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The Flats
A cura di Sasha Bogojev, l’esposizione include una selezione di opere di artisti internazionali che lavorano esclusivamente con un linguaggio visivo piatto e grafico, utilizzando però lo strumento analogico della pittura.
Comunicato stampa
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La galleria Tales of Art è orgogliosa di presentare la mostra collettiva dell'autunno 2019 intitolata The Flats, che inaugura sabato 19 ottobre, dalle ore 18:00. A cura di Sasha Bogojev, l’esposizione include una selezione di opere di artisti internazionali che lavorano esclusivamente con un linguaggio visivo piatto e grafico, utilizzando però lo strumento analogico della pittura.
L'idea di ridurre al minimo l'immagine riuscendo comunque a trasmettere un messaggio è stata una delle grandi sfide per gli artisti nel corso dei secoli. Tuttavia, sembra che oggigiorno questo concetto abbia un significato e uno scopo completamente nuovi. Con ciò, non ci riferiamo al fatto che la nostra realtà viene vissuta ampiamente attraverso gli schermi piatti dei nostri gadget, ma alla triste verità che la mentalità delle persone sta diventando più semplice e piatta. Mentre il mondo è in continua crescita e sviluppo, diventando un posto più ricco, con un'abbondanza di prelibatezze sensoriali su svariati livelli, esiste una tendenza che spinge gli individui a trascurare tutto ciò che li circonda. L'ignoranza e il pregiudizio creano una solida base per comportamenti che respingono inclusione, tolleranza e accettazione, il che si traduce spesso in credenze e teorie maniacali borderline.
Dagli Stati Uniti, dal Messico, fino alla Francia e ai Paesi Bassi, gli artisti presenti in The Flats limitano volutamente la loro espressione alla rappresentazione minimale e piatta delle immagini. Tuttavia, attraverso il loro lavoro, sono in grado di affrontare tematiche profonde e catturare le emozioni più intime e oneste. Piatti nella loro espressione visiva, sono eccitanti e sorprendenti nei messaggi che trasmettono, desiderosi di sottolineare le ingiustizie o semplicemente di celebrare l'amore e la vita. In un certo senso, sono un raggio scintillante di fiducia, dimostrazione del fatto che non serve una sintassi complessa per capire e sperimentare il mondo nella sua vera bellezza.
Artisti:
Hilda Palafox (MEX)
Artista messicana che lavora con illustrazioni, ceramiche e pitture murali, oltre ad una produzione di successo in studio. Attraverso il suo lavoro celebra con grazia la femminilità, spesso assemblando immagini con elementi tradizionali, che rimandano all’arte nativa americana. Rappresentando frequentemente soggetti in momenti di svago, a volte facenti parte di una composizione surreale, l’artista crea metafore visive per descrivere l'atmosfera della vita contemporanea, intrisa di ozio e apatia.
Quentin Monge (FRA)
Artista francese, le cui giornate passate da bambino su spiagge sabbiose nel sud della Francia sono ancora fonte di infinita ispirazione per i suoi lavori. Basando la sua produzione artistica sul contrasto accattivante tra luce e ombra, i risultati sono motivi e composizioni che celebrano la vita da spiaggia, il surf, l'amore e la positività. Limitando di proposito la sua tavolozza di colori e imitando con successo tecniche grafiche vintage, crea istantanee senza tempo dei piccoli piaceri della vita.
Jackson Joyce (USA)
Illustratore nato in Louisiana, le cui immagini catturano la malinconia della sua infanzia e della vita di tutti i giorni. Non focalizzato sulla rappresentazione esatta e sulla resa precisa dell'immagine desiderata, usa tonalità esagerate e cambiamenti di colore inaspettati per creare un'atmosfera unica che trasporta il messaggio intrinseco all’opera. La semplicità del suo lavoro è in parte un modo per connettersi ai sentimenti della sua infanzia, trasmettendo in modo diretto le emozioni provate in quegli anni.
Laura Berger (USA)
Artista di Chicago che lavora con illustrazioni, pittura e scultura, utilizzando la figura femminile e una limitata tavolozza di colori, dalle tonalità spesso argillose, come strumenti principali per costruire composizioni ricche ma allo stesso tempo piatte. Le figure eleganti interagiscono tra loro e con il loro ambiente, creando con i loro corpi motivi ornamentali, una visione poetica dei comportamenti umani e della società. Il linguaggio visivo e l’estetica dei suoi lavori può ricordare un collage, che spesso si estende dai soggetti principali al paesaggio idilliaco circostante.
Lotte Keijzer (NED)
Artista olandese il cui linguaggio visivo, risultato di grande amore per i cartoni animati e i libri di fantasia, insieme ad anni di lavoro come graphic designer, intelligentemente si concentra su ciò che è importante, allontanandosi con sicurezza dall'irrilevante, decorativo o dalle regole di prospettiva e dimensione. Attraverso eleganti composizioni dominate da colori tenui, traduce con successo le sue osservazioni quotidiane in argute autocritiche visive e commenti alla vita. Riconoscendo e celebrando l'umano e l'imperfetto, il suo lavoro vuole trasmettere messaggi positivi di speranza e conforto.
Adrian Kay Wong (USA)
Artista di Los Angeles che ha sviluppato un linguaggio visivo volutamente semplificato in cui un assemblaggio di forme, spesso geometriche, ricreano istantanee di vita quotidiana. Mescolando l'estetica piatta e rigorosa della computer grafica vettoriale con il gesto analogico della pittura, il corpus artistico risulta coerente e profondamente sentimentale. L'uso della ripetizione e della rappresentazione imperfetta della prospettiva e della profondità spingono il lavoro verso l'astrazione, mantenendo però le qualità puramente figurative.
Curatore:
Sasha Bogojev è scrittore per diverse piattaforme online legate all'arte e attualmente lavora come redattore della rivista americana Juxtapoz. Ha contribuito a numerosi libri e monografie incentrati sull'arte urbana, street art e arte contemporanea e ha curato svariate mostre in tutto il mondo, presentando un gusto distintivo per l'arte figurativa contemporanea.
L'idea di ridurre al minimo l'immagine riuscendo comunque a trasmettere un messaggio è stata una delle grandi sfide per gli artisti nel corso dei secoli. Tuttavia, sembra che oggigiorno questo concetto abbia un significato e uno scopo completamente nuovi. Con ciò, non ci riferiamo al fatto che la nostra realtà viene vissuta ampiamente attraverso gli schermi piatti dei nostri gadget, ma alla triste verità che la mentalità delle persone sta diventando più semplice e piatta. Mentre il mondo è in continua crescita e sviluppo, diventando un posto più ricco, con un'abbondanza di prelibatezze sensoriali su svariati livelli, esiste una tendenza che spinge gli individui a trascurare tutto ciò che li circonda. L'ignoranza e il pregiudizio creano una solida base per comportamenti che respingono inclusione, tolleranza e accettazione, il che si traduce spesso in credenze e teorie maniacali borderline.
Dagli Stati Uniti, dal Messico, fino alla Francia e ai Paesi Bassi, gli artisti presenti in The Flats limitano volutamente la loro espressione alla rappresentazione minimale e piatta delle immagini. Tuttavia, attraverso il loro lavoro, sono in grado di affrontare tematiche profonde e catturare le emozioni più intime e oneste. Piatti nella loro espressione visiva, sono eccitanti e sorprendenti nei messaggi che trasmettono, desiderosi di sottolineare le ingiustizie o semplicemente di celebrare l'amore e la vita. In un certo senso, sono un raggio scintillante di fiducia, dimostrazione del fatto che non serve una sintassi complessa per capire e sperimentare il mondo nella sua vera bellezza.
Artisti:
Hilda Palafox (MEX)
Artista messicana che lavora con illustrazioni, ceramiche e pitture murali, oltre ad una produzione di successo in studio. Attraverso il suo lavoro celebra con grazia la femminilità, spesso assemblando immagini con elementi tradizionali, che rimandano all’arte nativa americana. Rappresentando frequentemente soggetti in momenti di svago, a volte facenti parte di una composizione surreale, l’artista crea metafore visive per descrivere l'atmosfera della vita contemporanea, intrisa di ozio e apatia.
Quentin Monge (FRA)
Artista francese, le cui giornate passate da bambino su spiagge sabbiose nel sud della Francia sono ancora fonte di infinita ispirazione per i suoi lavori. Basando la sua produzione artistica sul contrasto accattivante tra luce e ombra, i risultati sono motivi e composizioni che celebrano la vita da spiaggia, il surf, l'amore e la positività. Limitando di proposito la sua tavolozza di colori e imitando con successo tecniche grafiche vintage, crea istantanee senza tempo dei piccoli piaceri della vita.
Jackson Joyce (USA)
Illustratore nato in Louisiana, le cui immagini catturano la malinconia della sua infanzia e della vita di tutti i giorni. Non focalizzato sulla rappresentazione esatta e sulla resa precisa dell'immagine desiderata, usa tonalità esagerate e cambiamenti di colore inaspettati per creare un'atmosfera unica che trasporta il messaggio intrinseco all’opera. La semplicità del suo lavoro è in parte un modo per connettersi ai sentimenti della sua infanzia, trasmettendo in modo diretto le emozioni provate in quegli anni.
Laura Berger (USA)
Artista di Chicago che lavora con illustrazioni, pittura e scultura, utilizzando la figura femminile e una limitata tavolozza di colori, dalle tonalità spesso argillose, come strumenti principali per costruire composizioni ricche ma allo stesso tempo piatte. Le figure eleganti interagiscono tra loro e con il loro ambiente, creando con i loro corpi motivi ornamentali, una visione poetica dei comportamenti umani e della società. Il linguaggio visivo e l’estetica dei suoi lavori può ricordare un collage, che spesso si estende dai soggetti principali al paesaggio idilliaco circostante.
Lotte Keijzer (NED)
Artista olandese il cui linguaggio visivo, risultato di grande amore per i cartoni animati e i libri di fantasia, insieme ad anni di lavoro come graphic designer, intelligentemente si concentra su ciò che è importante, allontanandosi con sicurezza dall'irrilevante, decorativo o dalle regole di prospettiva e dimensione. Attraverso eleganti composizioni dominate da colori tenui, traduce con successo le sue osservazioni quotidiane in argute autocritiche visive e commenti alla vita. Riconoscendo e celebrando l'umano e l'imperfetto, il suo lavoro vuole trasmettere messaggi positivi di speranza e conforto.
Adrian Kay Wong (USA)
Artista di Los Angeles che ha sviluppato un linguaggio visivo volutamente semplificato in cui un assemblaggio di forme, spesso geometriche, ricreano istantanee di vita quotidiana. Mescolando l'estetica piatta e rigorosa della computer grafica vettoriale con il gesto analogico della pittura, il corpus artistico risulta coerente e profondamente sentimentale. L'uso della ripetizione e della rappresentazione imperfetta della prospettiva e della profondità spingono il lavoro verso l'astrazione, mantenendo però le qualità puramente figurative.
Curatore:
Sasha Bogojev è scrittore per diverse piattaforme online legate all'arte e attualmente lavora come redattore della rivista americana Juxtapoz. Ha contribuito a numerosi libri e monografie incentrati sull'arte urbana, street art e arte contemporanea e ha curato svariate mostre in tutto il mondo, presentando un gusto distintivo per l'arte figurativa contemporanea.
19
ottobre 2019
The Flats
Dal 19 ottobre al primo dicembre 2019
arte contemporanea
Location
TALES OF ART – GALLERIA D’ARTE
Imola, Via Emilia, 221, (Bologna)
Imola, Via Emilia, 221, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì al sabato 10-13 e 15-18
domenica 10-13
fuori orario su appuntamento
Vernissage
19 Ottobre 2019, dalle 18:00
Autore
Curatore