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India antica. Capolavori dal collezionismo svizzero
Gli oggetti esposti – oltre 70 sculture di piccole, medie e grandi dimensioni – non pretendono di essere rappresentativi dell’arte antica indiana nel suo insieme, ma costituiscono una straordinaria introduzione a vasto raggio sull’arte antica di una delle più complesse e affascinanti civiltà.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’arte indiana antica possiede un repertorio vario e stratificato che oggi può essere colto
solo parzialmente. Culla di tre religioni - buddismo, induismo e giainismo – ancora in
vigore, l'India ha un patrimonio culturale estremamente ricco, anche se ciò che rimane è
composto solo dai materiali più durevoli. Questa eredità racconta il rapporto
dell'umanità con le forze che la sottendono e con l'universo in generale.
L'India è un territorio ricco di "divinità" di molti tipi che rappresentano tante forze
spirituali e il loro travalicamento. Nonostante le divinità conservino il proprio nome, il
loro significato viene continuamente rielaborato e cambiato. Questa mostra, a cura di
Christian Luczanits, tra i massimi esperti internazionali di arte indiana, si concentra
quindi sulle trasformazioni che le divinità subiscono dalle loro prime
rappresentazioni figurative fino alle loro espressioni esoteriche (tantriche).
I cambiamenti di significato possono essere descritti solo parzialmente dai testi relativi
alle divinità, ma le immagini parlano anche da sole oppure in relazione ad associazioni
poetiche universali. Una yakṣī seducente e graziosamente modellata, spirito che sorge
dalla terra, responsabile della fertilità e del benessere, può ad esempio chiacchierare
con un pappagallo per impedire che esso sveli quanto successo la notte precedente. Al
contrario, un Budda seduto e riccamente ingioiellato allude a un risveglio reinterpretato
nella prospettiva del buddismo esoterico.
Gli oggetti esposti - oltre 70 sculture di piccole, medie e grandi dimensioni - non
pretendono di essere rappresentativi dell'arte antica indiana nel suo insieme, ma
costituiscono comunque una straordinaria introduzione a vasto raggio sull’arte
antica di una delle nostre più complesse e affascinanti civiltà. La scelta del
curatore rispecchia quello che è l'interesse occidentale nell'antica arte indiana, con una
predominanza di temi buddisti e pacifici. Sono la qualità e la disponibilità di queste
splendide opere ad aver determinato la selezione in mostra.
Il percorso espositivo si compone di nove capitoli: Metafore poetiche; Animali
leggendari; Tradizioni a confronto; Storie edificanti; Poteri femminili; Diramazioni
esoteriche; Miracoli; Coppia divina; Divinità cosmica e comprende sculture provenienti
da diverse regioni dell’India, Pakistan e Afghanistan, coprendo un arco temporale di
quattordici secoli, dal II secolo a. C. al XII secolo d. C.
Biografia Christian Luczanits
Christian Luczanits, curatore della mostra India antica al Museo d’arte Mendrisio, è tra i
maggiori specialisti di arte indiana. Nato a Hinterstoder (Austria) nel 1964, si è formato
all’Istituto di Studi tibetani e buddisti a Vienna e ha poi conseguito il dottorato sotto la
prestigiosa guida di Maurizio Taddei. Ricercatore presso l’Università di Vienna, ha
tenuto corsi presso gli istituti di Berkeley e Stanford (USA). Luczanits è stato inoltre
conservatore del Rubin Museum of Art di New York. Nel 2009 -10 ha curato insieme a
Michael Jansen la grande mostra sull’arte Gandhara tenutasi al Centro mostre del
Palazzo governativo di Bonn, poi alla Martin-Gropius-Haus di Berlino e, infine, al
Rietberg Museum di Zurigo. Professore all’Università di Londra (School of Oriental and
African Studies), ha ultimamente lavorato in vari monasteri indiani e nepalesi alla
creazione di spazi espositivi per le loro raccolte d’arte.
solo parzialmente. Culla di tre religioni - buddismo, induismo e giainismo – ancora in
vigore, l'India ha un patrimonio culturale estremamente ricco, anche se ciò che rimane è
composto solo dai materiali più durevoli. Questa eredità racconta il rapporto
dell'umanità con le forze che la sottendono e con l'universo in generale.
L'India è un territorio ricco di "divinità" di molti tipi che rappresentano tante forze
spirituali e il loro travalicamento. Nonostante le divinità conservino il proprio nome, il
loro significato viene continuamente rielaborato e cambiato. Questa mostra, a cura di
Christian Luczanits, tra i massimi esperti internazionali di arte indiana, si concentra
quindi sulle trasformazioni che le divinità subiscono dalle loro prime
rappresentazioni figurative fino alle loro espressioni esoteriche (tantriche).
I cambiamenti di significato possono essere descritti solo parzialmente dai testi relativi
alle divinità, ma le immagini parlano anche da sole oppure in relazione ad associazioni
poetiche universali. Una yakṣī seducente e graziosamente modellata, spirito che sorge
dalla terra, responsabile della fertilità e del benessere, può ad esempio chiacchierare
con un pappagallo per impedire che esso sveli quanto successo la notte precedente. Al
contrario, un Budda seduto e riccamente ingioiellato allude a un risveglio reinterpretato
nella prospettiva del buddismo esoterico.
Gli oggetti esposti - oltre 70 sculture di piccole, medie e grandi dimensioni - non
pretendono di essere rappresentativi dell'arte antica indiana nel suo insieme, ma
costituiscono comunque una straordinaria introduzione a vasto raggio sull’arte
antica di una delle nostre più complesse e affascinanti civiltà. La scelta del
curatore rispecchia quello che è l'interesse occidentale nell'antica arte indiana, con una
predominanza di temi buddisti e pacifici. Sono la qualità e la disponibilità di queste
splendide opere ad aver determinato la selezione in mostra.
Il percorso espositivo si compone di nove capitoli: Metafore poetiche; Animali
leggendari; Tradizioni a confronto; Storie edificanti; Poteri femminili; Diramazioni
esoteriche; Miracoli; Coppia divina; Divinità cosmica e comprende sculture provenienti
da diverse regioni dell’India, Pakistan e Afghanistan, coprendo un arco temporale di
quattordici secoli, dal II secolo a. C. al XII secolo d. C.
Biografia Christian Luczanits
Christian Luczanits, curatore della mostra India antica al Museo d’arte Mendrisio, è tra i
maggiori specialisti di arte indiana. Nato a Hinterstoder (Austria) nel 1964, si è formato
all’Istituto di Studi tibetani e buddisti a Vienna e ha poi conseguito il dottorato sotto la
prestigiosa guida di Maurizio Taddei. Ricercatore presso l’Università di Vienna, ha
tenuto corsi presso gli istituti di Berkeley e Stanford (USA). Luczanits è stato inoltre
conservatore del Rubin Museum of Art di New York. Nel 2009 -10 ha curato insieme a
Michael Jansen la grande mostra sull’arte Gandhara tenutasi al Centro mostre del
Palazzo governativo di Bonn, poi alla Martin-Gropius-Haus di Berlino e, infine, al
Rietberg Museum di Zurigo. Professore all’Università di Londra (School of Oriental and
African Studies), ha ultimamente lavorato in vari monasteri indiani e nepalesi alla
creazione di spazi espositivi per le loro raccolte d’arte.
26
ottobre 2019
India antica. Capolavori dal collezionismo svizzero
Dal 26 ottobre 2019 al 26 gennaio 2020
arte etnica
Location
MUSEO D’ARTE
Mendrisio, Piazzetta dei Serviti, 1, (Mendrisio)
Mendrisio, Piazzetta dei Serviti, 1, (Mendrisio)
Biglietti
a pagamento
Vernissage
26 Ottobre 2019, ore 17
Ufficio stampa
LUCIA CRESPI
Curatore