Un’inaugurazione come una curiosa caccia al tesoro, quella di Mirabilia Urbis, lo scorso lunedì 7 ottobre, a Roma, durante la quale i visitatori hanno potuto esplorare il quartiere di Campo de’ Fiori, armati di mappa e a bordo di risciò, alla ricerca degli interventi degli artisti coinvolti. La mostra itinerante, a cura di Giuliana Benassi, vede infatti esposte in più tappe – nell’area compresa tra i Rioni Parione e Regola – le opere di circa venti artisti contemporanei italiani e internazionali. Il progetto, ideato da Carlo Caloro e prodotto da artQ13 con il patrocinio del Municipio I Centro di Roma Capitale, ha coinvolto diversi nomi di rilievo del panorama artistico contemporaneo, i cui lavori – in alcuni casi performativi e fruibili solo nella serata inaugurale – sono stati installati in luoghi insospettabili o, per qualche ragione, carichi di storia.
Il titolo del progetto ricalca non a caso il nome delle antiche guide medievali per i pellegrini, nell’intento di riportare alla luce e allo stesso tempo creare ex novo un percorso di ri-avvicinamento al territorio. Il visitatore viene inoltre accompagnato nel suo percorso di “pellegrino contemporaneo” da un catalogo-guida, nel quale sono raccolti gli interventi degli artisti corredati da testi critici, schede di approfondimento e interviste agli abitanti del luogo, per permettergli di calarsi nel substrato storico-sociale di uno dei più suggestivi quartieri di Roma e interpretarne autonomamente le trasformazioni.
È così che, nella penombra di un intimo salottino al secondo piano di un B&B in Via del Pellegrino, il neon Untitled (Rome Itinerary) di Jonathan Monk brilla silenzioso per pochi astanti. All’interno di un salone per parrucchieri in Piazza della Cancelleria, invece, Elena Bellantoni esegue un ambiguo Brainwash, massaggiando le teste dei fortunati passanti. In Piazzetta dei Librai, Alice Schivardi proietta il video-performance La vita è una ruota, chiacchierando col partigiano ultracentenario Mario Fiorentini davanti all’ex sede del PCI. E ancora, il Cinema Farnese ospita i lavori video America è la terra di Tomaso Binga e Deep Gold di Julian Rosefeldt, mentre all’Accademia d’Ungheria si svolge la performance vocale Binding or not-Binding Commitments di Carlo Caloro e alla videoteca Hollywood si può ammirare Tra Amburgo e Haiti, serie di cinque nostalgiche stampe fotografiche firmate Rä di Martino. E per il finissage, è previsto l’evento Ars Ante Pontas, sabato, 12 ottobre, dalle ore 16, in Via dei Cappellari, che vedrà partecipi gli Artisti Ungheresi. Molti lavori di Mirabilia Urbis resteranno comunque visitabili dal pubblico sino a domenica 13.
Artisti: Alterazioni Video, Josè Angelino, Elena Bellantoni, Tomaso Binga, Carlo Caloro, Federica Di Carlo, Stanislao Di Giugno, Rä di Martino, Flavio Favelli, Grossi Maglioni, Hortensia Mi Kafchin, Britta Lenk, Via Lewandowsky, Girolamo Marri, Diego Miguel Mirabella, Jonathan Monk, Matteo Nasini, Lulù Nuti, Leonardo Pietrucci, Giuseppe Pietroniro, Calixto Ramirez, Julian Rosefeldt, Corrado Sassi, Alice Schivardi, Lamberto Teotino.
Luoghi: Cinema Farnese, Museo Criminologico, Libreria Fahrenheit 451, Palazzo Falconieri-Accademia d’Ungheria in Roma, Chiesa di Santa Lucia del Gonfalone, Head Space, The Drunken Ship, Caffè Perù, Bar Farnese, Hollywood, Colli Independent Art Gallery, Liutaio, Wala, Cannabis Store, Sede PCI, Liceo Virgilio, Agenzia viaggi TPTourama, B&B via del Pellegrino, Arco degli Acetari, Piazza della Moretta, Via dei Cappellari, La Cornice Antica.
Qui le informazioni sul programma.
