19 dicembre 2003

fino al 31.I.2004 3D Milano, Galleria Pack

 
3D: tre artisti e il lavoro in tre dimensioni come elemento unificante delle opere. La quarta dimensione è la forza di penetrazione dei lavori. Passando dalla città del futuro alla casa d’infanzia, dai giochi di percezione alle baracche degli emarginati...

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La Galleria Pack prolunga la recente serie di mostre riuscite e spettacolari quanto basta per accattivarsi la curiosità dello spettatore con 3D, un gruppo di opere installative, originali, avvolgenti, ma non accomodanti: nessun rimando chic al design o all’architettura, la valenza dei lavori è tutta nella loro coerenza interna.
Condominio di Maurizio Borzì (Catania, 1970) è la riproduzione del palazzo dove l’artista abitava da bambino qui riprodotto ad altezza d’uomo per rendere l’effetto che si prova tornando sui luoghi dell’infanzia, quando tutto sembra più piccolo che nei propri ricordi. La casa Giuseppe Pietroniro- Welcome- 2001- cm 180 x 200 x 150 suscita familiarità, ma gli appartamenti sono vuoti, riempiti solo dai racconti degli abitanti del vero palazzo diffusi da un lettore cd. Si genera una simbiosi empatica tra i ricordi dello spettatore e quelli dell’autore, pur diversi fra loro.
Emanuele Giannelli (Roma, 1962) presenta Blocks, ‘plastico’ di una città futuribile, assemblato con materiali di scarto recuperati in una discarica: tombini, pezzi di motori, pneumatici. Ne risulta una metropoli straniante, una città/fabbrica dove la presenza umana è assente. La città di Giannelli ricorda molto quella del film Metropolis, con la ipertecnologica parte superficiale abitata dai padroni che però rischia la distruzione. Ciò nonostante, alla domanda se la sua opera possa essere definita un’”utopia negativa”, Giannelli risponde ad Exibart che si tratta di “una previsione, al massimo un avvertimento” sugli scenari futuri delle nostre città.
Giuseppe Petroniro (Toronto, 1968. Vive a Roma) propone con Welcome quella che definisce “unità abitativa estrema”: una baracca di cartone, gommapiuma e latta, al cui interno però siEmanuele Giannelli- Blocks-2003-cm 320x210x140 può intravedere una televisione accesa ”tipica dell’interno borghese”. L’installazione è resa più realistica ma allo stesso tempo più evocativa dal terriccio sparso sul pavimento e dal suo odore. Pietroniro instilla la tridimensionalità anche nelle sue fotografie: ognuna di esse raffigura la parete a cui è appesa (compresi gli elementi d’arredo) e contiene al suo interno un’ulteriore immagine del muro stesso.
La mostra riunisce suggestioni sulle città e sulle abitazioni accomunate da un’atmosfera non rassicurante, che contiene la chiusura, lo straniamento e l’esclusione tipici delle città moderne e postmoderne. Non mancano tuttavia suggerimenti e possibili soluzioni. Ad esempio nel fascino ambiguo evocato da Giannelli e nella catarsi della memoria di Borzì. La mostra è autorevolmente costruita e le opere, pur non essendolo, sembrano realizzate appositamente, a tema.

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Emanuele Giannelli

stefano castelli
mostra visitata il 9 dicembre 2003


3D
A cura di Luca Beatrice
Milano, galleria Pack
Foro Buonaparte, 60-Milano
Tel.: 02-86996395
E-mail: galleriapack@libero.it
Aperto dal martedì al sabato (e domenica 21 dicembre) ore 13-19.30, al mattino su appuntamento
Ingresso libero
Chiusura natalizia dal 22 dicembre al 6 gennaio
Fino al 31 gennaio 2004


[exibart]

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