Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Alessio Serpetti e i maestri del simbolismo
Alessio Serpetti, artista romano classe 1975 propone una selezione delle sue opere grafiche d’ispirazione simbolista affiancate a opere di grandi artisti dell’epoca a cavallo tra XIX e XX secolo messe a disposizione dal collezionista fiorentino Emanuele Bardazzi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Rassegna dedicata all’artista romano Alessio Serpetti, classe 1975, che propone una selezione delle sue creazioni d’ispirazione simbolista affiancate a opere di grandi artisti dell’epoca a cavallo tra XIX e XX secolo messe a disposizione dal collezionista fiorentino Emanuele Bardazzi.
Attratto dall’arte sin da piccolo, Serpetti ha studiato tecniche grafiche e pittoriche a Roma, sotto la guida del maestro Carlo Marcantonio, prima all’Accademia Prenestina del Cimento e poi alla Scuola d’Arte Casa Romana realizzando, negli anni novanta, una serie di ritratti allegorici incentrati sulla figura femminile. Si è poi completato frequentando l’Istituto d’Arte di Anagni e l’Accademia di Belle Arti di Roma. La storica dell’arte e curatrice del testo critico del catalogo della mostra, Giulia Ballerini, lo racconta così: "Alessio Serpetti si è dedicato alla figura femminile con profonda capacità introspettiva. Immagine femminile che, con tutte le sue conseguenti declinazioni, dall’icona della femme fatale alla pura virgo, è lo stesso fulcro attorno a cui si muove il Simbolismo, movimento che ha da sempre affascinato, ispirato e sedotto Serpetti nella sua indagine artistica. Questa mostra nasce quindi come un ideale dialogo di venti opere del giovane artista romano e venti tra i più grandi artisti mitteleuropei, messi a disposizione dalla collezione privata di Emanuele Bardazzi, di cui le opere maggiori, è bene ricordarlo sono state oggetto di due recenti mostre nel territorio di Sesto Fiorentino, una nel 2014,Incubi nordici e miti mediterranei. Max Klinger e l’incisione simbolista mitteleuropea e l’altra La Vergine e la femme fatale. L’eterno femminino nell’immaginario grafico del Simbolismo e dell’Art Nouveau nel 2017.
Profondamente colpito e affascinato dalle mostre citate, nello stesso luogo espositivo approda adesso Alessio Serpetti, come a voler cimentarsi in un confronto aperto con l’opera artistica di un passato che lo ha tanto attratto.
L’artista spiega con grande trasporto lo spirito del progetto espositivo: “Questa mostra è essenzialmente un ‘viaggio’ nel mondo della grafica figurativa e delle sue suggestioni, espresse attraverso il sogno e le sue simbologie mediante un raffinato ed elegante uso del monocromo. Dalle tecniche grafiche tradizionali del disegno (quali grafite e carboncino) a quelle incisorie e di stampa (acquaforte, acquatinta, litografia) si vuole accompagnare il visitatore in un suggestivo iter interiore tra atmosfere oniriche, figure trasognate e visioni fantastiche proiettate in una dimensione senza tempo, in cui il ‘dialogo’ con i simbolisti italiani ed europei attivi tra la fine dell’Ottocento ed i primi del Novecento possa rivelare non solo un legame storico, ma anche affinità legate alla finezza tecnica e all’invenzione narrativa, intesa come espressione di un intimismo poetico e visionario”.
“Sesto Fiorentino scoprirà con questo evento un altro giovane talento del mondo dell’arte - chiosa infine Francesco Mariani, responsabile del Gruppo La Soffitta Spazio delle Arti e presidente del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata -. La sua scelta è legata anche alla grande attenzione che abbiamo posto negli ultimi anni al Simbolismo organizzando due straordinarie mostre per AltoBasso, l’evento che lega La Soffitta Spazio
delle Arti e il Centro espositivo Antonio Berti. Siamo certi che l’idea innovativa grazie alla quale le creazioni di Serpetti sono messe a diretto confronto con opere di grandi firme di fine Ottocento inizio Novecento affascinerà il nostro attento e competente pubblico. Tengo a ringraziare particolarmente il collezionista e amico Emanuele Bardazzi per la straordinaria disponibilità dimostrata a favore di questo progetto. Lo ritengo un appuntamento culturale unico e assolutamente da non perdere”.
Attratto dall’arte sin da piccolo, Serpetti ha studiato tecniche grafiche e pittoriche a Roma, sotto la guida del maestro Carlo Marcantonio, prima all’Accademia Prenestina del Cimento e poi alla Scuola d’Arte Casa Romana realizzando, negli anni novanta, una serie di ritratti allegorici incentrati sulla figura femminile. Si è poi completato frequentando l’Istituto d’Arte di Anagni e l’Accademia di Belle Arti di Roma. La storica dell’arte e curatrice del testo critico del catalogo della mostra, Giulia Ballerini, lo racconta così: "Alessio Serpetti si è dedicato alla figura femminile con profonda capacità introspettiva. Immagine femminile che, con tutte le sue conseguenti declinazioni, dall’icona della femme fatale alla pura virgo, è lo stesso fulcro attorno a cui si muove il Simbolismo, movimento che ha da sempre affascinato, ispirato e sedotto Serpetti nella sua indagine artistica. Questa mostra nasce quindi come un ideale dialogo di venti opere del giovane artista romano e venti tra i più grandi artisti mitteleuropei, messi a disposizione dalla collezione privata di Emanuele Bardazzi, di cui le opere maggiori, è bene ricordarlo sono state oggetto di due recenti mostre nel territorio di Sesto Fiorentino, una nel 2014,Incubi nordici e miti mediterranei. Max Klinger e l’incisione simbolista mitteleuropea e l’altra La Vergine e la femme fatale. L’eterno femminino nell’immaginario grafico del Simbolismo e dell’Art Nouveau nel 2017.
Profondamente colpito e affascinato dalle mostre citate, nello stesso luogo espositivo approda adesso Alessio Serpetti, come a voler cimentarsi in un confronto aperto con l’opera artistica di un passato che lo ha tanto attratto.
L’artista spiega con grande trasporto lo spirito del progetto espositivo: “Questa mostra è essenzialmente un ‘viaggio’ nel mondo della grafica figurativa e delle sue suggestioni, espresse attraverso il sogno e le sue simbologie mediante un raffinato ed elegante uso del monocromo. Dalle tecniche grafiche tradizionali del disegno (quali grafite e carboncino) a quelle incisorie e di stampa (acquaforte, acquatinta, litografia) si vuole accompagnare il visitatore in un suggestivo iter interiore tra atmosfere oniriche, figure trasognate e visioni fantastiche proiettate in una dimensione senza tempo, in cui il ‘dialogo’ con i simbolisti italiani ed europei attivi tra la fine dell’Ottocento ed i primi del Novecento possa rivelare non solo un legame storico, ma anche affinità legate alla finezza tecnica e all’invenzione narrativa, intesa come espressione di un intimismo poetico e visionario”.
“Sesto Fiorentino scoprirà con questo evento un altro giovane talento del mondo dell’arte - chiosa infine Francesco Mariani, responsabile del Gruppo La Soffitta Spazio delle Arti e presidente del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata -. La sua scelta è legata anche alla grande attenzione che abbiamo posto negli ultimi anni al Simbolismo organizzando due straordinarie mostre per AltoBasso, l’evento che lega La Soffitta Spazio
delle Arti e il Centro espositivo Antonio Berti. Siamo certi che l’idea innovativa grazie alla quale le creazioni di Serpetti sono messe a diretto confronto con opere di grandi firme di fine Ottocento inizio Novecento affascinerà il nostro attento e competente pubblico. Tengo a ringraziare particolarmente il collezionista e amico Emanuele Bardazzi per la straordinaria disponibilità dimostrata a favore di questo progetto. Lo ritengo un appuntamento culturale unico e assolutamente da non perdere”.
17
novembre 2019
Alessio Serpetti e i maestri del simbolismo
Dal 17 novembre al 05 dicembre 2019
arte contemporanea
arte moderna e contemporanea
arte moderna e contemporanea
Location
LA SOFFITTA SPAZIO DELLE ARTI DI COLONNATA
Sesto Fiorentino, Piazza Mario Rapisardi, 6, (Firenze)
Sesto Fiorentino, Piazza Mario Rapisardi, 6, (Firenze)
Orario di apertura
da Martedì a Sabato 16.00-19.00, Domenica 10.00-12.00 / 16.00-19.00
Vernissage
17 Novembre 2019, ore 10.30
Autore
Curatore
Autore testo critico
Patrocini