche del Museo Castromediano.
Donata dagli eredi, su volontà della moglie Miriam, l’opera si intitola
“Campo” e sarà installata in permanenza nel cortile esterno del Museo,
avviando uno dei nuovi progetti del Polo biblio-museale di Lecce,
ovvero una collezione in progress di scultura contemporanea, anche in
linea con la grande mostra dedicata alle “Opere costruite” di Pietro
Guida allestita lo scorso anno nel cortile del museo. Il progetto rientra
in un processo di valorizzazione degli spazi esterni del museo, anche in
attesa dell’apertura della caffetteria che consentirà ulteriori modalità
di fruizione dell’area all’aperto.
All’inaugurazione, insieme alla moglie e alla figlia dell’artista,
parteciperanno:
Loredana Capone, assessore all’industria turistica e culturale, Regione
Puglia; Luigi De Luca, direttore del Polo biblio-museale di Lecce; Brizia
Minerva, responsabile delle collezioni storico-artistiche, Museo
Castromediano; Lorenzo Madaro, curatore d’arte e le eredi Rocco
Coronese.
L’artista, nato a Parabita nel 1931, tra i protagonisti del rinnovamento
della scultura negli anni Settanta, impegnato anche in una lunga
attività didattica nelle accademie di belle arti (tra cui quella di
Frosinone, che ha anche diretto), è morto a Ferentino nel 2002.
Curioso e dinamico, Coronese nel 1951 si trasferisce a Roma, dove si
iscrive dapprima alla Facoltà di Ingegneria Mineraria e poi a Geologia,
abbandonando successivamente gli studi a un passo dalla laurea.
Intorno alla metà degli anni Sessanta realizza un ciclo di lavori
serigrafici, legati a forme primarie e alle tendenze neo-gestaltiche, e si
impegna nella comunicazione visiva per istituzioni ed enti.
Tra le prime mostre significative va annoverata la partecipazione a
“Nuovi materiali. Nuove tecniche”, a Caorle, a cura di Andrea Emiliani,
Luigi Mallè, Garibaldo Marussi, Franco Passoni e Lorenza Trucchi,
insieme a grandi protagonisti dell’arte italiana, tra cui Fausto Melotti e
Lucio Fontana. Siamo nel 1969, l’anno in cui avvia un lavoro rigoroso
sulla scultura costruttivista. Cinque anni dopo allestisce una mostra di
sculture in Piazza Margana a Roma, all’interno di un ciclo espositivo in
cui furono coinvolti anche Aldo Calò, Pasquale (Ninì) Santoro e Carlo
Lorenzetti. Molto intensa anche l’attività dei decenni successivi. Tra le
mostre da segnalare, la personale del 1976 a Parabita, con opere di
grandi dimensioni (tra cui “Campo”) allestite nello spazio pubblico, a
conferma di una delle prerogative di questo tipo di indagine, ovvero il
rapporto dialettico tra la forma, lo spazio architettonico e lo spazio
urbanistico. Profondo anche il rapporto con la sua terra d’origine,
testimoniato dall’impegno generoso verso la sua Parabita (a cui donò
una straordinaria collezione di manifesti), dove oltre a realizzare opere
pubbliche curò l’organizzazione di mostre d’arte contemporanea, in cui
coinvolse, tra gli altri, l’artista Ezechiele Leandro.
Dal 23 settembre 2019 al Museo Castromediano è possibile visitare il
Cantiere di restauro dei Polittici Veneti realizzato con Art Bonus grazie
al sostegno di BPP - Banca Popolare Pugliese.
Il Cantiere sarà visitabile, su prenotazione, dal lunedì al venerdì dalle
ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00, con accesso da
viale Lo Re. Dal 24 settembre ogni martedì dalle 9.00 alle 13.00 e
giovedì dalle 16 alle 19.00 il Museo accoglierà i visitatori per illustrare il
nuovo percorso di riallestimento della sezione archeologica (su
prenotazione). Info e prenotazioni: 380.75.53.812. Dal 7 settembre
2019 il museo si sta preparando al riallestimento della sezione
archeologica (che presenteremo a dicembre).
Il progetto è realizzato dalla Regione Puglia – Assessorato all’industria
turistica e culturale, Gestione e valorizzazione dei beni culturali -
Dipartimento Turismo, Economia della cultura e valorizzazione del
territorio, dal Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le
Arti e la Cultura nell’ambito del Piano Strategico Piiil Cultura e dalla
Provincia di Lecce.
06
ottobre 2019
Rocco Coronese – Campo, 1976
06 ottobre 2019
arte contemporanea
Location
MUSEO PROVINCIALE SIGISMONDO CASTROMEDIANO
Lecce, Viale Gallipoli, 28, (Lecce)
Lecce, Viale Gallipoli, 28, (Lecce)
Vernissage
6 Ottobre 2019, h 11
Autore
Curatore